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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Fatti&Misfatti / Rospi e formiche a colazione

Lunedì 22 Agosto 2022

 

paltrinieri-ostia 


“Dalla valle del fuoco in Nevada, fra pietre azteche ed una fastidiosa barista che, pur non avendo visto le dirette televisive dell’ultimo europeo in atletica, pretende di farci mangiare a colazione rospi e formiche.”


Oscar Eleni

Ci ha visto un po’ alterati mentre raccontavamo ai viandanti in mezzo a quell’arenaria rossa che in RAI, al momento decisivo della corsa sui 10.000 metri con il gattino Crippa in caccia del vecchio eritreo norvegese, per non ritardare di cinque inutili minuti un TG sempre uguale nel prenderci per i fondelli, non soltanto in politica, ha “consigliato” il passaggio sulla rosperia di RAI-Sport dove, peraltro, il robot che ci ha intossicato per tutta la settimana bavarese doveva ricordarci prodotti che, lo giuriamo, non compreremo mai, anche se fossero davvero utili o, magari, pure buoni. Eh no.

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Piste&Pedane / La medaglia del terzo uomo

Lunedì 22 Agosto 202

 

crippa-monaco


Il sorpasso del ragazzo che crede in se stesso, terzo oro azzurro ed il solo ad aver vinto due delle 11 medaglie italiane: Yeman Crippa, radici etiopi e cuore trentino, fa storia e si laurea come l’uomo simbolo dei nostri Europei.

Daniele Perboni

Lo ha voluto, lo ha realizzato. Yeman Crippa finalmente si mette al collo un titolo continentale dopo un inseguimento iniziato allo stadio olimpico di Berlino nel 2018. Un primo “assaggi” lo aveva avuto il 15 agosto con il bronzo nei 5000. Uscito da quell’esperienza, che non lo aveva appago, aveva promesso di riprovarci. È stato di parola. È il francese Gressier ad aprire le danze, con un primo giro piuttosto veloce (1’02), così tanto per sfoltire il gruppone dei 26 contendenti. Poi l’andatura si è assestata su ritmi piuttosto blandi.

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I sentieri di Cimbricus / Fanny e Femke, due storie parallele

Domenica 21 Agosto 2022

 

bol-monaco 

Stesse iniziali, FB: Fanny Blankers da sposata, Femke Bol da nubile, stessa provincia di Utrecht (Baam per la “mammina volante”, Amersfoort per la padroncina degli Europei), stessa propensione: gareggiare molto e vincere altrettanto. 

Giorgio Cimbrico

La ventiduenne Femke verrà accolta in patria da un cocchio di cavalli grigi come fu concesso a Fanny dopo il quadruplice trionfo di Londra 1948? Qualcuno paragonò quel momento al ritorno della regina Wilhelmina dal forzato esilio londinese. I tempi sono cambiati e di sicuro Bol – fidanzata con l’astista belga Ben Broeders –, non riceverà in dono la bicicletta che i concittadini regalarono a Fanny: “Così correrà un po’ meno”, era la dedica. 

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Piste&Pedane / La Torre: mi do un voto alto

Domenica 21 Agosto 2022

 

mei-monaco22 


Per Stefano Mei, Monaco 22 si chiude con un bilancio positivo, anche se è mancato l’aggancio preventivato a Spalato ’90. Soddisfacenti i 30 finalisti e alcuni giovani di qualità, ma resta vivo il malumore per l’eliminazione della 4x100.

Daniele Perboni

Fine Campionati o quasi. All’appello manca l’ultimo pomeriggio, con due sole possibilità di medaglia: Elena Vallortigara nell’alto e Yeman Crippa nei 10.000. Come di consueto il presidente di turno raduna i media presenti per un bilancio finale. Nel 2018 a Berlino, finiti con soli quattro bronzi (Palmisano, Rachik, Crippa, Chiappinelli), la conferenza stampa scatenò l’ira funesta di un pelide che, anche se non si chiamava Achille, era pur sempre un uomo pesante, tecnico dei giovani, e oro olimpico di maratona ai Giochi di Atene 2004. Un certo Stefano Baldini, ora commentatore, e tanto altro, di SKY per l’atletica.

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I sentieri di Cimbricus / Il filo rischioso del discorso

Sabato 20 Agosto 2022

 

tv-ripresa 


La tv mostra, non narra, se per narrazione si intende un apparato di cronaca, di critica, di investigazione. Il rischio, che spesso si trasforma in realtà, è che il racconto diventi un banale resoconto, contrappuntato da banali interviste.

Giorgio Cimbrico 

“E se per un caso del destino essi sbarcassero, li fermeremo su quella linea che i marinai chiamano del bagnasciuga”. Confondere il bagnasciuga con la battigia capitò al Duce nell’imminenza dello sbarco alleato in Sicilia ed è capitato anche al telecronista RAI per le gare di nuoto in acque libere, sul litorale di Ostia. Per carità, sono piccole cose, come dire – passiamo all’atletica – che Harald Schmid era della DDR mentre il baffuto tedesco federale era nato in Assia. E anche questo, cittadini, è un piccolo errore che non rende gli autori di questi umani errori meno onorevoli. 

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