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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
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Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
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Piste&Pedane / Quel che resta di Oregon 22

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Lunedì 25 Luglio 2022


oregon-medals 


Fine dei giochi. Non diamo giudizi né azzardiamo valutazioni. Chi ha seguito e letto sa come sono andate le cose. Solo alcuni spunti di riflessione per una rassegna che ha aperto la strada verso il futuro. In un triennio ci aspettano ora due “mondiali” e un’Olimpiade: sarà necessario attrezzarsi e non confinarsi in Europa, un angolo di mondo dove l’atletica fatica assai. Nella sezione TOP TEN le liste "ragionate" all'indomani dei Mondiali.

Gianfranco Colasante

Bilanci e contro-analisi dei torridi Mondiali di Eugene – per chi ha voglia e tempo – si possono trovare nel dettaglio sul sito della federazione internazionale. In sintesi, tra i numeri più significativi sul versante tecnico, i tre primati mondiali, i 19 continentali e i 92 nazionali. Sul piano numerico sono stati circa 1700 gli atleti arrivati in Oregon da 179 nazioni o realtà territoriali, 29 dei quali rappresentati sul podio (il record precedente erano i 26 del 2017) ed almeno 81 presenti nelle finali.

La stessa fonte informa che sono stati 150.000 i biglietti acquistati (ma c’erano larghi vuoti sugli spalti), a prezzi che andavano dai 10 dollari fino ai 1450 richiesti a chi voleva assistere sulla linea d’arrivo al record di Sydney McLaghlin, e ai 1550 occorrenti per gli stessi posti in occasione del week-end 23 e 24 Luglio. In ogni caso non quanti ci si sarebbe aspettati da una delle capitali – forse la capitale – dell’atletica USA.

COSTI – Assieme ai numeri non esaltanti dell’audience televisiva – 13,7 milioni secondo i dati della NBC –, ma dati ancora provvisori, non sono ben note le spese sostenute dagli organizzatori del primo Mondiale disputato negli Stati Uniti. Ma considerato che non c’è segreto meglio tutelato dei costi di un grande evento internazionale –, sia Olimpiade che Mondiali – queste si possono solo interpretare. Le fonti giornalistiche hanno parlato nelle settimane scorse di circa 80 milioni di dollari investiti per lo più dallo Stato dell’Oregon, nei quali dovrebbe figurare il rifacimento a 9 corsie dell’Hayward Field.

Ciò premesso, i Mondiali 2022 (già in calendario per l’agosto 2021, poi rinviati per Covid) – come ha in qualche modo stabilito il Congresso della WA che, tra gli altri provvedimenti, ha introdotto il concetto del repechage nelle gare di corsa (ci mancava proprio ...) – segnano il crinale tra le vecchie rassegne iridate e quello che ci attende in futuro sotto la regia di Lord Coe, a cominciare dall’edizione 2023 di Budapest per tornare a Tokyo nel 2025. Notevole, quando non fondamentale, l’apporto della tecnologia, grazie alla collaborazione con l’Università dell’Oregon che ha permesso di sciorinare in tempo reale ogni dettaglio tecnico, togliendo fascino ad interpretazione e immaginazione. Si è aperta l’era dell’atletica/robot. E non è detto che sia un male.

AZZURRI – La squadra italiana – 48 atleti in gara, 24 uomini e 24 donne, a fronte dei 60 inviati in America – ha riportato un bronzo con la rediviva Elena Vallortigara e ha confermato l’oro di Massimo Stano nella giornata conclusiva. A fare da corona, tre quarti posti che parlano di rimpianto. Le medaglie complessive nella serie 1983-2022 salgono così a 46 (12 quelle d’oro). I dati che riportiamo offrono il quadro generale della partecipazione: chi crede, faccia le proprie valutazioni, casomai confrontando i piazzamenti con la posizione nei Ranking.

Va detto subito, e in controtendenza, che il confronto con il passato ha senso se ci si raffronta ai risultati di Tokyo 2021, molto meno se ci si rifà a quelli “mondiali” di Doha che – si rammenti – sono lontani ormai tre anni. Non parliamo nemmeno di raffrontarsi, come capita di leggere, con i Mondiali di … Saint Denis 2003, più di una generazione fa. Per completare il quadro va anche ricordato che in Oregon mancavano per accidenti vari – sui quali sarebbe opportuno e utile indagare – alcuni degli elementi che meglio s’erano comportati in Giappone: Palmisano, Weir, Sibilio, Battocletti, Randazzo. Per tacere delle condizioni con cui si è inteso giocare la carta Jacobs, il re del mazzo.

