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Cinque Cerchi / Giochi: un po' di conti sul passato (e sul futuro)
Sabato 30 Settembre 2017di Gianfranco Colasante
Se c'è un motto che andrebbe ricamato a lettere d'oro sulla bandiera a cinque cerchi è il seguente: "non c'è segreto maggiormente tutelato dei costi di un'Olimpiade". Argomento, quello dei costi, che torna d'attualità ad ogni presunta candidatura, ma anche a conclusione dei Giochi, Estivi o Invernali che siano. Troppe le varianti in gioco e molto ampio il ventaglio dei finanziamenti, ai quali in tempi recenti si sono aggiunti anche i contributi del CIO. Contributi questi ultimi che, a differenza di quanto si è letto in occasione di Roma 2024, vanno per lo più sotto forma di cessioni di diritti e scaglionati in funzione dell'avanzare dei lavori preparatori. Quindi, niente miliardi a pioggia per poter rifare le strade, tanto per intenderci. Ma quello dei costi olimpici resta argomento che sollecita grande interesse e suggerisce analisi e riflessioni.
Top Ten '17 / E adesso, seriamente, da dove ripartiamo?
Giovedì 28 Settembre 2017(gfc) Con l'assegnazione dei titoli per Club di cui abbiamo riferito nei giorni scorsi si può dire conclusa la stagione atletica. Saltando a piè pari la modestia dopolavoristica sciorinata nelle sei sedi del confronto societario (questo CdS ha qualche utilità?), non resta che provare a tirare le somme dell'anno "mondiale". E qui coglie una sorta di sconforto, non tanto per i risultati ottenuti, o meglio non ottenuti, quanto per i dubbi che si possa veramente - e in tempi brevi - invertire la consolidata tendenza al ribasso. E' certamente vero che a livello giovanile esiste un certo fermento, ma è anche notorio che la storia dell'atletica e - soprattutto le sue gerarchie - non la disegnano gli Junior o gli Allievi. Nè basta a consolare la considerazione che i "giovani poi si perdono", quasi fosse un evento inevitabile. Ci torneremo.
TOP TEN ITALIA 2017 - UOMINI / DONNE
I sentieri di Cimbricus / Il guerriero Nandi e l'arte della corsa
Giovedì 28 Settembre 2017di Giorgio Cimbrico
Sugli 82 km e 792 metri che compongono e costruiscono l’all around delle corse di media, lunga e lunghissima lena - prende il via con i 1500 e, distanza dopo distanza, porta alla mezza maratona e alla maratona tutta intera -, Haile Gebrselassia sta strenuamente difendendo il suo primato, ridotto a poco più di inezie: 2” su Kenenisa Bekele, 11” su Eliud Kipchoge il regolarista delle alte quote.
Eliud brillava in pista ora è abbagliante: nove maratone corse, otto vinte, il titolo olimpico, la leggenda aurea delle due ore non scritta per 25 piccoli secondi. (nella foto IAAF, Kipchoge a Berlino).
Piste&Pedane / CdS: sorpresa, sono tornati gli amici lettoni
Martedì 26 Settembre 2017di Daniele Perboni
[…] la Enterprise in campo e sulle pedane ha schierato […] ragazzoni lettoni. Non semplici comparse, bensì atleti di ottima levatura internazionale che hanno portato a casa […] punti pesanti consentiti dal regolamento. Regolamento che, sia chiaro, non è stato infranto ma interpretato alla lettera. Non esiste nessun tetto per atleti di altra nazionalità? Ecco fatto! Se obiezioni si possono esternare, queste posso essere solo “ideologiche”, tenendo conto che la Lettonia fa parte della Comunità Europea e le leggi non limitano, anzi consentono, se non proprio incoraggiano, la libera circolazione di uomini e mezzi … (foto Colombo/FIDAL).
Fatti&Misfatti / Vince sempre chi ha piu' soldi
Martedì 26 Settembre 2017
di Oscar Eleni
Sul cammino di Amblar per il Grigoletti-day, schivando il pantano dove la rana Beelzebuko minaccia di mangiarsi i pesci della nuova scrivania del Fazio come faceva un tempo con i dinosauri. Ci sarebbe servita questa rana fra le sale del palazzo Varignana, là fuori di mano, dove il basket ha presentato la 96^ edizione del campionato che si inizia con una giornata spezzatino sabato prossimo per finire addirittura giovedì della settimana seguente sotto il segno di Eurosport. Tanto per far capire a lorsignori che le liste nere delle belle figheire al comando non spaventano. Questo lo diremo al Grigo nel giorno dei ricordi cercando di spiegare che questi Maramaldi non si possono combattere ad armi pari. (nella foto, Armani vince la Supercoppa a Venezia, 82-77).
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