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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





www.sportolimpico.it

Londra 2012 / E’ subito grandItalia: Luca Testoni argento nella pistola!

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Sabato 28 Luglio 2012
(in aggiornamento)

Quello che non t’aspetti. Inizia con un “argento” di grande significato tecnico la rincorsa degli azzurri ai piani alti del medagliere. La prima medaglia di Londra 2012 la conquista Luca Testoni, trentenne carabiniere di Pietrasanta, nella pistola a 10 metri, secondo alle spalle dell’imprendibile coreano Jin Jongoh. Un successo maturato con uno straordinario giro di finale, dopo che il tiratore toscano era entrato negli otto in quinta posizione. Testoni è stato il migliore negli ultimi 10 tiri lasciando i rivali ad almeno 1,6 punti. Un exploit che gli ha permesso di risalire le posizioni fino alla seconda piazza, malgrado un 9,7 al turno conclusivo sufficiente a mantenere un vantaggio di 0,6 sul serbo Andrja Zlatic. Una prova eccellente che Testoni ha festeggiato correndo ad abbracciare l’uomo che lo ha portato fin sul podio olimpico, Marco Masetti.

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Londra 2012 / Lorgoglio di essere british: se mille anni vi sembran pochi

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Sabato 28 Luglio 2012

(gfc) Il clou dell’inaugurazione di questi trentesimi Giochi? La regina Elisabetta che finge di scendere in paracadute, scortata dalla brutta copia di James Bond. Poi la lunga requisitoria (ridotta di una quarantina di minuti) di Danny Boyle, il regista d’assalto che ha conosciuto momenti più ispirati, incentrato su “tutto quel che c’è di bello e buono a essere inglesi”, da Mary Poppins ai Beatles, passando per Shakespear. Accuratamente fuori invece tutto ciò per cui gli inglesi, guardando alla loro storia, potrebbero vergognarsi. Anche così si fa cultura ai margini dello sport. Ma che volete, se deve essere spettacolo, che lo sia fino in fondo, e allora tutto si giustifica: l’orgia della musica pop e qualche stonatura, studiata a bella posta per confondere la vecchia retorica, spina dorsale dell’Olimpiade. Come le sognanti note di “Momenti di gloria” mortificate dalle smorfie di Mister Bean. Si poteva fare di meglio dopo Pechino? Di certo si è scelto di percorrere una strada diversa: la storia musicale del paese a fare da sfondo. Con un occhio attento alla televisione che paga tutto (sarebbe stato di 34,5 milioni di euro il “sogno della comunicazione universale”, parole di Boyle, che ha mosso 15.000 figuranti).

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CIO / Le votazioni in attesa delle gare olimpiche

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Giovedì 26 Luglio 2012
LUCIANO BARRA

Non è vero che ai Giochi Olimpici si gareggi solamente. Ci sono anche votazioni ed elezioni. E le stesse vanno lette ed interpretate. Al CIO si votava per la sostituzione di otto membri del Comitato Esecutivo. E tutto è andato in maniera abbastanza scontata con il britannico Reedie (giocava in casa) e la Nawal Moutawakel (la marocchina campionessa olimpica dei 400 ostacoli a Los Angeles) alle due Vice Presidenze. Uno dei due posti era stato lasciato vacante, con un anno di anticipo, da Mario Pescante dopo la triste vicenda di Roma 2020. Le votazioni al CIO sotto la Presidenza di Jacques Rogge sono diventate molto trasparenti. Anche se i posti liberi alla Vice Presidenza erano due, quanti i candidati, si è votato regolarmente per ognuno di loro: Reedie ha avuti 85 voti e Nawal 88 sui 95 a disposizione.

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Londra 2012 / Good News No News

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Giovedì 26 Luglio 2012
LUCIANO BARRA
(Dal vostro corrispondente di guerra).

 

londra-1 Un vecchio detto dice “good news no news” e questo è quello che accade prima di ogni edizione dei Giochi Olimpici. Nel 2004, a poche settimane dall’inizio, i media sentenziavano che i Giochi di Atene non sarebbero mai iniziati. Prima di Torino, nel 2006, le pagine della stampa locale – le cosiddette “cronache” – dipingevano la situazione dei Giochi catastrofica. Lo stesso pare accadere a Londra, soprattutto se avete letto i giornali italiani degli ultimi giorni. Tanto che nel preparare la valigia ho avuto forti dubbi su cosa portare. Un elmetto? Un giubbotto antiproiettile? Uno scafandro contro l’acqua? Una bicicletta di quelle smontabili per circolare? E tanta pazienza da usare con i flemmatici Inglesi.


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Londra 2012 / Medaglie olimpiche e valore venale

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Mercoledì 25 Luglio 2012

medals_sd Che le medaglie olimpiche abbiano un valore simbolico, lo sanno tutti. Che siano in grado di cambiare la vita di qualcuno, lo ripetono in tanti. E in qualche caso questo è anche verificato, come stanno a dimostrare Bolt o Phelps. Non si diventa ricchi per aver vinto alle Olimpiadi, ma si aprono molte possibilità. Accadrà anche per i Giochi di Londra che promettono meno superficialità? Staremo a vedere. Intanto cerchiamo di conoscerle da vicino queste benedette medaglie, simbolo dei Giochi. Quelle del 2012 sono in totale 2300 e vengono custodite (senza ironia) nella Torre di Londra, proprio dove un tempo si rinchiudevano i ladri e i debitori. Il disegno a fronte è opera dello scultore britannico David Watkins, il retro rappresenta sempre la dea Nike che sorvola lo stadio Panatinaico. Per realizzarle – con fusione a caldo e sotto una pressa – sono state necessarie nove tonnellate di metallo provenienti da miniere dello Utah e della Mongolia. La medaglia d’oro – che andrà ai vincitori delle 302 gare in programma – pesa 412 grammi dei quali solo … 6 d’oro, come dire l’1,43%. Il resto è composto di una lega al 93% d’argento e al 6% di rame. Il valore venale, calcolato ai prezzi di mercato, si aggira sui 650 dollari americani.

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