Giochi 2024 / Il sostegno USA a LA24: esempio da seguire per Roma
I promotori della candidatura di Roma 2024, come viene ripetuto, continuano a fare i compiti, portandosi avanti col progetto e con la comunicazione. Apparentemente, disinteressati delle tumultuose vicende post-ballottaggio del Comune cui toccherà a breve la parola definitiva. Virginia Raggi, la nuova inquilina del Campidoglio - alle prese col tormentone squadra di governo, - è stata ricevuta oggi in udienza da Papa Francesco. Più per rassicurare, dicevano Oltre Tevere, che per trattare di IMU sui beni della Chiesa. Niente di tutto questo. Solo una testimonianza al Vescovo di Roma, diffusa sul profilo FB dello stesso sindaco: "Ho portato al Papa la voce della Roma dimenticata."
La sola novità, se vogliamo, in un momento di stanca, mentre i fogli benpensanti continuano a battere - instancabili - sui soli temi che sembrano appassionarli: stadio della AS Roma e commissione comunale sulle Olimpiadi. Quasi che i romani, i quali in maggioranza bulgara hanno affidato il futuro della loro città alla signora Raggi, non avvertano altre priorità. Anche il semplice, e ingenuo, "chiamatemi Virginia" è diventato occasione di ironia, se non proprio di dileggio.
Staremo a vedere, da spettatori interessati, gli sviluppi di una vicenda che coinvolge la politica e l'apparato in senso lato, e che - è facile prevedere - lascerà qualche risentimento. Proprio quello che non era auspicabile accadesse. Tra due settimane stando ai si dice, verrà finalmente presentata questa benedetta squadra e tutto si farà più chiaro. Per gli assessorati più coinvolti in Roma 2024, i rumours fanno i nomi di Paolo Berdini (urbanistica) e di Andrea Lo Cicero (sport).
Intanto prosegue nel suo giro di promozione - direzione golfo di Napoli - l'Amerigo Vespucci, orgoglio della Marina Militare (della sua gemella, ceduta a Stalin in riparazione danni di guerra, si sono perse le tracce). Porta a bordo la fiaccola di Roma '60 in un ideale collegamento tra la candidatura e le popolazioni riveriasche. Ma soprattutto per costruire un consenso unitario.
E, a proposito di promozione e consenso, nelle stesse ore - come riferisce Laura Walden su Sports Features - si è tenuta ad Indianapolis la 84. conferenza tra i sindaci delle città americane con più di 30.000 abitanti (USCM). Alla fine dei lavori l'assemblea ha approvato all'unanimità una risoluzione a sostegno della candidatura di Los Angeles ai Giochi del '24, riconoscendo al sindaco Eric Garcetti la bontà e la qualità del progetto. Ma andando ben oltre.
Infatti, secondo quanto si legge nella risoluzione: "The Mayors of the United States are proud to endorse Los Angeles' bid to host the 2024 Olympic and Paralympic Games and we stand united in our desire to welcome the summer Games back to America for the first time in 28 years". E ancora: "The USCM believes that hosting the Games will benefit non just Angelenos, but people all over the country, and we will offer any support we can to ensure that tremendous potential is fully realized". E, più avanti, sottolineando i vantaggi di LA2024 ad ospitare "innovative, fiscally responsible and sustainable Games; the enormous public support locally and nationally; and the positive social, economic and sporting impacts of the city's previous Games in 1932 e 1984." Un grande assist.
Può essere un dettaglio non trascurabile rammentare che proprio l'edizione 1984 voluta da Peter V. Uebberoth, seppure soggetta al boicottaggio dei paesi comunisti, fu la prima ad attingere a soli capitali privati, ma anche la prima a lasciare in eredità un tesoretto di oltre 250 milioni di dollari del tempo. Cifra utilizzata per finanziare lo sport scolastico, non solo in California, ma anche per creare una fondazione (LA84) che resta ancora oggi il maggior centro disponibile di cultura e studi olimpici.
Con Los Angeles e Roma, sono in corsa per l'edizione 2024 Parigi (che punta al centenario dei Giochi celebrati da Chariots of Fire) e Budapest.
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