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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





www.sportolimpico.it

Tokyo 2020 / La carica dei piccoli sport (?), ...

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Mercoledì 24 Giugno 2015

TOKYO_2020

In questi giorni il Comitato Organizzatore di Tokyo 2020 ha reso noto l'elenco degli sport che premono per entrare nel programma. Potersi sedere al tavolo della spartizione dei diritti televisivi è tentazione alla quale risulta impossibile sottrarsi. E allora tutti ci provano. Quali sono questi nuovi sport? Dato per scontato il rientro del Baseball e del Softball - tra l'altro molto popolari e praticati in Giappone -, casomai falsamente accorpati con un gioco di prestigio cui l'organizzazione sportiva internazionale ci ha abituati da tempo, non mancano le sorprese. Scorrendo l'elenco così troviamo il ... Bowling, ma anche l'Arrampicata, il Pattinaggio a rotelle, lo Squash, il Surf, e, immancabili, il Karate e il Wushu. Alcuni sono alla prima proposta, altri ci riprovano. Quanto poi ne avrà a guadagnare la qualità del programma tecnico, è un altro discorso.

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Baku 2015 / Ma questi Giochi Europei avranno un seguito?

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Martedì 16 Giugno 2015



(gfc) BAKU. "E' nato un bambino: tocca ora a noi farlo crescere", queste le parole con le quali Patrick Hickey - presidente dell'Associazione dei Comitati Olimpici Europei - aveva annunciato i primi Giochi Eruopei assegnati alla capitale dell'Azerbaijan. Più facile a dire che a fare. La decisione di istituire i Giochi Europei era stata presa nel corso della 41. sessione dell'ACNOE tenuta a Roma nel dicembre 2012. In quell'occasione i comitati olimpici si erano espressi con 38 voti favorevoli contro 8 contrari (e due astenuti). L'idea aveva avuto una lunga gestazione che risale almeno agli anni Settanta dello scorso secolo, ripresa con qualche interesse negli anni Novanta, sotto la presidenza di Jacques Rogge al CIO. Quella dei giochi regionali è una delle questioni più spinose sul tavolo olimpico. Sin dalla fondazione, il barone de Coubertin si era detto contrario, perchè in quella tendenza vedeva un attentato all'unità del movimento olimpico. Eppure, sin dai vecchi giorni, aveva dovuto arrendersi a fronte di una serie crescente di manifestazioni a carattere locale. Con la sua uscita di scena, ogni barriera venne a cadere. Oggi sono in calendario e disputati, sia pure con un interesse limitato, Giochi in ogni continente. Senza volerne rifare la storia, basta dire che quelli europei arrivano ora per ultimi. E con qualche forzatura. Vediamo.

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CIO / Aumenta ancora il programma dei Giochi Invernali

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Mercoledì 10 Giugno 2015


goi-2022


Non proprio una buona notizia quella che arriva dall’Esecutivo del CIO riunito l’8 giugno a Losanna. Continua infatti a dilatarsi il programma olimpico, in linea con le tendenze più recenti e sotto la spinta delle federazioni internazionali. La nuova decisione ha riguardato i Giochi Invernali. Già a partire dalla prossima edizione (Pyeongchang 2018), le gare per le quali saranno assegnate medaglie salgono a 102 (306 sono, per ora, quelle estive). Quattro in più rispetto a Sochi. Sono stati ammessi la prova a squadre nello Sci alpino, il Big Air nello Snowboard (in sostituzione dello Slalom Parallelo che ha vissuto solo nel 2014), la prova di Mass Start nel Pattinaggio di velocità (5 km le donne, 10 km gli uomini), il doppio misto nel Curling. A conti (ri)fatti, nel nuovo programma 2018 le gare maschili saranno 50, quelle femminili 44 e 8 i “misti”. Confermato il limite di 2900 atleti partecipanti.

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Focus / Roma: riflessioni su “impresentabili” ed assenti

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Martedì 9 Giugno 2015

 


TENNIS




di LUCIANO BARRA

Le ultime elezioni regionali e lo scandalo FIFA, oltre ad alcuni fatti di casa nostra relativi al mondo del calcio, hanno fatto sì che il termine "impresentabili" diventasse sinonimo di nefandezze e, in taluni casi, anche di peggio. Ma esistono altre tipologie di "impresentabilità" che meritano di essere esplorati. In particolare quelle relative all'assenza dei politici nostrani (mi riferisco al sindaco di Roma, Ignazio Marino, con l'assessore delegato alla candidatura olimpica, Alessandra Cattoi, e al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti) alle maggiori manifestazioni sportive che si svolgono a Roma. Subito dopo gli Internazionali, il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, ha aperto questa porta, chiedendo pubblicamente, con una dichiarazione riportata su tutta la stampa, "Ma esiste un Sindaco?". E si riferive ovviamente a Roma. Le risposte sono state patetiche e banali. Credo che la stessa domanda se la sarebbero potuta porre (aggiungendo il presidente della Regione) anche il neo-presidente degli Sport Equestri, Vittorio Orlandi, per il Concorso di Piazza di Siena, o il presidente della FIDAL, Alfio Giomi, per il Golden Gala, e forse se la porrà anche Paolo Barelli per il Sette Colli della prossima settimana.

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Piste&Pedane (4) / Primi bilanci dopo il Golden Gala

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Lunedì 8 Giugno 2015

PICADO


Con il Golden Gala (4 giugno) – quarta prova della Diamond League IAAF (nella foto il triplista Pedro Pablo Pichardo) – si può considerare conclusa la prima parte della stagione italiana. È pur vero che nell’occasione i nostri (pochi) rappresentanti hanno recitato ruoli del tutto secondari, per di più considerando il grosso impegno economico richiesto, quasi calcistico, e che coinvolge più di un soggetto (IAAF, FIDAL, CONI Servizi, TV, sponsor). Un po’ troppo a fronte degli scarsi, se non trascurabili ritorni. I quali dovrebbero soprattutto risiedere nella promozione della disciplina e, quindi, nell’invogliare i più giovani ad avvicinarsi all’atletica. Questo accade? Tutto da dimostrare, e per motivi che muovono dalla mancata progettualità, comune un po’ a tutto lo sport nazionale. Colpa del CONI che non vigila e non stimola? Non sappiamo, ma ad un anno da Rio sarebbe necessario un’analisi seria e un cambio di rotta. Ci si contenta invece di annunci e di manifestazioni esteriori e molto “social” che incidono poco o nulla sul livello tecnico.

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