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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Osservatorio / La malinconia del calcio Uber Alles

Venerdì 21 Dicembre 2018

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La consegna dei Collari d'Oro (ma non sono un po' troppi?) conferma che il calcio ha ormai occupato ogni spazio.

 

di Luciano Barra 


Si chiude l’anno sportivo e forse si leggono dei segnali positivi nel mondo Italiano dello sport, non di quello “minore”, come ha ben sottolineato Gianni De Magistris alla consegna del Collare d’Oro a una delle tante squadre di Pallanuoto, spesso dimenticate, che hanno vinto più Olimpiadi/Mondiali di tutte le altre discipline.

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I sentieri di Cimbricus / "Questo Polcevera mi ricorda il Kwai, ..."

Mercoledì 19 Dicembre 2018

 

ponte piano 

 

Un ponte è pur sempre un ponte, e per costruirlo nessuno ha l'esperienza del colonnello Nicholson, per di più in un anno ...

 
di Giorgio Cimbrico

Alla fine della visita al cantiere il colonnello Nicholson è piuttosto accigliato: dove sono i tronchi di tek e di mogano, dove sono quelli di leggera balsa necessari per mantenere equilibri nei sovraccarichi, dove sono le liane ben ritorte, molto migliori anche della canapa inglese selezionata, quella tanto per dire che serviva per le esecuzioni? Cemento, ferraglia, macchinari giganteschi, uomini perfettamente equipaggiati che battono la fiacca. Il colonnello ficca sotto l’ascella il bastoncino da cui non si separa mai e si dirige verso il gruppetto di autorità che, caschetto ben piantato in testa, lo attendono sulla sponda sinistra.

 

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Osservatorio / Riforme? Tutto va bene, madama la marchesa

Mercoledì 19 Dicembre 2019

 

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Più che un cambiamento appare quasi una rivoluzione. Ma siamo certi che le “colpe” siano tutte del Governo?

di Luciano Barra


L’attuale Governo giallo-verde ha fatto della trasparenza un suo punto fermo. In particolare nel punto 23. e a pag. 46 del Contratto di Governo viene chiarito come sia necessario che “il Governo sia compartecipe delle modalità con le quali vengono spesi e destinati i contributi pubblici assegnati al CONI e trasmessi poi alle Federazioni.” Io non so se il CONI ha mai messo a disposizione di questo Governo i criteri che sono stati seguiti, dopo un lavoro lungo e certosino fatto nello scorso quadriennio dalla Commissione ad hoc presieduta da Luciano Bonfiglio, presidente della federazione di Canoa e Kayak, nell’assegnare i contributi alle FSN. A suo tempo ebbi modo di vedere il documento e devo dire che mi impressionò il dettaglio con cui i criteri venivano enunciati.

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I sentieri di Cimbricus / Tra coloro che hanno per Patria il mondo

Martedì 18 Dicembre 2018


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La buona salute dello sport britannico: per la BBC la personalità dell’anno è il gallese Geraint Thomas.

di Giorgio Cimbrico


Beati i britannici che amano lo sport e lo premiano dopo lunghe e accurate analisi e non si lasciano impressionare o affascinare da un giovanotto impomatato e francamente antipatico che ha ridotto re Mida a un povero sfigato. La personalità dell’anno, per la BBC, è Geraint Thomas, il gallese non di primissimo pelo che ha vinto il Tour, il terzo con passaporto adorno di leone e unicorno che ce l’abbia fatta dal 2012 finendo di imporre il ciclismo come nuova realtà del Regno Unito: tre grandi giri su tre nelle loro mani. Grande Slam. Per non parlare di quel che capita in pista.

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Piste&Pedane / Io farei cosi', ... allora famolo strano

Martedì 18 Dicembre 2018

 

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(gfc) Portiamo volentieri all’attenzione dei nostri lettori questo articolo apparso su Trakkenfild (65/18). Non so quanta parte dei buoni propositi sciorinati nella serata organizzata da Sergio Previtali e Saro Naso si potranno realizzare nei prossimi anni. Ma non si può che apprezzare una iniziativa che tendeva a mettere a confronto idee e sensibilità diverse. Se è vero che in atletica questo una volta era la regola, ora è diventata una lodevole eccezione. Ma è altrettanto vero che resta un freno a mano tirato con forza continuare a fare confronti con l’atletica di un passato sempre più lontano e sbiadito. La vera carenza dello Sport nazionale – questo vale per il CONI di Malagò e Co. quanto per la federazione di Atletica Leggera di Giomi e Co. – è l’incapacità congenita nei suoi dirigenti (a quando qualche faccia nuova?) di confrontarsi con realtà sociali profondamente mutate e che, soprattutto, continuano a modificare come un magma i propri “valori” di riferimento. Solo le capacità di anticipare e innovare potranno rendere meno drammatica la lunga “traversata del deserto” che ci attende.

di Daniele Perboni

Il rischio, enorme come la bolla finanziaria di anni addietro, poteva essere quello di assistere a una serata da amarcord “Come erano belli, felici, interessanti, magnifici, coinvolgenti i vecchi tempi, quando l’atletica sfornava campioni, era sempre sui giornali e si vincevano medaglie”. Invece, e per nostra fortuna, non è andata così. Almeno, non tutta la serata è stata condotta su quel binario. Certo, alcuni degli intervenuti probabilmente non hanno compreso sino in fondo lo spirito e il tema del convegno (“Io Farei Così”, proposte per migliorare questa nostra atletica). Comunque, fra alti e bassi l’incontro milanese, organizzato da Sergio Previtali e Saro Naso (Officina Atletica), ha prodotto alcuni spunti interessanti e diverse sorprese.

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