- reset +

Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





I sentieri di Cimbricus / Quattro passi nel delirio piu' allegro

PDFPrintE-mail

Venerdì 7 Giugno 2024

 

starting block 


Non è mai accaduto in novant’anni di Europei: quattro medaglie da appendere in una sola serata. L’avesse avuto in mente o meno chi ha stilato il programma quotidiano, l’occasione resta la più ghiotta di sempre. Da non mancare.

Giorgio Cimbrico

Il Super 1° agosto di tre anni fa a Tokyo: Gimbo Tamberi che corre ad abbracciare Marcell Jacobs: due medaglie d’oro in un quarto d’ora. E ora il Super Sabato di domani, 8 giugno 2024: in tre ore, dalle 20 alle 23, la chance di un euro-poker, unico, mai visto: Mattia Furlani nel lungo, Leonardo Fabbri nel peso, Lorenzo Simonelli nei 110H, Marcell Jacobs nei 100. Quattro passi nel delirio più allegro.

Al campo d’allenamento, Fabbri fa spalancare gli occhi: bordate, parabole, nuvolette che si alzano a distanze mostruose. “Gli attrezzi più leggeri servono per cercare la velocità”, confida Paolo Dal Soglio che non si stupisce se Leo spara il 6 chili e 200 grammi a 25 metri. “Dà una certa sensazione presentarsi a un Europeo con un metro abbondante sul resto della concorrenza”, confessa il fiorentino, asciutto e tirato come mai, non più di 120 distribuiti su 2 metri di altezza.

“La gara si vince solo alla fine del sesto lancio”, ammonisce Dal Soglio, allenatore e demiurgo. Ma Leo non è più quello di poco più di un anno fa quando infilò sei nulli su sei nella finale degli Europei indoor. “Ho trovato stabilità nel gesto e nel rendimento. E le misure che ho centrato a maggio sono le migliori testimoni di questa nuova fase: 22.88 a Modena, 22.95 a Savona quando sono riuscito a migliorare il record del mio concittadino Alessandro Andrei, 22.91 ad Asti. In tutto 13 lanci oltre i 22. Se ad Ostrava sono rimasto al di sotto, 22.40, è perché mi hanno dato un nullo che per me era buonissimo, sui 22.80”.

Secondo ai Mondiali, terzo ai Mondiali indoor, Leo ha a disposizione una corona tutta sua e “intanto non faccio che pensare al podio di Parigi” quando troverà Ryan Crouser, cannone a lunga gittata, e Joe Kovacs, l’uomo-mortaio. Una lotta a tre.

Anche Mattia Furlani pensa a Parigi: dovesse riuscirgli il colpo eguaglierebbe Randy Williams, campione olimpico a 19 anni nel 1972. Ma prima c’è da assaggiare la nuova pedana dell’Olimpico e soprattutto ci sono da affrontare due degli avversari più duri anche in prospettiva olimpica: il greco Miltiades Tentoglou, campione a Tokyo e euro-campione uscente, e il decathleta svizzero Simon Ehammer che ha una certa consuetudine con atterraggi oltre gli 8.20 e in qualificazione, su una pedana sin troppo sopraelevata e sin troppo reattiva, è volato a 8.41 con un metro abbondante di vento contrario. Furlani e Tentoglou si marcano stretto: 8.22 ai Mondiali indoor (il greco vinse per la seconda misura), 8.36 all’aperto, Mattia a Savona, Tentoglou a Doha.

Tre giorni fa Eddy Ottoz, sovrano europeo delle barriere alte (due titoli continentali e un bronzo olimpico), ha compiuto 80 anni e aspetta di vedere in azione il suo giovane erede: Lorenzo Simonelli, 22 anni, padre romano, mamma tanzaniana, amante dei manga, esploso grazie a Giorgio Frinolli e a doti che saldano assieme velocità e nitore tecnico sugli ostacoli. Vicecampione mondiale dei 60H, recordman italiano della distanza piena in 13”21 e nell’ultima prova generale 13”29. L’avversario più pericoloso è Jason Joseph, mamma svizzera e padre della caribica St. Lucia.

L’ultimo atto è affidato a Marcell Jacobs che non troverà al fianco il britannico Zharnel Hughes (che ha rinunciato dopo l’opaca gara di Kingston) ma il gigante comasco Chituru Ali per una doppietta mai vista. Sul rettilineo di Rieti le cellule hanno rivelato crescita in accelerazione. Per MJ un tempo sotto i 10” non arriva dalla finale europeo di venti mesi or sono a Monaco di Baviera. L’occasione di domani è quella giusta.

 

 

Cerca