Sette Giorni / Dalle Universiadi alle incertezze di Tor di Valle
Mercoledì 23 Novembre 2016UNIVERSIADE (22 Nov) La Giunta del CONI continua il suo giro d'Italia e si riunisce a Castel dell'Ovo. Piatto forte l'appoggio all'organizzazione della Universiade 2019 assegnata il 5 marzo scorso dalla FISU alla città di Napoli e alla Campania, la prima in Italia dopo quella di Torino 1959 targata Primo Nebiolo, un'era geologica fa. "Grande sfida e grande opportunità", ha detto il presidente Malagò con retrogusto amaro per Roma 2024. Le gare, 14 discipline, dovrebbero tenersi nella zona degradata di Bagnoli, per il cui recupero il governo ha stanziato 270 milioni. E, a proposito di fondi, il discusso governatore Enzo De Luca appena finito sotto la lente dell'Antimafia (per capirci, lo stesso che vorrebbe uccidere Rosy Bindi) ha annunciato un primo stanziamento di 20 milioni. Si dice che per le sole garanzie alla FISU ne occorrerebbero 13, ... Staremo a vedere, anche perchè gli impianti da rimettere a norma a Napoli e dintorni (compreso il San Paolo) sono almeno una cinquantina.
CALCIOPOLI (22 Nov) La IV Sezione della Corte di Appello di Roma non ha accolto il ricorso della Juventus che chiedeva l'annullamento del lodo arbitrale del TNAS che, nel novembre 2011, si era detto incompetente a decidere sull'assegnazione dello scudetto decisa dal commissario della FIGC Guido Rossi. La Juventus aveva impugnato quella decisione davanti alla Corte di Appello che non l'aveva accolto per "difetto di giurisdizione del giudice ordinario" nel rispettdo della "consacrata indipendenza dell'ordinamento sportivo". Ancora in attesa di una soluzione resta la richiesta di risarcimento della Juventus, al momento salita a 581 milioni e 22.mila euro, alla FIGC per quello scudetto revocato.
TRE FONTANE (21 Nov) Dopo anni di contenziosi e litigi, tra ricorsi al TAR e al Consiglio di Stadio, al "termine di un lungo percorso di recupero" ha riaperto il campo dell'Eur. Inaugurato, si fa per dire, da un incontro di calcio under-15 tra AS Roma ed Ascoli (3-0). Pochi ricordano che l'impianto fu costruito per ospitare il torneo di hockey dei Giochi del 1960, finendo poi nella disponibilità della Roma. Una buona notizia che non basta a far dimenticare il degrado del Flaminio e l'ennesimo grido di dolore del quartiere per l'abbandono di Campo Testaccio, tra erbacce e sbandati. Anche questo è un risvolto della politica sportiva della Capitale.
VEZZALI (20 Nov) Con l'85,7% dei voti Giorgio Scarso, vice-presidente del CONI, è stato confermato alla presidenza della federazione scherma. Un quarto incarico che ha mandato su tutte le furie Maurizio Gioachino Seminara, il rivale sconfitto (11,3%), che ha presentato ricorso perchè lo statuto FIS lo vieterebbe. In quota atleti (45 preferenze) nel consiglio federale è entrata l'onorevole Valentina Vezzali, al primo passo di una possibile carriera dirigenziale (aveva lasciato le pedane dopo il mondiale a squadre dello scorsoi aprile, sua ultima medaglia). "Nella vita c'è sempre un nuovo inizio", il suo commento.
SPRINGBOKS (19 Nov) Impresa storica degli azzurri del rugby che - sull'inedito campo fiorentino - battono clamorosaamente il Sud Africa per 20 a 18 (dopo che il primo tempo s'era chiuso su 10 a 12). Si tratta della prima vittoria italiana contro una grande dell'altro emisfero. Risultato tanto più inatteso dopo che sabato scorso il 15 italiano era stato fatto a pezzi a Roma dagli All Blacks neozelandesi. Eroe del match il mediano d'apertura Carlo Canna, autore di 3 calci, e con lui il dilettante Sami Panico, un pilone 23.enne nato ad Albano Laziale da genitori eritrei, e il terza linea Simone Favaro. La cura di Conor O'Shea, dopo le perplessità del tour americano di giugno, sembra efficace. La riprova contro l'isola di Tonga, prossimo avversario degli azzurri sabato a Padova.
TOR DI VALLE (18 Nov) Sembra tornare in alto mare il progetto sullo stadio della AS Roma a Tor di Valle. Dopo l'assessore all'urbanistica Paolo Berdini, a bocciare il nuovo skyline - tre torri da 200 metri di altezza firmate dall'archistar Daniel Libeskid - questa volta è la Soprintendenza che teme un impatto negativo sulla zona tutelata dall'Unesco. Altri timori lo solleva la problematica sorte dell'Ippodromo - "tra le opere di rilievo dell'architettura contemporanea" - progettato da Julio Lafuente e Gaetano Rebecchini. Ancora senza valutazione resta l'impatto ambientale su tutta la zona, interessata da "presenze archeologiche diffuse" dall'età del bronzo al periodo imperiale.
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