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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





www.sportolimpico.it

Londra '17 / Prove di dialogo tra IAAF e CIO

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Martedì 8 Agosto 2017

coe-iaaf

di Carlo Santi

Sebastian Coe è pronto a duellare con il CIO di Thomas Bach. I signori degli anelli, coloro che abitano a Losanna e cercano dal bel giocattolo che gestiscono, le Olimpiadi, di trarre sempre il massimo sfruttando televisioni e sponsor, vogliono cavalcare l’onda. Che al giorno d’oggi, sempre meno attento allo sport e alla sue regole, guarda maggiormente al gioco. Bach sembra pronto, pur di sfruttare tutto questo e raccogliere nuovi introiti, a trasformare i Giochi in un bel videogioco. L’introduzione di nuove discipline come l’arrampicata sono la testimonianza di questa direzione.

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Londra '17 / (5) Wayne e la malinconia di quella corsia vuota

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Martedì 8 Agosto 2017

400-londra

di Gianfranco Colasante

C'erano tutte le premesse per una grande serata, con quei 400 collocati a chiusura della 5. Giornata, atto conclusivo di altre tre finali di grande spessore agonistico, Siepi e 800, ma soprattutto l'Asta, dove si è battagliato sulla soglia dei 6 metri. Nulla di tutto questo. Certo, Wayde van Niekerk ha fatto diligentemente la sua parte, alla fine il cronometro si è fermato sotto i 44", ma ben lontano dalla storia (foto IAAF). Tanto che alla fine l'attenzione poteva focalizzarsi sui due giovani ventenni che lo hanno accompagnato sul podio, il lungo caribico Steven Gardiner e l'altrettanto poco noto Abdalelah Haroun. Altro prodotto, quest'ultimo, dell'atletica qatariota che si prepara ad accogliere il circo della grande atletica tra due anni.

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Londra '17 / Puntiamo tutto su Filippo, per ora non e' molto

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Lunedì 7 Agosto 2017

tortu-londra

di Daniele Perboni

Il tema di giornata non è, e non poteva essere diversamente, la buona prestazione di Filippo Tortu. Il giovincello sardo-lombardo ha riportato un poco di azzurro nel campo delle velocità. Così, tanto per non dimenticare ricordiamo ai lettori quanto ha saputo ottenere sulla pista londinese prima di avventurarci in elucubrazioni varie: terzo in 20”59. Crono che gli ha spalancato le porte per la semifinale. E qui, tutti (o molti) a sottolineare che il ragazzino è riuscito nell’impresa grazie alla rinuncia di Isaac Makwala, intenzionato a puntare tutto sui 400. Certo, il rappresentante della Repubblica del Botswana, uno Stato dell'Africa del Sud, sarebbe stato un cliente ostico e sicuramente avrebbe sbarrato la strada al nostro, forte di tempi eccezionali come il 19”77 di quest’anno e il 19”99 del 2014. Senza dimenticare il 43”84 ottenuto il 21 luglio nella Diamond League di Montecarlo. Va bene, accidenti, è vero che gli sarebbe finito davanti, ma questo fa parte del gioco.

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Londra '17 / Fu Churchill a volerci ai Giochi del 1948

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Martedì 8 Agosto 2017

churcill

di Vanni Lòriga

Parto a testa bassa perché sono veramente stanco di sentire alla nostra TV tante parole strane. Ricordare, come è stato fatto, che Roberto Frinolli fu finalista al Messico 1968 va bene; ma non va altrettanto bene dimenticare che lo fu anche a Tokio, dove sino al nono ostacolo era in testa, inducendo i “maestri” dell’Equipe a sanzionare di aver visto i “400 ostacoli del futuro!”. Fu la stessa finale in cui Tito Morale guadagnò il bronzo. Sandro Calvesi menava la danza e anche i tre degli ostacoli alti (Ottoz, Mazza e Cornacchia) furono finalisti.

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Fatti&Misfatti / Tempo d'estate: benvenuti a Bugiardilandia

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Lunedì 7 Agosto 2017

sacchetti

di Oscar Eleni

Dalla piazzetta di Le Piastre, nel pistoiese, dove l’ironia di Paolo Hendel ha fatto divertire il mondo dei ballisti, quelli che vanno a cena con potenti e cardinali, mentre ci facevamo promettere dal “sindaco” una cittadinanza onoraria per molta gente dello sport, quindi anche del basket, nel paese più bugiardo del mondo. Per i giornalisti no? Sì, ma quelli sono fuori categoria. Festa grande, cacciaballe del mondo riuniti in un borgo a 14 chilometri da Pistoia dove le poste funzionano ad orario ridotto e non c’è più una banca. Magari questo succede anche in altre parti dove non puoi vincere il bugiardino d’oro, però il posto merita un brindisi per dimenticare chi ti invita a giocare e poi fa di tutto per nasconderti il piacere del gioco.

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