Piste&Pedane / Oregon 22 (10): Il nostro campo resta l'Europa
Domenica 24 Luglio 2022
L’ultima speranza è affidata (nel nostro primo pomeriggio) alle gambe di Massimo Stano, cavaliere superstite dell’irripetibile stagione olimpica. Si fanno valere i triplisti e le ragazze delle staffette, ma c’è molto da capire (e da spiegare).
Daniele Perboni
Maxi schermo in piazza a Palo, Puglia, per festeggiare, comunque vada, l’ultima speranza di ritrovare quell’età dell’oro perso nelle foreste e sulle spiagge dell’Oregon e oggi affidato alle gambe e alla tecnica di Massimo Stano. Sabato notte, o domenica mattina, si consuma l’ultimo “dramma” di una piccola Italia che ha perso per strada i suoi riferimenti, campioni, portatori magici di medaglie. Qualcuno aveva chiesto di tenere gli occhi puntati sulla cavalletta piacentina Andrea Della Valle. «Potrebbe combinare qualcosa di buono». Lo ha fatto.
I sentieri di Cimbricus / Una ragazza dalle idee chiare
Sabato 23 Giugno 2022
Un tuffo nel futuro, il solo “mondiale” (finora) a questi Mondiali. Con una collezione di due titoli olimpici e tre primati, la 23.enne Sydney – evento collaterale non sgradito – ai 70.mila dollari del titolo somma i 100.mila per il 50"68.
Giorgio Cimbrico
Sydney McLaughlin è una ragazza con le idee terribilmente chiare ed è così dall’adolescenza, quando ha cominciato ad allineare record per tutte le categorie di età, dai 14 in su. L’aria di casa, nel New Jersey, è stata importante: il padre Willie è stato semifinalista dei 400 ai Giochi di Los Angeles ’84, il fratello Taylor secondo nei Mondiali Under 20 del 2016 nei 400H.
Piste&Pedane / Oregon 22 (9): I record che non t'aspetti
Sabato 23 Luglio 2022
Mentre la 22.enne Sydney McLaughlin fa storia ad Eugene fermandosi (per ora) ad un 50”68 stellare, di certo la più spettacolare pagine di questi Mondiali n. 18, gli azzurri se la vedono con le staffette che mandano a monte le previsioni.
Gianfranco Colasante
Nella giornata delle meraviglie sul “giro”, con o senza ostacoli – sul piano Shaunae Miller-Uibo davanti all’ambigua Marileidy Paulino (49”11 a 49”80) e l’atteso Michael Norman sul veterano Kirani James (44”29 a 44”48) –, nel nostro piccolo c’eravamo con qualche moderata ambizione solo nelle staffette. Dove – opportuno rammentarlo – deteniamo il titolo olimpico, con ancora nella memoria quella straordinaria rimonta di Tortu sugli inglesi, poi cancellati alla prova del doping.
I sentieri di Cimbricus / Una ragazza che vale un Peru'
Venerdì 22 Luglio 2022
Kimberly Garcia Leon concede il bis. Il Perù non aveva mai vinto una medaglia. Ora sono due, d’oro e per ora valgono il quinto posto nel medagliere, appena dietro le grandi potenze: Usa, Etiopia, Kenya, Polonia. Finirà lì, ma è già abbastanza.
Giorgio Cimbrico
E l'unica con due medaglie d'oro, meglio di Shelly Ann Fraser, di Shericka Jackson. Dopo la prima volta, sulla 20 km, Kimberly Garcia Leon raddoppia il successo, una settimana dopo, sulla neonata 35 km, doppiando 34 delle 41 che hanno preso il via, tutta sola per metà gara dopo l’attacco che stronca la polacca Katarzyna Zdzieblo che finirà a 48” dalla sudamericana. Stesso podio della 20: terza è la cinese Qieyang, allenata da Sandro Damilano, che finisce forte quando è ormai troppo tardi.
I sentieri di Cimbricus / La stordente vertigine dei 200
Venerdì 22 Luglio 2022
Una nottata che doveva esser vissuta in diretta, evitando sintesi, registrazioni, highlights. Tre ore di attesa per vivere una vertigo degna di Alfred Hitchcock. E che non ha tradito, con belle storie di uomini e di donne.
Giorgio Cimbrico
Shericka Jackson, 21”45, seconda di sempre, a 11 centesimi da uno dei fanta-record datati 1988 di quella buonanima di Florence Griffith; pochi minuti dopo, Noah Lyles 19”31, terzo di tutti tempi, a 12 centesimi, un metro, da Usain Bolt della migliore annata del Lampo, quella berlinese del 2009. Shericka dall’ampio passo e Noah dalle frequenze altissime firmano record nazionali di infinito significato: battuto il 21”53 di Elaine Thompon, il tempo vincente ai Giochi di Tokyo, e migliorato di un centesimo il 19”32 di Michael Johnson, la prestazione simbolo dell’Olimpiade di Atlanta, un mese dopo che l’Espresso di Waco in 19”66 aveva strappato il record mondiale, dopo quasi 17 anni, a Pietro Mennea.
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