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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Fatti&Misfatti / Parigi val bene una massa in azzurro

Lunedì 24 Giugno 2024

 

pozzecco-24 


“Amarezza portaci via, ma certo Messina, coi suoi tanti trofei da lucidare, saprà quello che è meglio per costruire una squadra da play off in Eurolega. Conoscendolo soffrirà di non avere tutti ai suoi piedi, ma le cose sono andate così”.

Oscar Eleni

A cavallo di una tartaruga liuto delle isole Salomone, appena tornata dal record di immersione a meno 1334 metri, per esplorare la Senna parigina prima che tutto bruci. Guardare sul fondo per capire dove dovrebbe nuotare Gregorio Paltrinieri e su quale sponda dovranno sventolare il tricolore Tamberi e Arianna Errigo dominatrice dell’europeo a Basilea cantando con lo squadrone italiano: “Tutti a Parigi che val bene una massa in maglia azzurra”.

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I sentieri di Cimbricus / Il calcio e' ormai un gratta e vinci

Venerdì 21 Giugno 2024

 

yamal-24 


“A confronto l'atletica è un grande libro: ha messo le mani su vittorie meravigliose che hanno attentato alla salute cardiaca dei vecchi suiveurs. In questo momento, una formidabile forza d’urto, seconda solo agli Stati Uniti”.

Giorgio Cimbrico

La frequentazione, le chiacchierate, a volte tramutate in interviste, con allenatori del passato e del presente hanno rivelato e continuano a rivelare un mondo di ricerca, di studio, un’aspirazione alla perfezione del gesto, un’ambizione che spesso contiene sofferenza. Oggi, nuove sofisticate tecnologie contribuiscono a questo desiderio di sviluppo.

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Duribanchi / Boston e la compagnia (verde) dell'anello

Giovedì 20 Giugno 2024

 

boston-24


“Ha vinto il suo primo titolo il coach di origini italiane Joe Mazzulla, l'allenatore ‘per caso’ al quale pochi giornalisti davano credito. Ma che ha studiato le dinamiche del gioco di squadra facendosi consigliare persino da Pep Guardiola”.

Andrea Bosco

L'ultima volta era stata il 17 giugno del 2008: sedici anni fa. Hanno vinto nello stesso giorno e nello stesso mese il loro diciottesimo titolo, i Boston Celtics, superando tra le franchigie NBA gli eterni rivali del Los Angeles Lakers. La “divinità“ del basket Magic Johnson protagonista, quando giocava, di epici scontri con quello che in Massachusset (e non solo) considerano uno dei più grandi – di ogni tempo – vale a dire Larry Bird, ha scritto: “Odio che i Celtics abbiano più titoli di noi“. Una rivalità che si perpetua da decenni.

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Italian Graffiti / Lega delle Federazioni, ultima frontiera

Mercoledì 19 Giugno 2024

 

mattarella-ce 

Foto di famiglia con le varie anime dello sport nazionale. Se è anacronistico parlare ancora di autonomia, morta e sepolta con il Totocalcio, si è anche da tempo completato l’accerchiamento da parte del potere politico/statale.

Gianfranco Colasante

Che il Presidente della Repubblica abbia deciso di tornare all’Olimpico in forma privata, per svagarsi con l’atletica e godersi la meglio gioventù, rimane evento inusuale. Una boccata d’aria fresca, lo si può ben capire. Tanto più che subito dopo lo attendeva il viaggio a Borgo Egnazia – la Puglia che non c’è a 4500 euro a notte – e una cena con gli ex potenti della terra con scatenata “pizzica” finale della padrona di casa. Vita da Presidente: e come dargli torto?

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I sentieri di Cimbricus / Marcell alla difesa della corona

Mercoledì 19 Giugno 2024

 

jacobs-turku 

“Ha scommesso su se stesso e i fatti gli stanno dando ragione. Vuole rincorrere il bis olimpico, riuscito a Carl Lewis e tre volte a Bolt il Lampo. Sembrava un’iperbole, un azzardo ma ora la sfida ha forti contenuti nella dimensione del possibile”.

Giorgio Cimbrico

Come in tutte le buone storie, cominciamo dalla fine: Marcell Jacobs da podio, Chituru Ali da finale. A Parigi. A Turku, ai Paavo Nermi Games, capita quel che non era mai capitato: nessun uomo morde un cane, in compenso due velocisti azzurri vanno sotto i 10” e il campione olimpico affibbia non più di 40 centimetri al Bolt cresciuto a Como. Singolare: l’uno e l’altro hanno un passato lacustre alle spalle.

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