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Saro' greve / Baggio, Vittori e il dono dell'ingratitudine
Lunedì 20 Febbraio 2017di Vanni Loriga
Come al solito “Sarò greve”. Viviamo nel momento della beatificazione di Roberto Baggio (nella foto, nello spogliatoio della squadra di Amatrice col sindaco Sergio Pirozzi), e tale definisco la celebrazione del suo primo mezzo secolo di vita (anche se non mi risulta che nel culto buddista esista la venerazione dei Santi). Il primo a partire lancia in resta, anticipando tutti di una settimana, è stato Mario Sconcerti che nella TV di Stato ha presentato una biografia del “Divin Codino“ (altro che Santi, qui siamo un gradino più su …). Ottima iniziativa ma bisogna ricordare che talora anche Omero si appisolava (o, come disse Orazio, “quandonque bonus dormitat Homerus”).
Cinque Cerchi / La torcia di PyeongChang a un anno dai Giochi
Giovedì 16 Febbraio 2017Notiziario su Giochi Olimpici, CIO, Federazioni Internazionali (e dintorni)
TORCIA 2018 - E' stata presentata lo scorso 9 febbraio - a 365 giorni dall'inaugurazione dei Giochi - alla Gangneung Hockey Arena dalla ventisettenne Kim Yuna, campionessa olimpica (2010) e mondiale di figura. Disegnata da Kim Young Se, viene garantito che la fiamma continuerà ad ardere in qualsiasi condizione di tempo. La lunghezza è stata volutamente fissata a mm 700, numero che rappresenta l'altitudine sul mare del centro di PyeonChang, mentre i colori scelti sono il bianco e l'oro. La superficie della metà inferiore della torcia è decorata con sagome a cinque punte che vogliono esaltare lo spirito dello sport, capace di avvicinare razze, nazioni, religioni, generi e cultura, così come di collegare i cinque continenti nella passione per i Giochi.
Fatti&Misfatti / Il grande sognatore e le favole spente del nostro sport
Martedì 14 Febbraio 2017di OSCAR ELENI
Travestito da gorilla, è il momento direbbe Gabbani che ha gabbato la nostra cara Mannoia con una accozzaglia di parole che assomiglia tanto alla vita, davanti al ristorante preferito di Boscia Tanjevic nella Trieste che è diventata la sua Camelot. Ci sarebbe da brindare ai suoi 70 anni, anche se lui dice di averne 35, eh sì, nella logica del grande sognatore che ha sempre lavorato per dare qualcosa agli altri, l’età vera è quella che senti: 35 nella amata Jugoslavia, la scuola di Belgrado, cultura, matrimonio, nella cara Sarajevo, coppa dei campioni vinta come allenatore a 32 anni, 35 in Italia, andando su e giù per l’Eurosistema, vincendo ovunque, dopo i capolavori di Caserta e Trieste poi trasferita a Milano per l’ultimo scudetto dell’altro secolo, tanti anni prima del primo vinto con il progetto Armani fondato su tantissimi giocatori che difficilmente resteranno nella memoria collettiva di una città che ama i Pascolo i Cerella e non è vero che ama soltanto i talenti.
Saro' greve / Stadio della Roma: perche' non al Circo Massimo?
Lunedì 13 Febbraio 2017di VANNI LÒRIGA
Come al solito “Sarò greve”: Questa volta, considerato che parliamo del nuovo stadio della AS Roma, è però necessario essere molto calmi e documentati. A titolo personale ritengo che lo stadio di Tor di Valle si farà. I motivi sono molteplici. Sotto il profilo politico so che saranno decisive l’ apertura dei 5 Stelle (prima contrarissimi); l’auto-siluramento di Paolo Berdini; il non trascurabile particolare che James Pallotta nutra dichiarata, e ricambiata, simpatia per Donald Trump; le relazioni ricche di empatia fra Luca Parnasi, proprietario dei terreni, e Paul Tudor Jones. Gli aspetti che molti reputano incompatibili con quanto previsto dal Piano Regolatore, su tutti un milione di metri cubi di grattacieli, saranno studiati e superati, anche perché l’insuperabile Chicco Testa (professione manager ...) li ha decantati come audaci torri, in grado di qualificare un intero quadrante della città, … (se vogliamo, di parere assolutamente contrario, Paolo Portoghesi).
Italian Graffiti / Lega: l'uomo delle figurine ha detto No
Venerdì 10 Febbraio 2017Chi lo faceva da tempo in Africa, si è svegliato un po' sorpreso. Scomparso? Niente del genere: siete solo dei distratti. Dopo aver lasciato la politica (ricordate il "We can" del Lingotto che fece vibrare tutti i precordi della sinistra intellettuale?), o perchè invitato a lasciare - fate voi, a seconda dei punti di vista - Walter Veltroni le ha tentate proprio tutte pur di non finire nel Continente Nero. Libri, docu-film, convegni. Per ultimo, memore della cieca fedeltà juventina, ha aperto una rubrica sul calcio ospitata dal Corriere dello Sport. L'ultimo capitolo, una intervista da togliere il sonno ad Antonio Cassano, un altro degli scomparsi dalla memoria, per la serie "A volte ritornano, ...".
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