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  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
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Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
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Duribanchi / Una grande idea mai realizzata

Martedì 14 Maggio 2024

 

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Si avvicinano le elezioni europee. Cosa cambierà? Lecito chiederselo, sbagliato attenderselo. L’Europa resta la grande incompiuta. Dove la burocrazia è un mostro che ingrassa e rinvia sistematicamente ogni decisione che conta.

Andrea Bosco

Cosa ci aspetta? Niente di buono, temo. Neppure sono pessimista. Fotografo la realtà. E la realtà dice che Putin dopo aver devastato l'Ucraina, lo potrebbe fare anche con altri paesi confinanti. Quindi nessuno è al sicuro. Anche perché l'Europa, la grande Europa, la civile Europa, non è in grado di dissuadere il tiranno di Mosca. L'Europa è una grande idea mai realizzata.

MOSTRO - Non ha una banca centrale, non ha una unica fiscalità, non ha una sola giustizia, non ha una sanità continentale, non ha un welfare omogeneo. Non ha neppure una unica nazionale di calcio. E ovviamente non ha un esercito comunitario. Una grande idea che tale è rimasta. Nel frattempo la burocrazia, malattia mortale di ogni democrazia, è diventata in Europa un mostro: discute sulla lunghezza delle cozze, ma rinvia sistematicamente ogni decisione su debito pubblico, costo del denaro, investimenti, criteri green sostenibili per i singoli stati membri. E se scoppia uno scandalo, con parlamentari europei corrotti da russi, cinesi o da qualche emiro, la giustizia continentale insabbia.

Non va meglio in Medio Oriente. Dove tutti strepitano e dove giustamente si chiede a Israele di far terminare il massacro di civili a Gaza, ma dove nessuno si pone il problema dei problemi: un eventuale stato palestinese verrebbe governato da Hamas ? Si vuole questo? I “ragazzi“ (che spesso hanno l'età del dattero) che protestano dagli USA alla statale di Milano, non hanno proposte: solo contestazione. Forse Bibi sarà processato per crimini di guerra. Ma chi processerà Hamas e i suoi capi?

La morte si aggira per il pianeta. Ma si invoca la “diplomazia“, si invoca la “mediazione“. Come? In che modo? Putin non vuole mediare. Hamas non vuole mediare: vuole la cancellazione dello stato ebraico. Come lo vuole l'Iran: c'è un orologio a Theeran che scandisce il tempo. Fine corsa 2040. Per allora, secondo i preti col turbante, gli ebrei dovranno sparire dalla faccia della terra. Può Israele “mediare“ con simili nemici?

LOBBY – La verità è che la pace non la vuole nessuno. Le lobby delle armi stanno facendo affari d'oro. Negli USA, in Europa, in Cina, in India, in Sudafrica. E poi c'è l'incognita USA: Biden o Trump? I sondaggi sono ondivaghi. E la scelta è tra un anziano in evidente difficoltà (anche fisica) e uno privo di scrupoli, capace di ogni iniquità. C'era una volta il “sogno americano“. Oggi c'è solo il cinismo americano. Del resto, si dice a Wall Street che “quando scorre il sangue per le strade è tempo di comprare“. E oggi il sangue sta scorrendo a fiumi. Come il denaro che finisce nelle tasche di chi sulle tragedie specula. Con questi scenari diventa quasi patetica la quotidiana competizione in essere in Italia. Dove il fatto principale di ogni talk è il confronto televisivo (a casa di Bruno Vespa) tra Giorgia ed Elly. “Par condicio“ urla Giuseppi: ci voglio andare anche io.

Meloni “Ducia“, come la chiama Ferrara? Se le cose non miglioreranno, se si continuerà a consentire ogni abuso, a tutti i livelli, se la legalità verrà stuprata, se continuerà la macelleria giudiziaria di una casta che si reputa “legibus soluta“, se contemporaneamente la politica continuerà a farsi corrompere per finanziarsi, allora la situazione non potrà che finire a puttane. Con rispetto parlando per le sante donne che esercitano (esentasse) il mestiere più vecchio del mondo.

Se si consentirà a chiunque di delinquere e di offendere, persino a scuola, persino negli ospedali, se si potrà sbeffeggiare impunemente un sacerdote che si batte contro la camorra, se si impedirà l'esercizio del libero pensiero, se si consentirà (fuoriclasse un conosciuto, impettito sindaco) di dire tutto e il contrario di tutto, senza mai dover rendere conto di quanto si è detto, se si urla alla “censura“ per gli amici, ma si concede la “innocua contestazione“ per gli inimici , non la Meloni, ma qualcun altro potrebbe arrivare a cancellare le libertà faticosamente conquistate in decenni di democrazia.

Il fascismo non è solo la rievocazione di un passato infame, consegnato alla storia. Il fascismo è nei quotidiani comportamenti di chi si rifiuta di rispettare le regole. Consapevole che per questa violenza non pagherà. I tiranni non nascono per caso. Nascono quando le leggi non vengono più rispettate. Quando gli abusi dilagano. Quando la decenza viene calpestata assieme al buon senso. Allora i cittadini inseguono l'uomo forte, il demiurgo che rimetta insieme i cocci. Sogno vano: i demiurghi alla fine si rivelano per quello che sono: pericolosi demagoghi. Una democrazia liberale, smette di esserlo quando i diritti prevaricano i doveri. E allora arrivano “gli uomini del destino“. Con i quali aumentano i doveri e cessano di esistere i diritti.

BASKET – Focus sul basket femminile. A quello maschile pensa egregiamente l'Orso. Si gioca la finale per il titolo tra Schio, campione in carica e la Reyer che ha vinto la regular season. A sorpresa è uscita la Virtus delle star, mentre ha incantato Campobasso con una stagione da incorniciare. Lo dico subito: Schio è più squadra della Reyer. Schio sa come si vince. Schio è più esperta e navigata. La Reyer ha la freschezza della sua Matilde Villa e la “fame “ di un gruppo che vorrebbe iscriversi nell'albo d'oro. Ma la Reyer ha dalla sua il fattore campo conquistato nella stagione regolare. Basterà ?

Gli infortuni di Cubay e Santucci possono risultare un handicap. Schio ha la scienza dell'eterna Sottana, la capacità di fare collante di Martina Bestagno, alcune fuoriclasse di lungo corso. E ha un centro fisicamente strabordante (che spesso staziona in tre secondi nell'area avversaria) impossibile da “tagliare fuori“. Sarà probabilmente una serie avvincente. Una stagione quella del femminile che dovrebbe far riflettere il patron Brugnaro. Il pubblico si è appassionato al basket delle ragazze. Quasi 3000 erano gli spettatori al Taliercio per l'ultima gara interna. Considerato il flop rilevante della squadra maschile, in molti reputano (etiam ego) che con un investimento per una crack alla Howard, la Reyer avrebbe avuto maggiori possibilità di successo.

Mazzon è un bravo allenatore e certamente venderà cara la pelle. Ma per la prossima stagione, comunque vadano le cose in Italia, Brugnaro dovrà pensarci. La Reyer per la prossima stagione si è guadagnata l'Eurolega. Ha un blasone da onorare. E qualche giocatrice da sostituire. In ogni caso, personalmente solo il basket femminile ormai riesce ad appassionarmi. Il calcio mi repelle. E non solo per questione di tifo. Il basket maschile mi lascia perplesso. Quello italiano, quello europeo, non parliamo poi di quello NBA: sempre più spettacolo circense, dove si tira ossessivamente da tre e sempre meno si gioca a basket. Almeno: il basket “interno“ che piaceva a me. E non solo a me.

                                                    

 

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