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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Piste&Pedane / Oregon 22 (1): Tra Covid e cura del sonno

Giovedì 14 Luglio 2022


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E’ l’ora delle previsioni. Che oscillano tra lo zero tituli dei pessimisti e le quattro medaglie che ci accreditano gli esperti di Track&Field News: l’oro di Stano, l’argento di Tamberi e i due bronzi di Jacobs e della 4x100. Scommettiamo?

Daniele Perboni

E venne l’era del cinghiale bianco, simbolo di una perduta età dell’oro, nella cultura Celtica, e per l’autore del famoso brano, Franco Battiato, è l'album che segna il passaggio alla “nuova onda” e al pop, dopo il periodo sperimentale iniziato nel 1972 e caratterizzato da splendidi lavori (Fetus, Pollution, Sulle corde di Aries, Clic, …). Fine della fase musicale e, con triplo salto carpiato, tuffiamoci nella materia che in questo sito ci tocca, per contratto capestro, trattare.

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Italian Graffiti / L'uomo che invento' l'atletica

Giovedì 14 Luglio 2022

 

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Oggi cade il novantanovesimo anniversario della nascita di Primo Nebiolo. Una data e un personaggio da ricordare proprio alla vigilia dei Mondiali che si apriranno domani ad Eugene. Scriveva qualche anno fa Gian Paolo Ormezzano: “I Mondiali di atletica furono inventati nel 1978, ma la prima edizione, Helsinki 1983, fu tutta sua, di lui megapresidente planetario. Adesso i Mondiali godono di tecnologie immani, ricchezze sceiccali e forze politiche per occupare mediaticamente il pianeta, però si ha nostalgia di quando li chiamavamo Nebioliadi, aggressive a costo di apparire pompose. Nostalgia di un faraone, sì, che sapeva di esserlo e agli amici spiegava che il suo era il solo modo per allargare l’atletica e difenderlo dal calcio moloch. Ci mancano le sue invenzioni, i suoi Golden Gala, i suoi proclami, magari anche i suoi errori, quando si inventava un inglese maccheronico o un francese dal grave accento piemontese. Ha avuto ventisei lauree ad honorem, ma non voleva essere chiamato dottore. Gli bastava, eccome, essere Primo”.

Gianfranco Colasante

La prima volta che incontrai Primo Nebiolo capitò in una imprecisata sera dell’inverno 1964 quando – seguendo o precedendo Ignazio Lojacono, non si capiva bene, all’epoca i due erano ferocemente nemici ma allo stesso tempo intercambiabili –, intervenne a una riunione della sezione di atletica del CUS Roma che si teneva nei sottoscala delle Casermette, a un passo dalla sala mortuaria, di faccia al Verano. Presiedeva quella riunione Mario Pescante, che di quei lontani giorni conserva, semmai accentuato, solo il naso grifagno: anche lui uomo dalle molte cariche e dalle molte vite, ma che poco o nulla ha lasciato in eredità al suo mondo. A differenza di Nebiolo.

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I sentieri di Cimbricus / Eugene: piu' dubbi che certezze

Mercoledì 13 Luglio 2021


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Saranno Mondiali in tono minore dopo i fuochi d‘artificio in Giappone? Possibile, a giudicare dalle condizioni dei presenti, non solo fisiche. Tanto che pare che Eugene sia solo una tappa sulla via di Monaco.

Giorgio Cimbrico 

Dopo aver navigato in un mare della felicità e aver rimesso in circolazione –, per intervento presidenziale –, l’etichetta “Età dell’Oro”, l’atletica italiana ha più domande che risposte, più dubbi che certezze all’esordio dei primi azzurri (Gian Marco Tamberi e Marco Fassinotti) nelle qualificazioni del salto in alto, venerdì sul far della sera, la mattina a Hayward Field, Eugene. 

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I sentieri di Cimbricus / Spulciando tra gli iscritti, presenti ed assenti

Martedì 12 Luglio 2022

 

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C’è chi scommette alla cieca e chi azzarda previsioni solo con le liste dei partecipanti sott’occhio. Facciamolo anche noi – senza scommettere – a caccia di curiosità e novità. Con qualche piccola scoperta.

Giorgio Cimbrico 

Quelli che non ci sono si fanno sempre notare. Eljud Kipchoge, ad esempio, che ha appena firmato per Berlino e che chiuderà l’interminabile carriera senza un titolo mondiale in maratona. E pensare che il genio era uscito dalla lampada proprio in un Mondiale, quello di Parigi 2003, quando, da sconosciuto, sui 5000 stroncò in una volata interminabile ed emozionante Hicham el Guerrouj e Kenenisa Bekele.

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Duribanchi / Son fuori di testa (e diversi da noi)

Martedì 12 Luglio 2022

 

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“La civiltà sta implodendo. A forza di pietismo. A forza di ‘confessioni’ che cancellano ogni peccato, a forza di violentare la natura, a forza di spendere più di quanto si abbia in cassa, a forza di sognare l’impossibile”.

Andrea Bosco

Sono fuori di testa: diversi da noi. A Roma quattro roghi dolosi in 24 giorni. Malavita organizzata? Rom? Protesta di cittadini esasperati? Frega un tubo, “chi”. Tanto in galera non ci finirà nessuno. La verità è che Roma è da commissariare. Perché Roma è uno “schifo” di città. Dove vige l'abitudine di farsi “licazzipropri”. Concetto esportato in tutta Italia. Roma e le buche, Roma e gli incendi, Roma e i cinghiali, Roma e la monnezza. Da decenni i netturbini (pardon, operatori ecologici, è più figo) a Roma latitano. Ne hanno scoperto oltre 400 ammalati immaginari. Nessuno è in grado di cambiare questa città da sempre, notoriamente “baldracca”.

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