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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Osservatorio / Sport olimpico? Silenzio assordante

Martedì 26 Febbraio 2019

 

studiotv 2 

 

Ad un anno dai Giochi di Tokyo, non si percepisce quell'attivismo e quel fermento che dovrebbero caratterizzare la vigilia olimpica. Sia che ci si riferisca alla Preparazione Olimpica in senso lato, sia al sostegno che dovrebbe provenire dai mass media, giornali e televisioni. Con qualche perplessità sulle più recenti mosse della RAI.

Luciano Barra

A fine novembre mi ero permesso di ricordare con un articolo pubblicato su SportOlimpico che siamo di fatto alla vigilia dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020. E per chi non fosse del mestiere è bene ricordare che da quando il CIO ha adottato – per controllare e calmierare i numeri degli iscritti ai Giochi, deve obbligatoriamente stare nei 10.500 atleti previsti nella Carta Olimpica – il concetto delle “qualificazioni”. E quindi nella maggioranza degli sport la partecipazione ai Giochi si gioca questa estate, o comunque nei prossimi sei mesi. Persino nel Nuoto e nell’Atletica che rappresentano come numero di medaglie 1/3 dei Giochi, ma come valore simbolico ben oltre il 70%, i risultati conseguiti nei prossimi Campionati del Mondo saranno importantissimi al fine della partecipazione ai Giochi. In qualche caso (sport di squadra, staffette ecc.) sono qualificanti.

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Piste&Pedane / Marcia o muori: il crepuscolo degli eroi

Martedì 26 Febbraio 2019


50 km 


Intervista con il saggio Pietro Pastorini sulla cancellazione delle gare lunghe di marcia dai programmi olimpici e mondiali. Gran parte della tradizione – che nel nostro Paese è storia dello sport – sacrificata sull’altare del profitto imposto da chi maneggia le scelte tecniche a vantaggio dello spettacollo televisivo.

Daniele Perboni

Come ormai noto alla gran parte dei nostri lettori, agli inizi di febbraio la IAAF ha ufficializzato alcune proposte della Race Walking Committee (Commissione della marcia, presieduta, da tempo immemore, da Maurizio Damilano). Proposte che tendono a cancellare dal programma atletico la 50 e la 20 chilometri, per sostituirle con la 30 e la 10 chilometri e che saranno votate nella prossima riunione del Consiglio IAAF (Doha, 10-11 marzo). Inoltre si propone di inserire uno speciale controllo elettronico per pizzicare chi infrange l’aurea regola della sospensione, controllo basato su una speciale soletta da applicare alle scarpe degli atleti. Il progetto, naturalmente, è nato da un invito del Comitato Olimpico internazionale. Motivo della rivoluzione? Rendere più appetibile al pubblico televisivo lo spettacolo dei marciatori che si dannano l’anima sulle strade infuocate.

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I sentieri di Cimbricus / Var o il pianeta delle scimmie

Martedì 26 Febbraio 2019

 

scimmie

 

Se è vero che ormai solo la tecnologia guida i passi dell'umanità, si è ancora liberi di pensare che il Var e le altre diavolerie hanno nello sport - più o meno - il sapore del riso scotto e non condito? O il pensiero unico non lo consente? 

 

Giorgio Cimbrico

Se War era l’ultimo capitolo del Pianeta delle Scimmie, Var può essere il primo del Pianeta dello Sport che hanno deciso di farci vivere, da scimmie obbedienti. Quelle della saga a un certo punto avevano il pregio di incazzarsi. Domenica Fiorentina-Inter è durata un paio d’ore. Ma non dicono che la tv impone tempi rapidi, scanditi, in una parola forzatamente divertenti? Come le corporazioni senza volto che governano scenari di un futuro sempre più prossimo e venturo, il Var ha preso il potere, costringe all’esame, spazza via l’autonomia di giudizio dell’arbitro, in nome di un’esattezza che ha il gusto del riso scotto e non condito.

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Fatti&Misfatti / Belle vittorie e facili illusioni

Lunedì 25 Febbraio 2019

 

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Tutto questo vagare fra testi ermetici, cabalistici, massonici, alchemici, per cercare di non ballare sui tavoli pensando che la Nazionale di basket, ci mancava altro, ha ritrovato un posto ai Mondiali dopo 13 anni. Non era difficile, ma non è stato facile. 

 

Oscar Eleni

Dal Palazzo delle Teste, un maniero misterioso, affascinante, che guarda uno dei canali più eleganti di Amsterdam. Visita guidata all’ambasciata del libero pensiero, dentro la biblioteca della filosofia ermetica, fonte d’ispirazione per i successi letterari di Don Brown, dal Codice da Vinci in giù. Viaggio obbligato per tenere calma l’elefantessa del circo Togni che era scappata per cercare erba fresca intorno all’Idroscalo di Milano. A lei, la stellona Mandra, i saluti di Gilda Moratti, una tosta, la figlia di Gianmarco sepolto a San Patrignano, che fa arrestare i trafficanti d’avorio. Voglia di ermetismo per leggere meglio del Var dentro questa settimana italiana di belle vittorie e facili illusioni. Schierato dalla parte dei rugbisti per la loro “bella sconfitta” contro l’Irlanda numero due del mondo, anche se dobbiamo ammettere che bisogna invidiare la nostra nazionale femminile che, invece, le irlandesi le hanno battute davvero. Altro che stomaco in rivolta.

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Saro' Greve / Nuove frontiere, rinnovamento nella tradizione

Lunedì 25 Febbraio 2019


riforma


(gfc) Le oltre 200 candidature autopropostesi per i ruoli apicali di Sport&Salute - l'agenzia che va a sostituire CONI-Servizi - generano il sospetto che in tanti sopravalutino le proprie capacità e competenze. Le scelte finali - demandate all'autorità governiva impersonata dal sottosegretario Giorgetti - sveleranno presto la direzione verso la quale si indirizzerà la Riforma complessiva. E con quale programma.

 

Vanni Lóriga

Sono oltre 200, ci si augura giovani e forti, coloro che alla chiusura della cosiddetta manifestazione d’interesse si sono candidati per far parte del Consiglio di Amministrazione di “Sport&Salute”, la nuova società prevista dalla riforma dello sport italiano. Il Sottosegretario con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, ha indicato esplicitamente chi potrà aspirare alla carica di Presidente. “Una persona che conosce molto bene il mondo dello sport, ma che sappia far funzionare un’azienda. Posso dire che non sarà un politico”. Fra i candidati che sicuramente non sono privi di queste basilari caratteristiche l’unico che si sia presentato ufficialmente al pubblico è stato l’ingegner Mauro Checcoli.

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