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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
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Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
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(le oltre 400 testate dimenticate)





Piste&Pedane / Primo posto con un rebus: la 4x100

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Domenica 25 Giugno 2023

 

sibilio-ce23 


La seconda giornata dell’ECup consolida il vantaggio di una squadra rivelatasi compatta, non solo nelle punte. Di gran pregio il ritorno di Sibilio, preoccupante la staffetta veloce (campione olimpico) che fallisce l’esame di riparazione.

 

Daniele Perboni

Partiamo con la notizia vera, consegnataci dalla cronaca di questo sabato 24 giugno: l’Italia comanda la classifica a squadre. Punto e a capo. Lo fa dall’alto dei suoi 294 punti, ben 35,5 in più della diretta inseguitrice, la Gran Bretagna (258,5), seguita a sua volta da Polonia (257,5), Germania (256,5), Olanda (2429 e Spagna (231). Un vantaggio cospicuo da permettere di amministrarlo senza particolari patemi nella giornata conclusiva.

Insomma, pensare ad una vittoria lungamente inseguita, sin dagli anni ‘70, quando ancora questi European Games si chiamavano Coppa Europa e prevedevano anche le semifinali, sempre per nazioni. Manifestazione inventata da Bruno Zauli, Presidente della FIDAL (e tanto altro ancora) dal marzo 1946 al marzo 1957 e che oggi appare totalmente dimenticato. Altro punto e a capo.

Da sottolineare, per non finire nella santificazione ad ogni costo, come accaduto recentemente per un vecchio politico che l’Italia farebbe meglio a dimenticare, che a Chorzow la Federazione ha portato la miglior squadra possibile che potesse schierare. Fra i big azzurri mancava solamente Marcell Jacobs, infortunato. Le altre nazioni? Forti, certo, ma non al massimo delle loro potenzialità. Detto questo ricordiamoci il vecchio detto: gli assenti hanno sempre torto. Vinceremo? Probabilmente (speriamo di non essere i classici menagramo), dunque tutti sugli scudi e festeggiamo. Così si potrà dimenticare le diverse pecche che ancora ci affliggono a livello dirigenziale e tecnico. E dopo queste righe attendiamo con ansia l’ennesima chiamata del gran capo Orso Bruno. Terzo punto e a capo.


Potremmo finirla qui senza andare oltre. I vari risultati ottenuti su piste e pedana ormai saranno alla conoscenza degli esimi nostri lettori. Preme comunque evidenziare che, come già accaduto nella prima giornata, tutti, indistintamente (non proprio, qualche “ostacolo” lo abbiamo incocciato vedi asta e 4x100 donne, martello uomini, ma non hanno influito più di tanto sul risultato di giornata), hanno svolto il loro compito a dovere. Fra le punte d’eccezione da lodare Alessandro Sibilio negli ostacoli bassi (48”14),  al personale stagionale nonché record della manifestazione, bentornato!; Ottavia Cestonaro seconda nel triplo (14.09/-0,3), preceduta solamente dalla turca Danismaz (14.16/-0,2, record nazionale), campionessa mondiale lo scorso inverno a Istanbul; Ayomide Folorunso, seconda nei quattro acca (54”79) e, menzione speciale per Mattia Furlani, classe 2005, 18 anni festeggiati lo scorso febbraio. 7.97/-0,4 sopravanzato solamente dal fenomeno greco Tentoglou (8.34/-1,3). Talento vero, dalle caviglie esplosive e una tecnica di salto già eccelsa. Non si è fatto impressionare, ha dominato tensione ed emozione, almeno in pedana, ed è volato lontano. Punto e a capo quattro.

Capitolo a parte per le staffette 4x100. Eliminatesi da sole, le ragazze hanno portato il testimone sino al traguardo solo per onor di firma e raggranellare un misero punticino, dopo il guaio nel cambio Kaddari-Bongiorni con il bastoncino finito a gambe all’aria. Per quanto riguarda i colleghi non osiamo immaginare quale tormentata notte abbia trascorso il responsabile tecnico Filippo Di Mulo. I nomi, infatti, sono stati annunciati solo in mattinata (Patta, Ceccarelli, Desalu, Tortu). Tutti felici… Poi ecco il colpo di teatro. Involontario. Via Desalu, a causa di un risentimento muscolare in fase di riscaldamento, dentro Ricci. Esordiente in Nazionale. Ne è sortito un 38”47, alle spalle di Germania (38”34) e Gran Bretagna (38”44), peggiore del 38”38 ottenuto a maggio allo Stadio dei Marmi.

La squalifica dei britannici ha permesso poi di raggranellare un ulteriore punto di vantaggio. Nulla di trascendentale, ma qualcosa di interessante ne vien fuori osservando i tempi delle diverse frazioni: Patta 10”60 (secondo tempo del lotto), Ceccarelli 9”12 (primo), Ricci 9”54 (quarto), Tortu 9”21 (primo). Con cambi eseguiti in sicurezza e con un Ceccarelli che il giorno prima si era indurito e scoordinato negli ultimi metri dei 100, la sua frazione, la più lunga, poteva apparire un azzardo. Così non è stato, e i margini di miglioramento possono essere notevoli.

Se poi vogliamo sognare ulteriormente immaginiamo di inserire anche (un rinnovato) Jacobs… Ma è ancora con noi o ha fondato una repubblica autonoma? Non sappiamo se l’inserimento di Ceccarelli in seconda sia stata una scelta razionale e ponderata oppure solo frutto del caso e dell’urgenza di coprire il buco lasciato da Desalu. Uno dei tanti, piccoli misteri che non verranno mai svelati. Punto e a capo finale.

Chiusura. Oggi in pista gli ultimi 15 azzurri, guidati da capitan Tamberi al debutto stagionale, e con punte di diamante come Tortu (200), Weir (peso), Larissa Iapichino (lungo) e Crippa nei 5000.


Foto FIDAL Grana / FIDAL

 



 

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