Osservatorio / Verso un nuovo modello sportivo?
Mercoledì 23 Febbraio 2022
I Giochi di Pechino hanno evidenziato che il modello sportivo italiano – se ancora compiutamente valido – è ormai un ricordo: sostituito da una curiosa forma di paternalismo che sta accantonando ogni contenuto tecnico.
Luciano Barra
Mai potevo immaginare che il post Giochi Invernali di Pechino servisse ad azzerare tutto quanto ho appreso in oltre sessant’anni di dirigenza sportiva. Eviterò qui di ricordare nel dettaglio tutte le diverse vite vissute in questo lungo percorso. Sarebbe troppo lungo e molto autoreferenziale, così come eviterò di citare tutti (e sono tanti) quelli che sono stati per me insegnanti ed ispiratori. Non vorrei che questo “outing filosofico sportivo” li screditasse.
Duribanchi / "Quando i figli … so' pezzi e' core"
Martedì 22 Febbraio 2022
Spento il braciere restano le scorie, come la diatriba in po’ stiracchiata che vede coinvolte le due dive dello sci alpino, Federica e Sofia. Una vicenda che ha fatto molto rumore, ma che soprattutto fa male all’intero settore.
Andrea Bosco
Deve essere dura. I figli sono “pezzi e’ core” e deve essere devastante avere una figlia campionessa, spesso strepitosa in gara, ma vedere che non basta. E’ la jattura di nascere nel momento sbagliato. E’ la sfiga di competere nella stagione nella quale “gareggia” anche qualcun altro. La sfortuna di essere “solo” Felice Gimondi nel tempo di Eddy Merckx. Di avere una voce incantevole come Renata Tebaldi ma di non essere Maria Callas. E’ quello che sta capitando a Federica Brignone: di una bravura incommensurabile. Probabilmente più completa di Sofia Goggia.
I sentieri di Cimbricus / In nome dello sport per lo sport
Martedì 22 Febbraio 2022
Quel che conta – almeno, una volta era così – è il gesto, la capacità di costruire una vittoria, magari anche di smarrirla. Lo sport come improvviso scoppio dell’anima, ispirazione, eredità familiare, storia sociale.
Giorgio Cimbrico
Marte Roseland, Johannes Boe, Francesco Friedrich, Johannes Strolz, Marius Lindvik, Aleksandr Bolshunov, Therese Johaug, Quentin Fillon Maillet: scommettiamo un penny che non li conosce nessuno? Qui in Italia, intendo. Eppure, tutti assieme, hanno conquistato una ventina di medaglie d’oro nel biathlon, nel bob, nello sci alpino, nel fondo, nel salto con gli sci. Sono stati i protagonisti dell’Olimpiade pechinese nelle specialità che dei Gochi rappresentano gli archi che li sorreggono, di volta dicono i tecnici.
Piste&Pedane / Tre primati italiani, per cominciare
Martedì 22 Febbraio 2022
In attesa della rassegna tricolore al coperto di fine mese ad Ancona – con le novità delle qualifiche preventive e del botteghino – facciamo un po’ di conti con quanto ci ha propinato finora la stagione indoor.
Daniele Perboni
Sorpresa. Doppia sorpresa. Abbondiamo, va! Tripla sorpresa. L’argomento, una volta tanto, lo permette. Consentiteci quindi di esultare. Sommessamente però. Niente Champagne. Basta un casalingo Pinot bianco, prodotto da un vecchio conoscente e che rifornisce la nostra cantina accanto a Riesling, Buttafuoco e uno spettacolare Barbera fermo. Insomma a che dobbiamo tanto gaudio?
Fatti/Misfatti / Sale da spargere sulle ferite
Lunedì 21 Febbraio 2022
“Esiliato fra Salisburgo e la Stiria alla ricerca delle miniere dove trovare il sale per curare emozioni forti, ma anche finte emozioni e stranezze dei sentimenti. Sale per curare anche vecchiaia e paura.”
Oscar Eleni
Addio Pechino, nella speranza che Milano e Cortina non si facciano gli stessi dispetti che sembrano intossicare squadre che ci hanno portato medaglie soprattutto con separati in casa. Ora i ragionieri dicono che siamo stati bravi, altri, forse i più saggi, invitano a cercare risposte dove non abbiamo battuto moneta, territori, dallo sci di fondo a quello alpino maschile dove un tempo le cose sembravano andare bene, pure fra invidie, mai mancate in baita, clan e divisioni per guerre fra Comuni e Regioni.
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