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I sentieri di Cimbricus / Per una fenomenologia di Filippo I
Sabato 1° Giugno 2019Una provocazione, meglio, una trama da spedire nel futuro: se a Parigi 2024, il 26enne Filippo Tortu, scattista da 100, velocista da 200, corresse i 400? Dopo la reincarnazione di Berruti, quella di Eric Liddell.
Giorgio Cimbrico
È con grande sforzo – e con grande rispetto – che mi accingo a stendere, ad imitazione del Maestro Umberto Eco, una fenomenologia di Filippo Tortu. Nulla a che fare con l’ironia che punteggiava e irrorava la fenomenologia di Mike Bongiorno, brano architrave di Diario Minimo. La stesura di queste note avviene all’indomani del debutto di Rieti: 9”97 con vento appena al di là della norma (2,4) e a meno di una settimana dall’intervento di Pippo nella serata dell’80° compleanno di Livio Berruti. A costo di venir accusato di parzialità, sue sono state le parole più sentite, più opportune: “Livio è emozione, è ironia, è cultura, è eterna giovinezza”. Si tratta di una rapida sintesi, aderente a quanto è stato pronunciato.
Piste&Pedane / Savona: in onda Kramer contro Kramer
Venerdì 31 Maggio 2019
Più che sulla pista, i riflettori puntati sulla tribuna e dintorni hanno evidenziato un pirandelliano gioco delle parti che per ora, almeno come pare, sembra far da stimolo al movimento.
Daniele Perboni
Quali appellativi si addicono ai due tecnici occupanti le massime cariche federali? Fratelli coltelli? Separati in casa? Parenti serpenti? Il bello (ma solo per l’età) e il brutto (per ora il cattivo non è contemplato)? Oppure meglio assimilarli a coppie famose? Kurt Cobain e Courtney Love? No, meglio Liz Taylor e Richard Burton! Kramer contro Kramer? Già, perché i nostri lettori devono sapere che i due in questione, pur lavorando a stretto contatto (almeno questo è il mandato che hanno ricevuto dal Consiglio Federale), non si amano poi così tanto. Il bello (La Torre), “Direttore Tecnico delle squadre nazionali” da poco più di sette mesi, e il brutto, non ce ne voglia Elio Locatelli, “Direttore della Performance / conseguimento obiettivi e supporto al Centro Studi e Ricerche”, non danno certo l’impressione di “cercarsi”. Anzi! Li abbiamo visti all’opera in quel di Savona, dove è andato in scena l’omonimo meeting. Rigorosamente separati, ma comunque a distanza ravvicinata. A vista d’occhio.
Fatti&Misfatti / Prima che cali la notte
Martedì 28 Maggio 2019
Considerazioni a pie’ del cesto, La carta dice finale Milano-Cremona; la logica direbbe Armani-Reyer; la fantasia punta invece sulla guerra Sassari-Cremona, Sacchetti e il Poz. Padre e figlio.
Oscar Eleni
Dalle verdi terre di Lituania per festeggiare l’elezione di Sarunas Marciulonis al parlamento europeo. Un grande giocatore, prima per l’URSS, oro a Seoul 1988, poi per Vilnius e la sua nazionale prima della gloria NBA per l’asso di Kaunas e per questo inserito nella casa della gloria. Un posto dedicato dagli americani al dotto Naishmith dove vorrebbero entrare i nostri maghi, per ora soltanto Rubini, Gamba (forse prima che attaccasse la Milano quando gioca un basket senza coraggio e generosità) e Meneghin, le nostre menti che amano il basket notturno al servizio dei vociaioli televisivi.
Italian Graffiti / Oddio, il CONI e' diventato un quadratino
Venerdì 31 Maggio 2019
Com'è noto, se la temuta Troika non è stata (ancora) mandata dall'UE a vigilare sui nostri disastrati conti pubblici, un'altra ben più agguerrita ha preso possesso del corridoio di sinistra al piano nobile del Foro Italico. E s'è messa subito al lavoro.
Gianfranco Colasante
Non so quanti se ne siano accorti: ma alla vigilia delle elezioni europee - scelta temporale voluta o meno, non è dato sapere - la società pubblica "Sport e Salute spa" che il traballante Governo M5S/Lega ha voluto in sostituzione della "CONI Servizi spa", ha mosso il suo primo passo. E lo ha fatto con un perentorio Ordine di Servizio col quale ha "ridisegnato" compiti e funzioni, graficamente rappresentato da uno schema nel quale, a colpo d'occhio, risulta che d'ora in avanti il CONI, con la sua storia ultra-secolare, con i suoi mille successi e i suoi non pochi errori, figurerà confinato in un semplice quadratino laterale, neppure tanto in evidenza. Il tutto a firma del dottor Rocco Sabelli, un manager estraneo all'universo sport calato al vertice della SS, della quale detiene in contemporanea i gradi di presidente e AD. Miracoli della competenza.
Piste&Pedane / In atletica 2+2 non sempre fa 4
Lunedì 27 Maggio 2019Tra iperboli e qualche esagerazione, rileggiamo come è stato accolto da media e neofiti il 9”97 ventoso del giovane Filippo Tortu, arruolato a forza nella categoria dei “nuovi eroi” del nostro tempo.
Daniele Perboni
Premessa: siamo più che felici, come tutti del resto, per l’eccellente risultato ottenuto dal giovane Filippo in quel di Rieti, venerdì 24 maggio (9”97/+2,4). Personaggi, dentro e fuori la pista, come il lombardo/sardo/brianzolo mancavano da tempo in seno all’atletismo italiano. Bello, bravo, giovane, educato, veloce, idolo ideale per un pubblico che spazia dai più giovani (gli spalti di Rieti stanno lì a dimostrarlo) a mamme e nonne. Fortunato per via di Madre Natura che lo ha fornito di fibre bianche e capacità non comuni a tutti. Una famiglia alle spalle che lo segue, sostiene, incita, lo aiuta in ogni piega della vita. Padre allenatore e organizzatore di un sistema/società che gli sta pianificando ogni lembo di quella che si prospetta una luminosa e remunerativa carriera.
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