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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





www.sportolimpico.it

Canottaggio / E Galtarossa rimase di sale ...

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Domenica 8 Luglio 2012

Ufficializzata la squadra, per Rossano Galtarossa peggio non poteva andare. Il CT De Capua ha rimescolato le carte nel raduno tecnico di Livigno lasciandolo fuori. Il più titolato canottiere azzurro (un oro, un argento e due bronzi olimpici, per non tener conto degli allori mondiali) è così sceso dal Quattro di coppia – la barca regina della spedizione – il cui equipaggio – anche rispetto al sesto posto di Bled – è stato rimescolato con l’ingresso del fiorentino Fossi, esordiente e finora visto sul Quattro senza. Galtarossa non l’ha presa bene, anche se della scelta aveva avuto sentore già da qualche tempo, senza essere stato avvertito preventivamente. Tanto da tentare di entrare nel Quattro senza, operazione tutt’altro che facile per uno così poco aduso alle regate di punta. Niente da fare.

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CONI / Pagnozzi si candida alla presidenza

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Sabato 7 Luglio 2012

Ha scelto il giorno del suo 65.mo genetliaco per annunciare la propria candidatura alla presidenza del CONI. Lo ha fatto nel corso di un’intervista con Gazzetta e Messaggero. Nulla di clamoroso, intendiamoci. La notizia era scontata, ma ha fatto inevitabilmente un po’ rumore. Se non altro perché precede di una ventina di giorni i Giochi di Londra dai cui risultati – secondo alcuni – potrebbe dipendere la riuscita o meno. Niente di più falso. Raffaele Pagnozzi, segretario del CONI da vent’anni, sarà il presidente per il quadriennio a venire e, potete scommetterci, anche per i successivi. Nella buona tradizione che vuole il nostro Paese un posto per vecchi, a prescindere. Uomo di apparato, avellinese di nascita ma frascatano di residenza, come quarti di nobiltà sportiva sostiene di aver giocato in gioventù a rugby ... Al CONI da un quarantennio, è al Foro Italico esattamente dal 1° settembre 1973.

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Pugilato / Londra: arrivano i "magnifici sette"

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Giovedì 5 Luglio 2012

Presentata ieri presso il centro federale di Assisi – lì dove doveva sorgere il Museo del Pugilato (argomento sul quale ritorneremo a breve) – al squadra azzurra per il torneo di Londra. Si tratta di sette pugili, come dire uno in più di Pechino 2008, sempre affidati alle cure del DT Francesco Damiani e del tecnico Raffaele Bergamasco. Una squadra collaudata, sulla breccia da diversi anni e con più di un veterano, che pare in grado per lo meno di replicare i risultati (3 medaglie) ottenuti quattro anni addietro. Una squadra rafforzata, sul piano internazionale, dal presidente federale Franco Falcinelli, a Londra come delegato tecnico dell’AIBA.


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CONI / In arrivo il “Libro bianco”

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Martedì 3 Luglio 2012
 

farfalle“Siamo un paese vecchio, abbiamo idee e mentalità vecchie. Dovremmo avere il coraggio di cambiare”. Questo il senso delle parole con cui Cesare Prandelli ha sunteggiato Euro2012, concluso con la vittoria della Spagna, grazie (anche) ad alcuni errori – difficile da comprendere – dello stesso Prandelli. Ma la verità enunciata – “siamo un paese vecchio” – rimane: da tempo abbiamo relegato i giovani ai margini del precariato e della disoccupazione (le ultime cifre parlano del 36%), chiudendo sistematicamente ogni sbocco a trentenni o quarantenni. Può essere che da noi non ne nasca nessuno appena capace? Un paese di vecchi e per vecchi, con anziani signori caparbiamente legati alle poltrone che occupano, da decenni, nei comparti più disparat. E che purtroppo trova una esemplificazione proprio nel settore che, per definizione, dovrebbe essere più dinamico e propositivo: lo sport.

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Atletica / Helsinki 2012 e le realta multi-culturali

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Lunedì 2 Luglio 2012

Conclusi nel tardo pomeriggio di ieri gli Europei – poco prima del trionfo della Spagna sugli Azzurri, com’era nella logica delle cose, ma senza nulla togliere al valore della stanca squadra di Prandelli –, a venticinque giorni dall’inizio dei Giochi, è lecito trarre alcune valutazioni sull’atletica italiana vista ad Helsinki. La rassegna europea (limitata alla pista), diventata biennale pur tra qualche perplessità, pare aver superato gli esami, malgrado sia stata snobbata da diversi paesi che hanno preferito non interrompere la preparazione per Londra. Qualcuno dei big, certo, mancava, ma la qualità dei risultati non ne ha risentito troppo, anche se paragonata ai Trials americani o giamaicani e ai Campionati Africani che si tenevano negli stessi giorni. In sintesi, si è avuto un livello medio accettabile, con qualche aspetto di rilievo, come la gara dell’asta – tatticamente giocata come sul tavolo verde – che ha esaltato le qualità del tedesco Otto (5.92) e il furore agonistico del razzente francese Lavillenie, capace di rispondergli con 5.97. O come, per andare al settore femminile, l’inatteso 53”77 sugli ostacoli della russa Irina Dovydova.

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