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Piste&Pedane (14) / Difficile verifica agli Europei a squadre
Mercoledì 19 Giugno 2013
Alla conclusione dei campionati italiani giovanili (Junior e U-23, con quattro primati di categoria) si può tentare un primo bilancio della stagione iridata. In attesa che più precise indicazioni vengano dagli Europei a squadre di Gateshead (22/23 giugno). Una verifica necessaria, perché va detto che a 53 giorni dall’apertura dei Mondiali di Mosca, sono pochini gli italiani che hanno conseguito il limite “A” di partecipazione (quello “B”, di recupero, ha valore più che altro per le nazioni di seconda fascia). I termini di qualificazione, apertisi il 1° ottobre 2012, scadranno il prossimo 29 luglio, il giorno dopo la conclusione degli Assoluti di Milano. Speriamo di sbagliarci, ma i riscontri del campo sembrano in ritardo rispetto ai rivolgimenti annunciati dal nuovo presidente Alfio Giomi e dal CT Massimo Magnani. Qualcosa pare essersi inceppato e anche i protagonisti dell’inverno – Trost, Tumi, Dal Molin –, per ragioni varie, paiono in ritardo. Anche le uscite americane di Daniele Meucci, il solo superstite del mezzofondo azzurro, non sono state all’altezza. Vediamo meglio nel dettaglio.
Politica&Sport / Josefa Idem: una storia come tante …
Martedì 18 Giugno 2013
Sarebbe una storia come tante, se la protagonista non fosse la responsabile – per il governo Enrico Letta – della gioventù. Cioè proprio di quella fascia che più avrebbe bisogno di esempi positivi. Senza poi volersi riferire allo sport, ambito del quale è vigilante, dove la prima regola è (o, almeno, dovrebbe essere) la trasparenza e la lealtà. Difficile non sentirsi un po’ traditi per la fiducia riposta. Stiamo parlando della vicenda che – rivelata da fonti di stampa emiliana (La Voce di Romagna) e poi esplosa sulle prime pagine nazionali – riguarda la ministra (brutto neologismo che però ci viene imposto) Josefa Idem, grande e ultralongeva campionessa di canoa, la sola donna ad aver staccato otto partecipazioni olimpiche. Che ti fa allora la signora Idem? Nulla di straordinario, intendiamoci. Nulla che altre migliaia di cittadini italiani non abbiano già fatto, nelle pieghe di norme che pure lo consentono.
Piste&Pedane (13) / La caduta di Usain Bolt e il ritardo degli italiani
Martedì 11 Giugno 2013
La settimana era incentrata sul Golden Gala del 6 giugno dedicato a Pietro Mennea, quinta tappa della Diamond League, rassegna che stenta a decollare. Che l’atletica abbia bisogno di trovare stimoli diversi, più innovativi, è notorio: che possa riuscire a farlo attraverso il circuito DL, dopo quanto si è visto finora, resta solo una speranza. E’ vero che la stagione è proiettata per tutti verso i Mondiali di Mosca, tra due mesi, ma il menù approntato finora pare piuttosto risicato. L’evento più eclatante della serata romana (50.000 gli spettatori, anche se il Comune aveva distribuito biglietti omaggio per la metà dei posti) è stata la caduta di Usain Bolt – battuto d’un centesimo dal più longevo dei velocisti di vertice, il trentunenne Justin Gatlin, già campione olimpico ad Atene 2004 – che ha fatto più rumore per come si è svolta la corsa, che per la sconfitta in sé. In gara fino a metà gara, il giamaicano è parso incerto nella seconda parte, sparita la sua straordinaria progressione. Si parla di ritardo di preparazione, forse di qualche mini-infortunio tenuto nascosto per via degli ingaggi. Ma qualcosa, almeno per quanto visto all’Olimpico, pare essersi inceppato nel suo motore. Una sconfitta, quella di Bolt (costato agli organizzatori del rientrato Gigi D’Onofrio 350.000 euro), che ha pesato in negativo sulla valutazione complessiva del meeting. Una valutazione sulla quale non incide la solita anonima ondata nera del mezzofondo.
Piste&Pedane (12) / Veronica Borsi, principessa degli ostacoli (12"76)
Martedì 4 Giugno 2013
Quello che non t’aspetti. Veronica Borsi corre i 100 ostacoli in 12”76 e demolisce il primato nazionale di Marzia Caravelli che le è seconda, staccata di 30/100. Il tutto ad Orvieto, il 2 giugno, in un tranquillo meeting interregionale, al quale la neo-primatista era arrivata per collaudarsi sui 100 piani. Dopo il “personale” a 11”70, stimolata anche dalla presenza della Caravelli – che il giorno prima, al Terra Sarda, aveva chiuso in 13”00 – un’ora e quattro minuti più tardi si schiera sugli ostacoli. Portando in limite italiano ad un livello di buona levatura internazionale, con vento quasi nullo alle spalle (0,6). Una prima lettura aveva dato 12"75. Così la ragazza di Bracciano, allenata da Vincenzo De Luca, può riprendere da dove s’era fermata il 1° marzo scorso: a fianco del doppio record sui 60 al coperto (e il terzo posto agli Euroindoor di Göteborg) può ora affiancare il primo all’aperto. La riprova del buon momento degli ostacoli “bassi” (nelle stesse ore Micol Cattaneo si è confermata con un 13”04 ottenuto a Ginevra) è fissata ora al Golden Gala del prossimo giovedì. Per la prima volta quest’anno le tre ostacoliste si troveranno assieme.
Skeleton / La scomparsa di Nino Bibbia, primo Oro ai Giochi Invernali
Sabato 1 Giugno 2013
E’ nella storia dei Giochi per essere stato il vincitore della prima medaglia d’oro italiana agli Invernali (quattro anni prima di Zeno Colò). La conquistò nel 1948, a St-Moritz, dominando la prova di Skeleton, specialità da noi praticamente sconosciuta e della quale poteva dirsi, a buon diritto, il solo adepto. I dirigenti italiani lo andarono a pescare in Svizzera, dove viveva da sempre. Lontano da ogni coinvolgimento con i nostri circoli sportivi. Non per nulla ci si ricordava di lui ogni quattro anni, in occasione dei Giochi, quando qualcuno si spingeva a chiedergli ricordi e memorie dei suoi lontani giorni. Poi più nulla: né celebrazioni né premiazioni ufficiali. Anche la notizia della morte (avvenuta martedì 28 maggio proprio a St-Moritz, sua città d’adozione) è rimbalzata nelle redazioni dei giornali con qualche giorno di ritardo.
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