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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Piste&Pedane / Europei (quasi) al via, tra entusiasmi e mugugni

Mercoledì 5 Giugno 2024

 

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“Stanno arrivando atleti da mezzo continente e da tutta Italia. Star, primi attori e comparse si prenderanno, finalmente, il palcoscenico per portare a buon fine uno spettacolo lungamente atteso e intensamente voluto. Ma, …”

Daniele Perboni

Parafrasando il titolo di un film di Giuseppe De Santis, protagonisti Raf Vallone e Lucia Bosè, potremmo affermare che “Non c’è pace sotto i balconi di Casa FIDAL”. Mentre la propaganda ufficiale ci inonda di comunicati sempre più positivi, entusiastici e all’insegna del motto faremo sfracelli, da qualche parte escono notiziole, tenute ben celate, che ricordano molto il “Riso amaro” con la strepitosa Silvana Mangano. Ma tant’è, che volete che siano.

Dalle parti dell’Olimpico stanno arrivando caterve di atleti da mezzo continente e da tutta Italia. Protagonisti assoluti, i nostri e gli altri. Star, primi attori e comparse si prenderanno, finalmente, il palcoscenico per portare a buon fine uno spettacolo lungamente atteso e intensamente voluto, cercato e propagandato con ogni mezzo che le moderne tecnologie hanno messo a disposizione degli organizzatori. Tutto bello, magnifico, entusiasmante se… se non fosse per qualche piccolo granello di sabbia.

Le solite maligne e incurabili malelingue stanno facendo circolare voci di una “incazzatura”, se più o meno veemente non è dato sapere, da parte dei vertici della Federazione Europea. E quale sarà mai il motivo di tale attacco d’ira? Inutile chiedere in via Flaminia Nuova. Da quelle parti tutti muti sono. Si dice, oh attenzione, ambasciator non porta pena, ma pare che temano vuoti a perdere sulle tribune dello Stadio Olimpico.

La previsione per la vendita dei biglietti che, attenzione, si vendono da qualche settimana con un forte sconto (40%), pare ammontasse a 5,5 milioni di euro, per una manifestazione con sei giorni di gare e uno stadio ridotto di capienza a 40/45 mila posti. Venduti: pochi, tanti? Chi ne capisce pare non aver dubbi: non molti. Ottantamila, centinaio più centinaio meno, quasi tutti concentrati nelle prime due giornate: cerimonia di apertura e Marcell Jacobs sul tappeto rosso. Sarà proprio così?

Qualche confronto: in occasione del Sei Nazioni 2024 di Rugby la nazionale, nei due incontri casalinghi all’Olimpico, fece il pieno di pubblico, incassando dal solo ticketing circa 5 milioni (considerando l’indotto si arriva alla ragguardevole cifra di 37,3 milioni).

C’è chi, da buon profeta inascoltato e tacciato di pessimismo se non di disfattismo preventivo, e forte di esperienze organizzative in altri eventi atletici e non, ha lamentato da quel dì la totale mancanza di informazioni pubblicitarie nei maggiori punti di transito a Roma. Questo, per ora, il risultato di tanto impegno.

Intanto, purtroppo, arrivano le prime defezioni casalinghe, con la rinuncia dei quattrocentisti Davide Re e Lorenzo Benati (chiamato all’ultimo minuto Riccardo Meli) e del marciatore Andrea Cosi, sostituito da Gianluca Picchiottino.

E proprio su questa notizia ci spiace chiudere facendo rilevare che ufficialmente Cosi non è riuscito a recuperare da un recente infortunio. Tutto vero. Peccato che l’infortunio non è un semplice guaio, diciamo muscolare, dovuto agli intensi allenamenti. Tutt’altro. Il marciatore, purtroppo per lui, come riporta il sito Atleticamagazine, una decina di giorni fa è stato coinvolto in un incidente stradale in motorino, riportando la frattura di ulna e radio. Notizia camuffata da semplice infortunio. Perché?

Questione di privacy? Ma il ragazzo non è un semplice cittadino. È un atleta della Nazionale chiamato a difendere i colori azzurri in un contesto internazionale, veste la maglia dei Carabinieri e detiene una delle migliori prestazioni stagionali sui 20 km (specialità per la quale è stato selezionato): 1h19’43”. Insomma, non riusciamo a capire la motivazione che spinge la Federazione a nascondere determinate notizie. È forse disonorevole rimanere coinvolto in un infortunio stradale?

Le illazioni viaggiano, la fantasia monta come la panna montata e non inacidisce mai. Purtroppo.

Buoni Campionati ai nostri lettori.

 

 

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