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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





www.sportolimpico.it

Atletica / Mondiali e dintorni, un fascicolo ancora aperto

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Venerdì 15 Settembre 2017

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di Carlo Santi

Veleni nell’atletica italiana dopo il Mondiale di Londra? Sembrerebbe proprio di si. Il vertice voluto dalla presidenza federale lo scorso 12 settembre per fare (finalmente) il punto sulle vicende tecniche e guardare al futuro, non sembra aver prodotto grandi risultati. Se non per darsi appuntamento agli Europei di Berlino dell’anno prossimo per fare un altro bilancio aspettando il Mondiale 2019 e poi Tokyo 2020. La riunione avrebbe però potuto avere un altro effetto: l’uscita di scena anticipata del direttore tecnico Elio Locatelli. Un duro attacco gli è stato portato da Stefano Baldini che guida l’attività di sviluppo occupandosi degli “under 25”.

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Fatti&Misfatti / Visioni distorte dalla Torre di Galata

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Giovedì 14 Settembre 2017

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di Oscar Eleni

In esilio alle Asturie aspettando le visioni di Covadonga come succedeva ai tempi in cui Giacomo Crosa, la vecchia aquila del nostro grande salto in alto prima del periodo blu dove vanità faceva rima con chiamamammà, ventralista nei giorni dell’illuminazione Fosbury al Messico, telecronista e uomo di luce televisiva, cavaliere errante alla ricerca di verità matematiche attraverso il matrimonio, voleva capire perché Cesare Rubini odiasse tanto il Mike Fratello (“un parrucchiere” tuonava il Principe parlando di una eccellente allenatore NBA) che insidiava la “purezza” di Binelli e Magnifico promettendo mondi nuovi oltre Atlantico mentre lui pensava che potessero portare soltanto le borse. Vero e falso. Certo disturbava in un mondiale che già non andava bene. Nessuno dei due è andato nella NBA, il primo fu il dilapidatore Rusconi, ma molto tempo dopo.

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I sentieri di Cimbricus / Var, Var, sarebbe piaciuto al professor Eco

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Giovedì 14 Settembre 2017

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di Giorgio Cimbrico

"Vare, Vare, redde mihi legiones", vaneggiava Augusto dopo aver ricevuto la pessima notizia dello scherzo che i Germani avevano combinato nella selva di Teutoburgo. Var, Var, rendici la verità e magari in fretta, canta aggressivo, dopo appena tre settimane, il calcio italiano, un mondo perfettamente incistato nel paese che lo ospita o magari è viceversa: natura e fisiologia spesso fanno miracoli. E i politici che entrano a gamba tesa, che si salvano in corner, che rischiano il fuorigioco, che entrano e escono dalla zona (d’ombra) e che, metafore a parte, sono tifosi dichiarati e fanno pure interpellanze, costituiscono una parte ad dis-honorem nel cast di una commedia dell’arte senza fine, senza vergogna. Maschere.

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Cinque Cerchi / eSport, ultima frontiera (olimpica?)

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Mercoledì 13 Settembre 2017

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di Gianfranco Colasante

Prima ad aprire (spalancare?) le porte è stata la FIFA, la federazione mondiale del calcio governata da qualche tempo dall'italo/svizzero Gianni Infantino. Dopo dodici anni di sperimentazione, nello scorso agosto si è conclusa alla Westminster Hall di Londra la prima edizione ufficiale della Interactive Club World Cup (FICWC), un torneo calcistico digitale cui hanno preso parte 24 finalisti selezionati attraverso eliminatorie continentali che hanno coinvolto 2,5 milioni di giocatori (avete letto bene). Sfidatisi sulle due piattaforme interattive PlayStation-4 e Xbox One. Il tutto in diretta televisiva, rilanciata nel mondo (anche in Italia) dalla piattaforma SKY. E con la benedizione, e i soldi, della FIFA.

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I sentieri di Cimbricus / Un consiglio lungo (appena) un miglio

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Mercoledì 13 Settembre 2017

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di Giorgio Cimbrico

Per evitare di finire con il cervello in fuga (cerebrum fugacis) e con il cuore arido, un consiglio per gli amici, un consiglio lungo un miglio (la spiegazione verrà tra un po’ di righe): leggete i libri di Bill Bryson che in Italia sono stampati da Guanda e che riusciranno a darvi quella serenità spesso smarrita o dimenticata in quel tempo semplice che abbiamo conosciuto da ragazzi e subito dopo. Ora no di sicuro. Bryson è un mio coetaneo (1951), è di Des Moines, Iowa, ma ha vissuto a lungo ed è tornato a vivere in Inghilterra.

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