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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Pugilato / Londra: arrivano i "magnifici sette"

Giovedì 5 Luglio 2012

Presentata ieri presso il centro federale di Assisi – lì dove doveva sorgere il Museo del Pugilato (argomento sul quale ritorneremo a breve) – al squadra azzurra per il torneo di Londra. Si tratta di sette pugili, come dire uno in più di Pechino 2008, sempre affidati alle cure del DT Francesco Damiani e del tecnico Raffaele Bergamasco. Una squadra collaudata, sulla breccia da diversi anni e con più di un veterano, che pare in grado per lo meno di replicare i risultati (3 medaglie) ottenuti quattro anni addietro. Una squadra rafforzata, sul piano internazionale, dal presidente federale Franco Falcinelli, a Londra come delegato tecnico dell’AIBA.


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Ciclismo / Definita la squadra per Londra

Mercoledì 4 Luglio 2012

Allora ci siamo. Più che Paolo Bettini, sono stati gli eventi degli ultimi giorni a sciogliere le riserve che gravavano sulla squadra olimpica di ciclismo su strada (in linea e a cronometro). Fuori per accidenti vari, legati a verifiche dell’anti-doping, Michele Scarponi che – assieme a Vincenzo Nibali – si sta consolando con il Tour, appena partito. Anche i risultati del tricolore corso a Borgo Valsugana lo scorso sabato – primo Franco Pellizotti, al rientro dopo due anni di stop per valori ematici alterati, davanti a Danilo Di Luca, con Nibali quinto e Scarponi sesto – non pare abbiano influenzato le scelte del CT, già maturate nel raduno di Levico Terme.

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CONI / In arrivo il “Libro bianco”

Martedì 3 Luglio 2012
 

farfalle“Siamo un paese vecchio, abbiamo idee e mentalità vecchie. Dovremmo avere il coraggio di cambiare”. Questo il senso delle parole con cui Cesare Prandelli ha sunteggiato Euro2012, concluso con la vittoria della Spagna, grazie (anche) ad alcuni errori – difficile da comprendere – dello stesso Prandelli. Ma la verità enunciata – “siamo un paese vecchio” – rimane: da tempo abbiamo relegato i giovani ai margini del precariato e della disoccupazione (le ultime cifre parlano del 36%), chiudendo sistematicamente ogni sbocco a trentenni o quarantenni. Può essere che da noi non ne nasca nessuno appena capace? Un paese di vecchi e per vecchi, con anziani signori caparbiamente legati alle poltrone che occupano, da decenni, nei comparti più disparat. E che purtroppo trova una esemplificazione proprio nel settore che, per definizione, dovrebbe essere più dinamico e propositivo: lo sport.

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Atletica / Helsinki 2012 e le realta multi-culturali

Lunedì 2 Luglio 2012

Conclusi nel tardo pomeriggio di ieri gli Europei – poco prima del trionfo della Spagna sugli Azzurri, com’era nella logica delle cose, ma senza nulla togliere al valore della stanca squadra di Prandelli –, a venticinque giorni dall’inizio dei Giochi, è lecito trarre alcune valutazioni sull’atletica italiana vista ad Helsinki. La rassegna europea (limitata alla pista), diventata biennale pur tra qualche perplessità, pare aver superato gli esami, malgrado sia stata snobbata da diversi paesi che hanno preferito non interrompere la preparazione per Londra. Qualcuno dei big, certo, mancava, ma la qualità dei risultati non ne ha risentito troppo, anche se paragonata ai Trials americani o giamaicani e ai Campionati Africani che si tenevano negli stessi giorni. In sintesi, si è avuto un livello medio accettabile, con qualche aspetto di rilievo, come la gara dell’asta – tatticamente giocata come sul tavolo verde – che ha esaltato le qualità del tedesco Otto (5.92) e il furore agonistico del razzente francese Lavillenie, capace di rispondergli con 5.97. O come, per andare al settore femminile, l’inatteso 53”77 sugli ostacoli della russa Irina Dovydova.

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Atletica / Fabrizio Donato al top mondiale


Sabato 30 Giugno 2012

donato Non capita di frequente trovare un italiano al top di una specialità atletica. Tanto più a meno di un mese dai Giochi di Londra. Come succede con Fabrizio Donato che, nel pomeriggio di Helsinki, in una rassegna europea un po’ disertata, ma non certo di serie B, ha vinto il titolo continentale inanellando una serie storica: un 17.63 d’apertura, con un refolo di vento in più (2,8), seguito da un 17.53 nella norma (+0,8) e un terzo tentativo chiuso a 17.49 (+1,5). Di contorno gli altri tre tentativi. Un risultato che lo porta di colpo in vetta al mondo, alla pari con il 22.enne americano Christian Taylor che nelle stesse ore, ai Trials di Eugene, ha saltato gli stessi 17.63, sia pure con vento nullo. Quasi una sfida generazionale, se vogliamo. Come quella con il 23.enne ucraino di origine sudanese, Sheryf El Sheryf, già salito a 17.72 e le cui ambizioni sono almeno pari al suo talento, secondo alle sue spalle con 17.28. Nel duello sotto la pioggia, Donato ha trionfato oltre ogni previsione. Era arrivato ad Helsinki dopo aver superato qualche perplessità, nei pronostici sopravanzato da Daniele Greco – salito recentemente a 17.47 –, ma spentosi già in qualificazione, dopo aver pasticciato con rincorsa.

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