I sentieri di Cimbricus / Una barriera a forte rischio
Lunedì 6 Giugno 2022
“Gidey ha ammesso di pensare a un tempo attorno a 28’56”: significa una media tra i 2’53” e i 2’54” a chilometro. La gara di stasera, valida come selezione etiope per i Mondiali, ha tutte le caratteristiche per passare alla storia. Non solo etiope”.
Giorgio Cimbrico
A Hengelo, zona franca d’Etiopia – amministrata da Jos Hermens – nell’est dei Paesi Bassi, e nel meeting che onora storia e gloria di Fanny Blankers Koen (FBK Games), tra il ’94 e il ’98 Haile Gebrselassie ha migliorato una volta il record del mondo dei 5000, due volte quello dei 10.000, una volta quello delle due miglia; nel 2004 Kenenisa Bekele ha superato il maestro e ha riportato in patria il primato che Paul Tergat aveva ridato al Kenya; un anno fa Letesenbet Gidey ha concesso due giorni di vita al 29’06”82 di Sifan Hassan, olandese di nascita e infanzia etiope, andando a sfiorare una barriera impressionante: 29’01”03.
Fatti&Misfatti / Qui lo dico e qui lo nego
Lunedì 6 Giugno 2022
“Eccoci davanti alla bocciofila del basket che sta per mandare in orbita la finale scudetto dove Virtus Segafredo Bologna e Armani Milano cercano il 45° titolo in una storia che le vede al primo posto: l’Olimpia con 28 titoli e le Vu Nere con 16.”
Oscar Eleni
Con il pensiero, insomma quello che resta del pensiero, alle cascate dell’Iguazu dalla parte argentina sentendo la musica di Mission e le maledizioni della colonia giornalistica italiana reduce dalla delusione mondiale dei nostri cestisti sul campo di Salta. Giorni bui, strani, tristi mentre dalle tribune cantavano, irridendo Azzurra, chiedendo un minuto di silenzio per l’Italia che era “morta”. Una rabbia che tormentava Gamba, Tonino Zorzi alla ricerca di campioni senza memoria che giocavano altrove e ci avevano fatto maluccio, tipo Oscar Bezzerra Schmidt mano santa.
I sentieri di Cimbricus / Un mondo perduto per sempre
Domenica 5 Giugno 2022
“Estraneo e lontano, di quel mondo è rimasta lei che vedemmo per la prima volta su un francobollo da un penny, appiccato a una cartolina che un amico aveva inviato a un mio zio: poteva essere il ’56 e presentava il cambio della Horseguard”.
Giorgio Cimbrico
I Sioux e i Cheyenne che riuscivano a sfuggire alla missione civilizzatrice degli americani, si rifugiavano in Canada dove i biechi imperialisti britannici li rifornivano di cibo e coperte e concedevano loro luoghi dignitosi e terreni di caccia. Nei forti e negli uffici gli indiani si imbattevano nel ritratto di una vecchia signora con una mantellina di trine, i capelli bianchi e una coroncina in bilico sulla crocchia. E così per loro il Canada diventò la Terra della Nonna.
Italian Graffiti / "Bubi" Dennerlein, un uomo senza eredita'
Domenica 5 Giugno 2022
“E’ stato programmatore e ministro degli esteri, forza d’urto e organizzatore, trascinatore di squadra e uomo di parte. Ha dato la sua impronta a trent’anni di nuoto, ha fatto fare un salto di qualità e di mentalità e di allenamenti”.
Gianfranco Colasante
Siamo nel lontano 1952, Giochi di Helsinki, e il nuoto italiano si lacera nelle polemiche senza riuscire ad emergere dalla mediocrità che lo avvoltola da decenni. Costantino Dennerlein, detto “Bubi”, in Finlandia ce l’hanno mandato come riserva di una 4x200 che ha poche ambizioni e che la finale la vedrà dalle tribune. Ma per “Bubi” quel lungo viaggio – i finestrini del treno piombati con lastre di acciaio nei pressi del confine sovietico – rappresenterà la svolta della vita. “Rimane folgorato vedendo gli allenamenti degli altri”, in specie americani e giapponesi che in allenamento arrivano a nuotare fino a dieci chilometri. Impensabile dalle nostre parti.
I sentieri di Cimbricus / Il baio oltre la siepe
Sabato 4 Giugno 2022
Appare un po’ bizzarra l’etichetta di “eterno secondo” per uno che ha poco più di vent’anni. Ma dopo – come si usa dire – le “piazze d’onore” ai Mondiali e alle Olimpiadi, è lecito attendersi qualcosa di più sul palcoscenico di Eugene.
Giorgio Cimbrico
Proprio così, considerato il colore della pelle, il baio oltre la siepe. Il giovanotto di gamba lunga e di ardore pieno è Lamecha Girma, il primo etiope entrato nel limitato mondo di coloro che hanno corso i 3000 metri con siepi e riviera sotto gli 8 minuti. Sono dodici: nove kenyani (uno, Saïf Shaheen, già Steven Cherono, sotto la bandiera del Qatar) e due marocchini. Girma, 7’58”68 a Ostrava, facendo, se non tutto, parecchio da solo, solo, è il dodicesimo apostolo. Dal 2018 non veniva registrato un tempo del genere.
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