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Italian Graffiti / Quando lo sport e' profezia
Giovedì 6 Giugno 2019
La stagnazione dirigenziale del nostro sport ha radici antiche. E si è tramutata in un fenomeno ormai irreversibile. Uno stato comatoso che neppure la possibile perdita dell'indipendenza sembra poter smuovere.
Gianfranco Colasante
Come a molti, capita anche a me - di tanto in tanto - guardare all'indietro, rivolgersi al mondo che non c'è più, anche per rassicurarmi, per trovare conforto al desolante (lungo) periodo che attraversiamo, privo di certezze, innervato di improvvisazione e oppresso da un angosciante vuoto morale. Così, ogni tanto, vado a rileggere qualche vecchio articolo che ho conservato. Esercizio che mi capita sempre più di frequente (d'altro canto mia madre, orgogliosamente maestra, mi ripeteva che prima di scrivere, bisogna leggere, e molto: una massima cui ancora oggi cerco di restare fedele). Tra le tante fortune della mia vita da mediano (quanti assist sprecati da parte di centravanti improvvisati ...) annovero proprio l'aver conosciuto, e frequentato, alcuni grandi del giornalismo d'un tempo, artigiani e interpreti di un nobile mestiere scomparso da tempo.
I sentieri di Cimbricus / Sorpresa, condimento dello sport (e non solo)
Giovedì 6 Giugno 2019
Nutrimento perfetto per chi ama e sogna le svolte, per chi adora l’imprevisto, per chi vede realizzarsi quel che ha ordinato a un genio obbediente, pronto a colpire ancora quando troverà un altro fantasioso padrone.
Giorgio Cimbrico
Fatti&Misfatti / CaroPOZZ nel giorno di Carapaz
Lunedì 3 Giugno 2019
Cosa poteva avere in più Sassari rispetto a questa Milano? Eppure è riuscita a batterla tre volte, 4 con quella in campionato che sembrava il contentino del principe ereditario al POZZ che nel giorno di Carapaz si è preso un titolo tutto per lui.
Oscar Eleni
Dalla baia neozelandese di Opito dove una volta trovavano l’oro, un po’ come i giocatori dell’Armani che pensavano di venire a Milano per mostrare il loro supertalento offensivo, senza mai preoccuparsi di abbassare un po’ le chiappette dorate in difesa. Risultato? Nella stagione dove dovevano vincere tutto e anche spaventare l’Europa si sono trovati in mano un pugno di mosche e i leccapiedi prostrati che andavano in giro ad urlare per le sfortune di una stagione balorda che certo è peggiorata con l’incidente definitivo di Gudaitis, ma non era messa poi andata così bene dalla eliminazione in Coppa Italia contro la Virtus Bologna che non ha poi trovato i play off, anche se si è presa un maistore come Djordjevic e grazie a lui ha vinto la Champions FIBA, diciamo il terzo torneo europeo della stagione.
Saro' greve / La tartaruga andina ha vinto il Giro
Lunedì 3 Giugno 2019
Così avrebbero titolato i giornalisti dei tempi andati, quando potevano anche contare su osservatori del calibro dell’umorista Achille Campanile e del suo teatro dell’assurdo.
Vanni Lòriga
Come i più attenti lettori di questo nostro Sito Olimpico ben ricorderanno poco tempo fa segnalai che la nostra famiglia è da sempre legata al ciclismo ed in particolare al Giro d'Italia. Se mio nonno Giovanni Maria fu il primo in Gallura a munirsi di una bicicletta Atala proprio nel 1909, anche la mia anzianità di servizio è rilevante. Ricordo le prime notizie dell'EIAR (Ente italiano audizioni radiofoniche) risalenti al 1932 e, soprattutto, le cronache di Achille Campanile che proprio in quell'anno segui il Giro per la Gazzetta del Popolo di Torino. Si trattava di racconti affidati a Battista, un finto maggiordomo al seguito della corsa e mio padre, anche lui patito della bici, ce ne leggeva divertito brani esilaranti.
I sentieri di Cimbricus / Le date simbolo: il 15 luglio di Rudolf Harbig
Lunedì 3 Giugno 2019Fu il campione che precedette la bufera e che dalla bufera fu catturato, travolto, spazzato. Nel ’39, nei cinquanta giorni che precedettero l’abbattimento del palo di confine tra il Reich e la Polonia, Rudolf scrisse una saga che assegnò una parte di prim’attore anche a Mario Lanzi, solidissimo e coraggioso talento di Castelletto Ticino.
Giorgio Cimbrico
Alcune date ricorrono nel ricordo, nella nostalgia: il 25 maggio 1935 ad Ann Arbor, il giorno dei giorni di Jesse Owens; il 6 maggio 1954 a Iffley Road quando Roger Bannister doppiò a vele spiegate e a fiato mozzo il promontorio dei 4’ nel miglio; il 3 settembre 1960, il capolavoro di Livio Berruti, due record mondiali in un tempo breve. Avvicinandoci all’80° anniversario, non resta che aggiungere all’elenco dei fatti memorabili (il più inflazionato degli aggettivi, “straordinario”, lo lasciamo ai banditori, agli imbonitori) il 15 luglio 1939 all’Arena di Milano. Il Rudolf Harbig Tag, il giorno di Rudolf Harbig che ebbe vita breve, luminosa e drammatica.
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