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I sentieri di Cimbricus / C'era una volta pane e salame
Mercoledì 24 Luglio 2019
Se tutto cambia, e rapidamente, come non rivolgere un po' d'attenzione alle mutazioni della tavola e dei suoi riti? Oggi risolte, o ridotte, a qualche integratore dalle misteriose e insapori qualità teraupetiche.
Giorgio Cimbrico
Quando vedo un commissario tecnico fare la pubblicità a un integratore che può assumere le più diverse forme – liquido, in barretta, gelatinoso a diversa densità: la famigerata crisi di fame, la fringale, scongiurata, … – mi viene in mente quando l’alimentazione dei corridori era affidata a cibi più semplici, rustici: pane e salame, pane e formaggio. Il prosciutto cotto, la marmellata e il miele sono venuti dopo. Al tempo in cui il vecchio Desgrange obbligava i forzati della strada a fatiche inumane, qualcuno portava con sé anche un mezzo litro di rosso. Qualcuno sostiene che tra chi era già rassegnato a remigare lontano dai primi, girasse qualche toscano.
Osservatorio / Atletica in prima pagina: limiti e opportunita'
Mercoledì 24 Luglio 2019
I buoni successi ottenuti a livello europeo nelle categorie giovanili ripropongono il vecchio quesito sui percorsi tecnici da avviare per non disperdere e valorizzare le qualità dei più giovani.
Luciano Barra
La prestazione dell’atletica italiana agli Europei Juniores ha fatto tornare l’atletica in prima pagina e nei titoli dei telegiornali. Evviva e grazie a La Torre, Andreozzi, senza dimenticare il lavoro di Stefano Baldini. I giornali quotidiani hanno abbondantemente evidenziato medaglieri, finalisti, classifiche passate e questa edizione di Borås ha cancellato i precedenti record del 1989 (Varazdin), 1993 (San Sebastian) e 2015 (Eskilstuna). Come sempre qui vanno ribilanciate le classifiche sulla base del diverso numero di gare (programma che si è molto modificato in trenta anni), ma anche in base al maggior numero di Paesi partecipanti.
I sentieri di Cimbricus / Sport: un corridoio per unire mondi
Martedì 23 Luglio 2019
Lontananze ed assonanze. Qui si tratta dello strano caso del nuotatore Mack Horton che ha rifiutato di salire sul podio e che ne ricorda un altro – Peter Norman – che invece il suo podio lo scalò, pur sapendo che l’avrebbe pagato a caro prezzo.
Giorgio Cimbrico
Sul salire e non salire su un podio, gli australiani sono maestri di coraggio, orgoglio, dignità, capacità di resistere alle critiche, di solito in malafede o all’insegna di quel narcotico che si chiama conformismo. Peter Norman salì, sapendo bene quel che sarebbe successo; Mack Horton non è salito per le ombre che da tempo accompagnano la lunga figura di Sun Yang, dal volto che è un bel cocktail delle varie gradazioni dell’arroganza. È senza dubbio un caso, ma sia Peter che Mack vengono dallo stesso luogo, Melbourne, capitale dello stato di Victoria, città olimpica e molto sportiva: tennis, nuoto, atletica, ippica (Melbourne Cup), rugby league più che union, insomma più XIII che XV, australian rules.
Fatti&Misfatti / C'e' vita in mezzo allo sfascio
Lunedì 22 Luglio 2019
“Speriamo che la nazionale di basket tragga ispirazione dalle under in giro per il mondo: basket, atletica, pallavolo, no il calcio va spesso a sbattere, dai nuotatori, dai veterani che si preparano al loro mondiale con molta fiducia nei medici al seguito”.
Oscar Eleni
Fra alghe rosse, puffi verdi, un bastone pesante da non mostrare al mondo: se zoppichi, sei solo, diventi preda. La Milano soffocante, che si divide anche sui morti, su gente che ha servito davvero questo Paese di troppi Pulcinella, si guarda intorno smarrita, mentre cercano di abbattere San Siro, chiedendosi se i nuovi sceriffi dello sport professionistico in città non hanno fatto un corso alla stessa università della ghigliottina per attaccanti. Conte ha dichiarato che il bomber Icardi è fuori dal progetto. I tifosi dell’Armani non vorrebbero sentire la stessa cosa da Messina quando deve disegnare la nuova squadra.
Saro' Greve / Perche' Camilleri ammirava la Farnesina
Lunedì 22 Luglio 2019
"Che lo sport sia cultura, è dimostrato dalla circostanza che, come la musica e poche altre attività umane, è aperto a tutti senza distinzione di razza, di sesso, di nazionalità, di istruzione. Forse c’era anche questo nel messaggio di Camilleri".
Vanni Lóriga
Andrea Calogero Camilleri fu Giuseppe e fu Carmelina Fragapane, nato a Vigata (Porto Empedocle!) il 6 settembre 1925 da alcuni giorni riposa nel Cimitero Acattolico di Roma. Di lui, un profeta in tutti i sensi, molto è stato scritto ed a noi resta da aggiungere solo qualche valutazione sul rapporto che ebbe con il mondo dello sport. Lo facciamo riassumendo sue dichiarazioni ed altrui autorevoli testimonianze. Da ragazzo Camilleri detestava il calcio. Il padre era presidente della locale squadra, la Empedoclina, che partecipando a campionati locali giocava nei paesi limitrofi. “Ogni partita finiva a mazzate – raccontava lo scrittore – ed a casa attendevamo con apprensione il suo ritorno”.
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