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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Fatti&Misfatti / Il convento e' rimasto senza pane

Lunedì 10 Giugno 2024

 

basket-ball-22 

“Viva la nuova atletica della generazione che ruba la bandiera ai soliti idioti, accenti meravigliosi su pelli ambrate, cervelli svegli fra mandriani di pecore. E pazienza se l’Europa non è difficile da conquistare come l’Olimpiade di Parigi”.

Oscar Eleni

Boicottato dal sistema, dai calendari, costretto a parlare con le nuvole lenticolari, le bellissime figlie della contessa che domina i venti sopra l’Etna, perché tutto si muove. Mondo dello sport senza fine e senza meta con l’atletica che domina la scena e il basket costretto a fare da cavalier servente lasciando i grandi ascolti senza mandare al diavolo chi obbliga il teleudente, o telemorente come dicono i saggi, a fare scelte dolorose.

Come nella notte di Jacobs mentre la Milano dei gaudenti si mangiava le mani fino a non saperle più usare contro il giusto furore della Virtus che pareggiando la serie scudetto ora ci costringerà ad un’altra dolorosa scelta domani sera, nel martedì dove l’Europeo si concederà al Tamberi capace di portare all’Olimpico anche il presidente della repubblica Mattarella.

Ali bruciate come hanno deciso anche dove una volta avevano spazio per il vecchio viandante. Pazienza. Rubrica maledetta e da macero anche se tutto fiorisce a parte la Ferrari che dopo una settimana di brindisi si è persa nelle pozzanghere canadesi. Speriamo non finisca senza voce come il telecronista focoso anche tutto il resto, ma certo è un momento di massimo gaudio per chi non credeva al piccolo mondo antico dello sport italiano dove c’è ancora una setta di poeti estinti e credenti. Viva la nuova atletica della generazione che ruba la bandiera ai soliti idioti, accenti meravigliosi su pelli ambrate, cervelli svegli fra mandriani di pecore.

Grande atletica, pazienza se l’Europa non è difficile da conquistare come sarà l’Olimpiade a Parigi, ma lasciateci cantare mentre i pallavolisti si sono guadagnati Parigi e le pallavoliste stanno per farlo, senza fare ironia sulle tre finali del tennis in Francia dove Paolini ed Errani, oltre ai doppisti Bolelli e Vavassori hanno dovuto “accontentarsi” del piatto d’argento dei secondi arrivati, felici per Sinner anche se il numero uno adesso sembra il giovane spagnolo Alcaraz.

Nella speranza che Spalletti trovi nei calciatori della sua Nazionale il cuore e non il telefonino pubblicizzato dal mister pur sapendo che il talento non è tantissimo, ma questo nella storia ci ha detto che l’Italia sfavorita ha sempre sorpreso e buttato giù dal carro chi la prendeva in giro prima e durante le grandi manifestazioni ai tempi del grande Bearzot, della festa berlinese per i fuggiaschi dal calcio scommesse. Speriamo vada così anche per i cestisti che Pozzecco ha radunato nella bella Trento, la città italiana dove si vive meglio, cultura, sport, arte, disegno, musica, passione. Dopo lunga astinenza olimpica una squadra un po’ più forte di quella che andrà in campo nel preolimpico in Portorico beffando i serbi a casa loro si guadagnò un biglietto a cinque cerchi anche se poi in Asia divennero riso stracotto.

Adesso dobbiamo credere davvero che questa Azzurra andrà in campo protetta dall’affetto di tutti come dice Pozzecco, come sogna Petrucci che intanto alza il calice per brindare al ritorno in serie A di Trapani che si era vista nella massima serie 32 anni fa.

Considerando come si vive fra le belle nuvole sopra l’Etna, ci lasciamo offrendo pagelle multiformi ai pochi che ancora leggono e non ascoltano anche voci stonate.

• 10 A PETERSON col suo nuovo libro e BIANCHINI per quello che scrive e dice perché sono sempre loro i due giganti anche se la finale dello scudetto porterebbe i riflettori su altri perché MESSINA e BANCHI hanno titoli e carisma per stare al centro della scena.

• 9 Per Andrea DIANA allenatore della TRAPANI neo promossa se al momento dei brindisi non dimenticherà di ringraziare anche chi ha guidato una squadra bella e complessa prima di lui perdendo il posto dopo una coppa andata male, almeno secondo del presidente vulcanico che alla città ha dato tanto anche per il calcio.

• 8 A BRUTO AMAR ALIBEGOVIC protagonista nella partita decisiva di Trapani al PalaDozza nel regno della FORTITUDO dove suo padre è anche il vicepresidente.

• 7 Ad ARMANI e ZANETTI i grandi che sostengono le regine del nostro basket se non manderanno al diavolo chi mette sempre in competizioni televisive impossibili da vincere le finali scudetto che pur avendo palazzi esauriti perdono poi il confronto nella guerra dei bottoni sul telecomando.

• 6 A Danilo GALLINARI che ha trovato la strada per arrivare in Trentino, ossigenarsi a Folgaria e dare speranza alla Nazionale di avere un campione in piena salute e con voglia di far vedere quello che l’ultimo anno in NBA gli ha negato.

• 5 All’ATLETICA meravigliosa con Italia al centro, al tennis, alla pallavolo, a tutti i grandi sport che rubano la scena a questo basket masochista che si mette sempre in competizione, nella stessa sera, poi, finale scudetto, e finali per la promozione, la prima su DMAX ed affini, la seconda su RAI Sport dove, per fortuna, telecronisti appassionati non negano ai loro spettatori informazioni su quanto avviene al piano di sopra.

• 4 Agli ARBITRI disuniti che litigano prima, durante e dopo ogni partita. Partiti diversi come in magistratura e chi non ha santi in quel paradiso deve star fuori a rodersi il fegato.

• 3 A Jannik SINNER che si è preso giustamente tutte le prime pagine lasciando al basket soltanto polvere di stelle.

• 2 Al BARCELLONA che ha licenziato dopo una sola stagione il povero GRIMAU a cui aveva dato una squadra senza spina dorsale come dimostrava tacendo il suo pubblico e il Navarro campione ora nella sala dei bottoni.

• 1 All’EUROLEGA se davvero terrà l’Italia e le sue società in secondo piano soltanto perché abbiamo palazzi fatiscenti, strutture da piccolo mondo antico.

• 0 A PISTOIA se dopo la splendida stagione perderà la sua voglia di stupire lasciando andare chi le ha dato ali per volare vicino ad un sole che pensava di non poter raggiungere. Caro ROWAN tieni compatta la squadra.

 

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