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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





www.sportolimpico.it

I sentieri di Cimbricus / Caccia al record, ultima frontiera

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Lunedì 12 Ago 2024

 

hodgkinson

La generazione nata dopo lo scoccare del 2000 si sta dedicando a battere record che avevano l’aspetto e la consistenza di inattaccabili. E che in parte resistono, nel nome di oscure alchimie tecniche e farmacologiche.

Giorgio Cimbrico

Ha iniziato Mykolas Alekna, lituano, classe 2002, a Ramona, Oklahoma, riuscendo dove non era riuscito, per poco, il padre Virgilius: disco a 74.35 contro il 74.06 brandeburghese di Jürgen Schult, anno 1986. Ha proseguito Yaroslava Mahuchikh, ucraina di Dnipro, classe 2001, scavalcando 2.10 (un’affascinante cifra tonda che significa nuova frontiera) e ponendo fine al regno – prossimo ai 37 anni –, di Stefka Kostadinova. Per Yaroslava meglio la Parigi di Diamond League che quella olimpica: l’alto è stato molto veloce e abbastanza deludente.

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Pensieri in barca / Olimpiadi, dal mitico passato ad un incerto futuro

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Domenica 11 Agosto 2024

 

parigi-senna 


“Non tutte le medaglie hanno lo stesso peso agli occhi di chi segue le gare da casa, ma per il nostro CONI tutti quelli che sono saliti sul podio, meritano 180 mila euro per l'Oro, 90 mila euro per l'Argento e 60 mila per il Bronzo.

Gianluca Barca

Da 2800 anni il miracolo si ripete. Dopo ansie, polemiche, paura dei ritardi, dopo gli inevitabili appetiti, non sempre tutti leciti, che l’organizzazione di un grande evento inevitabilmente sa suscitare; dopo le attese, i timori per l’ordine pubblico, per il crescere delle spese, l’impatto sull’ambiente et cetera, et cetera, a un certo punto le Olimpiadi si materializzano e, chi più chi meno, tutto il mondo ne resta rapito.

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Impianti / La legge sugli stadi e' andata in fuorigioco

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Martedì 26 Novembre 2013

Pare che alla fine abbia prevalso il buonsenso. L’emendamento sugli stadi che il Governo aveva inserito nella legge di Stabilità – la vecchia Finanziaria in discussione al Senato – è andato ieri in fuorigioco ed è stato ingloriosamente ritirato in commissione Bilancio: speriamo per sempre, almeno nella forma mentis che l’aveva partorito. Ricordiamo per i distratti o i sognatori (o per coloro che portano esempi virtuosi dall’estero): lo scorso 13 novembre, nella sua visita al CONI, il premier Enrico Letta aveva annunciato, a sorpresa, che per rendere operativa la cosiddetta “legge sugli stadi” – da tempo nel dimenticatoio – era stato aperto un “percorso privilegiato” destinato a chiudersi con la “fiducia”, e quindi con una operatività immediata. Cinque giorni più tardi, il vice-premier Angiolino Alfano – appena sottrattosi alla tutela di Berlusconi – aveva suonato la stessa musica nell’assemblea della Lega Calcio. Più stadi per tutti: siamo o no il Governo delle larghe intese?. Esultanza generale, più o meno in buona fede. Tanto più, si diceva a gran voce, che a metterci i soldi sarebbero stati “solo” i privati. Proprio quella lobby dei costruttori che avrebbe così avuto mano libera nella cementificazione del poco spazio rimasto libero nelle nostre città. Non per nulla nei giorni scorsi autorevoli commentatori (Corriere della Sera) davano già per pronti i piani per dodici nuove “cittadelle dello sport”. Il ché, se fosse provato, aprirebbe scenari inquietanti …

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Piste&Pedane / "Non manco' il coraggio, ma soltanto l'oro"

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Domenica 11 Agosto 2024


sottile-go 


Non l’avevamo capito: quando si parlava di sette/otto medaglie ci si riferiva anche ai quarti posti. Che lungimiranza! Comunque, visto come s’erano messe le cose, ci si può contentare: poteva andare anche peggio.

Daniele Perboni

E siam giunti alla fine anche di questi Giochi Olimpici, i XXXIII da quando quel certo barone francese si mise in testa una pazza idea, che non è quella cantata dalla Nicoletta “Patty” da Venezia. Che volete farci. Allora si era un poco più sobri, anche se non crediamo che certe classi sociali fossero immuni dalla trasgressione. Anzi, tutt’altro.

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Piste&Pedane (1) / Alessia Trost a livello mondiale

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Giovedì 31 Gennaio 2013

La stagione al coperto si è aperta in Italia con l’esplosione di Alessia Trost. La ragazza friuliana, partendo dall’1.92 del 2012, nel giro di dieci giorni si è portata oltre i 2 metri: è la terza italiana ad esserci riuscita dopo Sara Simeoni (2.01) e Antonietta Di Martino (2.04i). Archiviato il titolo mondiale junior (1.91) riportato la scorsa estate a Barcellona, erano per lei ipotizzabili nuovi progressi proprio nell’anno dei Mondiali. Lo stesso tecnico Gianfranco Chessa, che l’allena sin dagli inizi, riteneva possibili gli 1.95 o poco oltre. Previsioni mandate all’aria dall’autorevolezza con la quale la Trost (che non ha ancora compiuto vent’anni, ma che per regolamento appartiene già alla categoria maggiore) in tre uscite ha totalmente riscritto i propri limiti. E gettato un ponte sul futuro.

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