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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
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Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
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Piste&Pedane / Europei (1): Una partenza da incorniciare

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Sabato 8 Giugno 2024

 

palmisano-ce24 


Le due medaglie d’oro previste (Palmisano e Battocletti) sono puntualmente arrivate. Assieme al pass ottenuto della 4x4 mista con un argento inatteso. Il rovescio della medaglia resta la carenza degli spettatori: ma gli assenti hanno sempre torto.

Daniele Perboni

Il mantra era superare Spalato ‘90, quelle mitiche dodici medaglie continentali portate a casa da un’atletica che ancora viaggiava sulle ali del mitico movimento innescato da Primo Nebiolo. Per anni è stato inseguito, avvicinato e mai raggiunto e superato. Questa fusse che fusse la vorta bbona?

Già nella prima giornata il tricolore svetta in cima al medagliere con due ori e due argenti, un terzo del bottino minimo preventivato. Protagonisti assoluti Antonella Palmisano e Valentina Trapletti nei 20 km di marcia, la staffetta mista (Sito, Polinari, Scotti, Mangione), che si è portata a casa anche il record italiano (e, presubilmente, il pass olimpico), e una splendida Nadia Battocletti nei 5000, dove ha “vendicato” la sconfitta subita agli Europei di cross ad opera della norvegese Karoline Grovdal, finita alle sue spalle, dopo una cavalcata di 4800 metri dove ha cercato di sfiancare la trentina. Fatica di Sisifo.

Raccontare questa lunghissima giornata è impresa quasi improba, servirebbero colonne di piombo, così da stroncare la resistenza dei nostri quattro lettori. O saranno aumentati?

Naturalmente oltre alle medaglie altri buoni riscontri si sono avuti dagli atleti scesi in campo in una prima giornata dove il caldo, finalmente, ha fatto capolino per tutto il pomeriggio. Già dalla mattina si sono visti i protagonisti in azzurro mettere in mostra ottime prestazioni, senza che si spalancassero le bocche per la meraviglia. Questo ci si attendeva e questo ci hanno offerto. Per i risultati smettete di fare i pigri, inforcate pinne fucili ed occhiali, accendete il vostro schermo magico, sfregate tre volte e il genio dello schermo formato 3.0 vi porterà in ogni dove, alla ricerca delle notizie più simpatiche, curiose, drammatiche.

La squadra, ancora una volta magistralmente condotta dal testone bianco di Sesto San Giovanni, l’ex ma molto ex Stalingrado d’Italia, Antonio La Torre, si è ritrovata, ancora una volta, attorno alla parola d’ordine “non cercare scuse”. Così è stato e così eccoci a festeggiare. 

Non tutto è rose e fiori, naturalmente. Punti oscuri e buchi neri si son palesati anche in questo contesto. Qualche contro prestazione non può certo passare inosservata ed è inutile ricorrere alla parola sfiga per commentare le (quattro) tredicesime piazze di alcuni. Hanno fatto cilecca nel momento in cui si doveva sfoderare la massima grinta. Punto e basta. Ennesima occasione mancata.

In giornata, dicono gli esperti, si potrebbero sfiorare le quattro medaglie. Ma fedeli al motto trapattoniano mai dire gatto se puntini puntini, meglio toccare con mano e poi, eventualmente incensare chi di dovere. 

Sotto questo sole, … cantava Francesco Baccini e sotto questo sole romano che cuoce teste, piedi e schiene il pubblico ha risposto con una alzata di spalle e con il classico ma che c'è frega ma che ce ‘mporta. In un impianto pensato, costruito e adattato per il calcio vedere qualche migliaio di spettatori sugli spalti era una vera desolazione. Inutile nascondercelo e stare a disquisire su mille problematiche: l’atletica, almeno dalle nostre parti, è questa. Vuoi riempire uno stadio? Porta lo spettacolo in una struttura meno capiente ed ecco apparire il miracolo delle statue lacrimanti. 

Altro ostacolo dicono siano i costi dei biglietti, troppo alti. Eppure in questa prima giornata, studenti e accompagnatori potevano entrare al costo “esorbitante” di un (dicesi 1) euro. Dunque? Dimenticavamo: gli occhi erano (lo saranno ancora?) per Sinner impegnato al Roland Garros …

Piccoli, o grandi, problemi sono piovuti sulle pedane dei lanci. Quella del peso, dice Fabbri, era un poco polverosa e perdeva qualche granello di cemento; su quella del disco pare si sia abbattuto una sorta di movimento bradisismico. Letteralmente sgretolata. Dicono, i cacciatori di scoop, che han dovuto rifarla in fretta e furia. Ora è caccia al responsabile, al muratore, al magut, al bocia che ha usato la cazzuola per tale lavoro malfatto. Nella speranza che el tacòn non sia peggio del buso.


XXVII CAMPIONATI EUROPEI
Roma, 7/12 Giu 2024
1. Giornata (7 Giu)

• Uomini
DISCO
1. Kristjan Ceh (SLO) 68.08
2. Lukas Weisshaidinger (AUT) 67.70
3. Mykolas Alekna (LTU) 67.48

• Donne
5000
1. Nadia Battocletti (ITA) 14’35”29 RN
2. Karoline Bjerkeli Grovdal (NOR) 14’38”62
3. Marta Garcia (ESP) 14’44”04

MARCIA 20K
1. Antonella Palmisano (ITA) 1h28’08”
2. Valentina Trapletti (ITA) 1h28’37”
3. Lyudmila Olyanovska (UKR) 1h28’48”

PESO
1. Jessica Schlder (NED) 18.77
2. Jorinde Van Klinken (NED) 18.67
3. Yemisi Ogunleye (GER) 18.62

• Misti
4x400 MX
1. IRL 3’09”92
(C.O’Donnell, R.Adeleke, T.Barr, S.Mawdsley)
2. ITA 3’10”69 RN
(L.Sito, A.Polinari, E.Scotti, A.Mangione)
3. NED 3’10”73
(L.Bonevacia, L.Klaver, L.Klein Ikkink, F.Bol)

 

 

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