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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
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Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
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Piste&Pedane / Numeri e nuvole sopra gli Assoluti

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Giovedì 16 Febbraio 2023

 

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Non solo atleti e gare sul familiare palcoscenico di Ancona. Con scelte tecniche imposte ma non sempre condivise, qualche strana assenza e un clima generale non proprio come sarebbe normale attendersi. Ne vedremo delle belle?

Daniele Perboni

Fra pochi giorni l’atletica italiana si ritroverà al Palaindoor di Ancona per il consueto rito pagano dei Campionati italiani individuali assoluti indoor (le iniziali maiuscole mettetele voi come più vi aggrada). Bell’appuntamento, dove gli atleti potranno mettere in mostra ed evidenziare quanto di buono riusciranno a spremere dalle proprie fibre muscolari e quali raffinati accorgimenti tecnici hanno perfezionato in questi mesi invernali.

Naturalmente è un appuntamento (i tricolori) che da sempre rappresenta il massimo obiettivo per chi non è un campionissimo ma semplicemente sa di poter competere a determinati livelli. Ma la maglia tricolore o, più sterra a terra, la semplice partecipazione all’evento è pur sempre ambita e poterla mostrare in ambito societario, locale e fra gli intimi è motivo di grande orgoglio, senza contare il merito che ne guadagna pure la società d’origine e il tecnico che ha accompagnato l’atleta a questo obiettivo. Dunque ci si aspetta di vedere grande adesione, nel senso di numerosi atleti impegnati su piste e pedane.

Un momento «di festa e grande motivazione», come sottolinea un dirigente lombardo. Non sarà così. Da alcuni anni la partecipazione è contingentata. Grazie (o per colpa?) del regolamento in pochi sono riusciti ad ottenere il cosiddetto minimo, o rientrare nel ranking, per esserci. Scelte discutibili, ma ormai anche in questa attività fisica, un tempo considerata la madre di tutti gli sport, si tende più allo spettacolo che al coinvolgimento. Potrà piacere o meno, ma questa è la strada intrapresa anche a livello internazionale da Words Athletics di lord Seb Coe. Amen.

IL MEGLIO – Dunque nel capoluogo marchigiano si concentrerà il meglio dell’atletismo nostrano? Dipende dai gusti. I numeri pubblicati in un primo momento da mamma FIDAL narrano di 356 iscritti (173 uomini, 183 donne, escluse le staffette 4x2 giri: 12 maschili e 11 femminili) suddivise per le 14 gare a disposizione. Ci saranno sì molti dei migliori, compreso l’attesissimo Marcell Lamont Jacobs a cui un tricolore non fa certo schifo. Onore al suo attaccamento alla maglia…

Di contro, scorrendo l’elenco degli iscritti ai 60 metri, si può notare la mancanza degli altri tre componenti la staffetta olimpica: Tortu, Patta e Desalu. Scelte tecniche? Problemi muscolari, fisici, personali? Fatti loro. Sta di fatto che i tre si sono resi indisponibili per una manifestazione che i vertici federali da sempre cercano di valorizzare senza mai riuscirci appieno, appunto per la mancanza di molti dei protagonisti azzurri. E meno male che esiste un Jacobs che può mantenere in piedi tutta la baracca. Ne è testimonianza il tutto esaurito per la domenica, dove sul rettilineo centrale scenderà in pista il Marcell nazionale.

Si dice che gli assenti hanno sempre torto… Però ci sorge un piccolo dubbio: non sarà che certi atleti e tecnici non considerino più una “scocciatura” questo impegno piuttosto che un vero momento di aggregazione?

DISPOSITIVO– Altra grana che suscita malumori, borbottii e scontento. Leggendo il “Dispositivo organizzativo” si scopre che: […] sarà ammesso 1 tecnico per ogni atleta partecipante ai Campionati. L’ingresso potrà avvenire solo contestualmente al proprio atleta […];
[…] per ogni società con atleti partecipanti ai Campionati sarà ammesso 1 dirigente regolarmente tesserato come tale per l’anno in corso […].

«Hanno voluto fare una sorta di meeting mascherato da Campionato» sospira quasi rassegnato il solito dirigente. «È tutto assurdo, ridicolo. Tutto ciò non ha senso, e per che cosa? Per incassare una decina di migliaia di euro, che diventeranno otto tolte le tasse», racconta il solito dirigente. Non sono certo queste iniziative che rimetteranno in riga i conti della Federazione. Già si parla di centinaia di migliaia di euro di deficit, a cominciare dai Campionati Europei di Torino dello scorso dicembre.

CRISI – E già si mormora che il Presidente in carica non arriverà a festeggiare il prossimo capodanno. Frequentando campi e manifestazioni sparse per il nord Italia si ascoltano solo lagnanze, brontolii e rimostranze nei confronti della dirigenza federale. Le recriminazioni arrivano anche da chi, solo 24 mesi or sono, lo aveva votato.

A chi sottolinea che l’atmosfera non pare così calda si risponde che già sono stati individuati alcuni nomi pronti a candidarsi e che in Consiglio federale, anche se non traspare all’esterno, si siano già organizzati per un’eventuale sostituzione. Qualcuno si spinge più in la, parlando di nuove elezioni anticipate. Onestamente ci pare un po’ presto e stentiamo a credere a queste visioni oniriche ma, mai dire mai.

«In Federazione, il Presidente, non vive realmente i problemi delle società. Si continua a blaterare di contributi aumentati ma si nasconde il fatto che sono aumentati anche i costi delle trasferte, con manifestazioni sempre più lontane o in sedi disagiate». Insomma con una mano si da con l’altra si toglie. Rieccoci cascati nella sagra dei luoghi comuni.

GHIGLIOTTINE – Cadono teste. La foga di pulizia messa in mostra dall’Attila/Mei sta colpendo, tra gli altri, stimati dirigenti che da diversi decenni hanno lavorato onestamente e con caparbietà all’insegna di un’atletica di base, con puntate organizzative degne di nota (Carlo Giordani). L’ultima vittima è il Meeting giovanile di Bressanone, il “Brixia Meeting”. Essendo stato il suo organizzatore, Bruno Cappello, inquisito dalla Procura Federale, lo stesso ha deciso di abbandonare la quarantennale creatura nota in tutta Europa.

La decisione è stata resa nota tramite una lunga e appassionata lettera inviata ai Presidenti dei Comitati Regionali, al Direttore tecnico delle squadre giovanili, Antonio Andreozzi, e al Presidente Stefano Mei.

Stiamo vivendo momenti esilaranti e farseschi. Possiamo vivere tranquilli però. I nostri atleti, come ci ricorda il DT La Torre, sono rock e vivono sullo stile del boss Bruce Springsteen, ma lo stile draconiano e il cipiglio con cui si sta governando la FIDAL ci ricorda, chissà perché, un antico coro dei “Cinque Madrigalisti Moderni”. I più giovani forse non lo ricorderanno, lo riproponiamo a futura memoria:

“O bucaiola
tu mi tradisci
mi dici vengo
E invece tu …”

 

 

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