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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
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Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Impianti / Verso il nuovo CD del Credito Sportivo

Venerdì 9 agosto 2013

Il ministro Graziano Del Rio sembra essere riuscito dove hanno fallito (volutamente o meno) in molti. E’ riuscito cioè a mettere attorno allo stesso tavolo – assieme al suo Ministero, gli Affari regionali – anche quelli dell’Economia e dei Beni culturali. Scopo: riaprire un percorso “normale” al Credito Sportivo, che si riteneva chiuso da tempo e che invece era solo commissariato. Da decenni, è il caso di ricordare. Adesso, sempre secondo quanto ha annunciato lo stesso Del Rio, si dovrebbero riaprire i termini per la “nomina” (che brutto termine!) del nuovo Consiglio di Amministrazione. La generale credibilità del ministro degli Affari generali garantisce della trasparenza delle procedure, ma … qualche preoccupazione di fondo permane. Chissà perché.

Vediamo. Primo passo dovrebbe essere – sempre che l’Esecutivo riesca a superare il mese di settembre e che il ministro Fabrizio Saccomanni risolva il rebus IMU – la stesura di un nuovo Statuto del CS che individui i criteri di funzione. Siamo certi che Del Rio, riaprendo la “banca” sportiva, ha in mente (lodevolmente) lo sport di base e i mini impianti di quartiere. Non siamo altrettanto certi che altri non pensino, invece, alla costruzione dei soliti mega impianti calcistici (la famosa legge sugli Stadi, per intendersi, quella che ci raccontano dovrebbe riportare le famiglie ...) in grado di eccitare molti appetiti con i possibili annessi e connessi. Starà ora a Del Rio trovare l’equilibrio, con la speranza che alla fine la bilancia penda, e pesantemente, da una parte sola.

Altro problema riguarderà il nuovo CD, i nomi chiamati a comporlo e, soprattutto, il suo presidente. Dalle anticipazioni giornalistiche si affacciano i nomi di due ex di lungo corso. Si tratterebbe di Mario Pescante, ex-segretario e presidente del CONI nel secolo scorso e, più recentemente, ex-parlamentare berlusconiano, e di Raffaele Pagnozzi, per vent’anni solo segretario del CONI come successore proprio di Pescante. Al momento del passaggio alle presidenza, le federazioni hanno rintuzzato le ambizioni di Pagnozzi, preferendogli Giovanni Malagò, e mandandolo a casa. Ci auguriamo si tratti solo di anticipazioni e che sul fronte “nomine” si trovi qualcosa di meglio e, in particolare, di più fresco. In linea con quell’aria di cambiamento che spira nel Paese e a cui, presto o tardi, anche la politica dovrà decidersi a dare qualche risposta.
 

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