A Tokyo, gli USA avevano portato a casa, con insoddisfazione e polemiche, 26 medaglie (7/12/7) davanti alle 10 del Kenya (4/4/2) e alle 9 di Giamaica (4/1/4) e Polonia (3/2/3), alle 8 dell’Olanda (2/3/3). Gli azzurri erano in ottava posizione con le famose 5 medaglie d’oro. Meno di un anno dopo, gli atleti a stelle-e-strisce hanno raggiunto il record di 33 medaglie (13/9/11) con tre bandiere seconde a 10: Etiopia (4/4/2), Giamaica (2/7/1) e Kenya (2/5/3). L’Italia scende in una anonima 19ª posizione e poco ha senso parlare di punti (i piazzamenti dal 1° all’8° posto) che la vedono più in alto, al 12° posto con 39 punti. Lontano dai migliori precedenti storici – un 6° posto nel 1987 e nel 1995 – ma certo meglio degli ultimi due decenni. Senza voler enfatizzare, vale ricordare l’aumento delle gare in programma e l’assenza totale degli atleti russi e bielorussi che qualche spazio l'hanno pur lasciato.

RIEPILOGO – Qui di seguito il riepilogo degli italiani a Oregon 22 elencati secondo il piazzamento (fra parentesi la posizione nel Ranking di WA prima dei Mondiali). Se in 17 hanno raggiunto la finale, va detto che il 52,1% è stato eliminato al primo turno o in qualificazione. Sul piano individuale, una nota di merito va alla stakanovista Ayomide Folorunso, scesa in pista SEI volte (con un furibondo 50”77 in staffetta) e con due finali, lo stesso numero di quelle raggiunte da Alice Mangione. E a proposito di staffette, notevole l’en-plein delle ragazze, molto meno commendevoli le prestazioni dei maschi, con i quattrocentisti che hanno urgente bisogno di un bacino di carenaggio.

1°-8° POSTO
Marcia 35 KM – ORO [MPN], Stano [WRK = 2]
Alto – BRONZO, *Vallortigara [WRK = 10]
Alto – 4. Tamberi [WRK = 1]
Martello – 4. *Fantini [WRK = 9]
Triplo – 4. Dalla Valle [WRK = 11]
Triplo – 5. Ihemeje [WRK = 18]
4x400 – 7. (*Polonari, *Folorunso, *V.Troiani, *Mangione)
4x400 MX – 7. (Benati, *Folorunso, Lopez, *Mangione)
4x100 – 8. [RN] (*Dosso, *Kaddari, *Bongiorni, *Fontana)
Marcia 20 KM – 8. *Trapletti [WRK = 14]

IN FINALE
Peso – 9. Ponzio [WRK = 11]
3000S – 12. Abdelwaheb [WRK = 12]
20 KM – 15. Fortunato [WRK = 17]
20 KM – 32. Picchiottino [WRK = 68]

SECONDO TURNO
200 – 9. [RP] Tortu [WRK = 15]
400H – 10. [RN] *Folorunso [WRK = 11]
800 – 13. *Bellò [WRK = 16]
800 – 16. [RP] Tecuceanu [WRK = 24]
200 – 19. *Kaddari [WRK = 36]
100 – 21. *Dosso [WRK = 41]
400H – 22. *Sartori [WRK = 33]
400H – 23. *Olivieri [WRK = 39]
100 – 24. Jacobs (Bt.) [WRK = 3]

PRIMO TURNO
4x100 – 10. (Patta, Tortu, Desalu, Ali)
4x400 – 10. (Benati, Aceti, Lopez, Scotti)
Lungo – 14. *Iapichino [WRK = 20]
Triplo – 15. Bocchi [WRK = 9]
Alto – 16. Fassinotti [WRK = 19]
Asta – =16. *Bruni [WRK = 15]
Asta – =16. *Molinarolo [WRK = 30]
1500 – 22. *Vissa [WRK = 54]
Triplo – 22. *Cestonaro [WRK = 20]
Peso – 22. Fabbri [WRK = 25]
400H – 24. Lambrughi [WRK = 19]
1500 – 28. *Del Buono [WRK = 47]
Disco – 28. *Osakue [WRK = 16]
400 – 29. Scotti [WRK = 21]
100H – 29. *Di Lazzaro [WRK = 44]
200 – 30. Desalu [WRK = 18]
400 – 31. Re [WRK = 42]
400 – 34. *Mangione [WRK = 82]
100 – 40. Ali [WRK = 50]

SQUALIFICATI
Marcia 35 KM – Agrusti [WRK = n.c.]
1500 – *Sabbatini (Sf) [WRK = 21]
Marcia 20 KM – *Colombi [WRK = 36]

In conclusione, a libro vanno due record nazionali – i 4H di Folorunso e la 4x100 donne –, una migliore prestazione con Stano (il record della 35 non è stato ancora fissato), due primati personali di buone prospettive: Tortu (20”10) e Tecuceanu (1’44”83).

Altro? Con una certa soddisfazione si apprende del successo di Ivet Lalova-Collio, al primo posto (615 voti) tra i sei nuovi eletti nella commissione atleti della WA. La FIDAL aveva candidato Alessia Trost, senza riscontri noti, così come già lo scorso anno era accaduto con Silvia Salis segnalata per una commissione del CIO. Si può fare di meglio, almeno quando è in gioco il buon nome della Federazione?

 

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