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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
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Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
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(le oltre 400 testate dimenticate)





Osservatorio / EuroIndoor fantasma: beato chi potra' vederli

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Lunedì 1° Marzo 2021


tv 


Nessuna diretta annunciata: per assistere in TV alla rassegna polacca sarà necessario attrezzarsi rincorrendo le trasmissioni in streaming o ripiegando (per chi può) su emittenti straniere.

Luciano Barra

Per chi abita fra zona rossa e zona arancione l’unica salvezza sono queste bellissime giornate di sole e la televisione con lo sport ed altro. Non certo il Festival di Sanremo che, come mi ha scritto qualcuno, sta cercando di “santificare” un nostro ex-campione olimpico, che sfida Pantani nell’essere l’atleta più dopato dello sport italiano. Ed allora eccoci a pregustare i Campionati Europei Indoor di questa settimana dalla Polonia.

Sono molto legato a questi Campionati perché sono stato presente a tutte e 35 le edizioni precedenti, in almeno 10 come delegato tecnico o di marketing/televisione. Per la verità ero stato anche a Belgrado nel 1969 quando ancora non erano Campionati Europei. Mi spiace che causa il virus, ora mi vedo costretto ad interrompere questa striscia cui sono molto legato e che nessuno in Europa può vantare.

Ed anche grazie ai frizzanti risultati degli azzurri delle scorse settimane, mi sto attrezzando per godermi questa 36ª edizione. Ma ora ho scoperto che sarà difficile vederli perché mamma RAI ancora non sa se li farà in diretta o cosa farà. Al momento per tutte e tre le giornate sono previste delle “ricche” registrate a partire da mezzanotte e mezza. Ma non vi pare che i recenti risultati di Larissa Japichino, Gimbo Tamberi e Marcel Jacobs, meritassero più attenzione? O devono avere la precedenza il Giro dell’Industria di ciclismo od una partita del campionato italiano di volley? Vedremo.

Intanto a chi volesse vedere le gare in diretta consiglio di sintonizzarsi in streaming sul sito della EA, sperando che non venga bloccato oppure, come sto facendo io, su ARD/ZDF. Ma la nuova FIDAL non dice nulla visto che ha attrezzato una spedizione così massiccia?

Sulla spedizione massiccia esistono diverse interpretazioni. Una squadra molto “politica” per accontentare elettori o un investimento per il futuro? Personalmente ho sempre sostenuto che per questo livello di manifestazioni è sempre giusta una partecipazione ampia. Si tratta di evento non di altissimo livello, tra l’altro in base alle ultime notizie snobbata da molti “grandi” che hanno ottenuto ottimi risultati nelle indoor – leggi Giles e Warholm –, senza i russi e quindi potrà essere un’ottima esperienza per i più giovani, in una stagione in cui è tutto ancora in dubbio.

Detto questo, forse una decina degli atleti selezionati potevano anche vederseli in televisione/streaming: avrebbero fatto comunque una esperienza più che positiva. O forse alla FIDAL già sapevano che in televisione non si sarebbe potuta vedere?

Abbiamo già detto delle nostre tre stelle (Japichino, Tamberi e Jacobs), ma è giusto anche sperare in altri per una rincorsa al podio od un posto in finale. Mi riferisco a Dal Molin, alla Trost, a Bocchi, alla Bogliolo. Un discorso a parte merita Fabbri che in condizioni normali avrebbe potuto aspirare al podio, ma che causa del virus che lo ha fortemente debilitato ora si deve accontentare di guardare gli altri. Curiosità invece per la 4x400 degli uomini, non tanto per il risultato, ma per capire se i ragazzi sono maturati e hanno imparato a correre la staffetta. Questa estate, con gli inserimenti di Re e, speriamo, anche di Galvan, devono aspirare a battere un record vecchio di oltre 30 anni e, forse anche, a scendere sotto la barriera dell’eccellenza, quella dei tre minuti.

A livello complessivo, sempre essendo necessario capire quale sarà la reale partecipazione – in Polonia il lock-down è di rigore e molti atleti non vogliono rischiare l’anno olimpico – ci dobbiamo confrontare con l’unica volta che abbiamo vinto tre medaglie d’oro (capitò nel 2007 a Birmingham con Howe, Caliandro e Legnante) e con le tre volte che abbiamo fatto un bottino di 7 medaglie complessive, vale dire sempre nel 2007 e, prima, nel 1982 (Milano) e 1984 (Göteborg).

Vedremo. Anzi, speriamo di vedere!

 

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