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Fatti&Misfatti / "Pochi soldi, poche idee, poco di tutto"
Martedì 4 Aprile 2017di Oscar Eleni
Sperduto sul pianeta rosso che russa nel basket italiano, senza la la tuta di Matt Demon, senza il pudore di raccontare gli scherzi della memoria. Colpa dell’età, della delusione, della certezza di non poter fare più niente per cambiare le cose se gli stessi che hanno pilotato la navicella nella terra di nessuno ancora si domandano perché le squadre massacrate da troppe partite hanno più gente in infermeria che in palestra. Una volta i vivai davano panchinari, ma anche cambi validi, c’era ricambio, scuola. Adesso? Guardando l’ordalia di Pesaro, la partita per la salvezza fra i dannati del povero Leka e la ciurma del povero Lepore, siamo andati con l’intervallo SKY alla famosa tavolata scudetto, alle glorie di Scavolini, alla storia. Un vuoto. Cosa potevano saperne quelli in campo.
Italian Graffiti / Se 310 gare sembran poche, eccone altre 68
Venerdì 14 Aprile 2017di Gianfranco Colasante
Come è noto, ai Giochi di Tokyo 2020 il numero delle gare in programma salirà a 310, quattro in più che a Rio. Rientrata dopo otto anni di purgatorio l'accoppiata Baseball-Softball (che si presenteranno come unica disciplina, anche se sono sport molto dissimili), sono stati aggiunti il Karate, lo Skateboard, l'Arrampicata sportiva e, in acqua, il Surfing. Ma pare che non sia finita. Quella del gigantismo olimpico sta diventando una tendenza inarrestabile. Molte le cause, soprattutto dettate dall'esigenza di non scontentare un mondo che cambia con grande rapidità e, soprattutto, dalle offerte fin troppo convincenti delle televisioni. Più difficile individuare notivazioni tecniche.
Saro' greve / Per lo Sciamano l'atletica era veramente leggera
Lunedì 3 Aprile 2017di Vanni Lòriga
Sarò “greve” e lo sarò con la FIDAL. Fermi tutti: non parlo di quella attuale ma mi riferisco alla struttura federale vigente nel 1957. Anche perché adesso sono soltanto un osservatore esterno dell’atletica mentre allora ero operativo a 360 gradi. Militare di carriera, mi davo da fare nell’ambito del reparto Bersaglieri in cui operavo. Nel 1954 fui incaricato di preparare la squadra dell’VIII Comiliter per la prima edizione dei Criterium militare che si tenne a Firenze. Arrivammo primi su 37 squadre. L’anno successivo vincemmo il Criterium di corsa campestre disputato al Valco San Paolo, adesso intitolato ad Alfredo Berra e che allora si chiamava Stadio degli Eucalipti.
Opinioni / "Race": un povero Owens falso come un fumetto
Giovedì 30 Marzo 2017di Giorgio Cimbrico
Il progredire dell’età ha un pregio: il fiuto migliora. L’anno scorso l’uscita sugli schermi di “Race”, il film su Jesse Owens, destò in me sospetti così forti da esser combattuti con un tentativo di spietata autocritica: “a fregarti, al solito, è il tuo dannato snobismo”, fu in sintesi l’accusa che l’umile cimbricus rivolse all’arrogante cimbricus in un eterno gioco di doppi che, come sapete, ha una solida base letteraria. Vinse l’arrogante e non andai.
Piste&Pedane / In margine al Mondiale di Cross ...
Mercoledì 29 Marzo 2017di Daniele Perboni
Settimana fiacca, quella appena trascorsa, ed anche i prossimi sette giorni non promettono nulla di eclatante. Certo, il panorama, più internazionale che nazionale, ha offerto, e sicuramente offrirà, spunti interessanti. Ma non è questo il luogo deputato. Almeno nelle intenzioni di chi scrive e del “patron” della barca che gentilmente ci ospita. Certo, si potrebbe accennare ai Mondiali di Cross di domenica scorsa, dove le (poche) maglie azzurre si son intraviste “dopo la banda”, come soleva dire un grande “vecchio” come Carletto Monti. Uno che di atletica un cicinin se ne intendeva. Potremmo anche discettare sull’accoppiata Roma-Milano. Nel senso che domenica 2 aprile le accennate metropoli organizzeranno in contemporanea le proprie Maratone e questo per i prossimi due anni (ideona promettente, sin quasi raffinata!).
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