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I sentieri di Cimbricus / Tutto il potere alle macchine
Venerdì 13 Settembre 2019
Doha stile Grande Fratello o Truman Show: nulla verrà lasciato al caso perchè nulla potrà sfuggire a 130 telecamere fisse, filanti, volanti, rotanti, ficcate anche nei posti dove meno te le aspetti.
Giorgio Cimbrico
Ricordi di piste inzaccherate, di partenze improbabili (“vai via, che lo starter ci casca sempre”), di risultati che non arrivavano mai, di racconti memorabili che nascevano in quell’atletica che rinviava la misurazione del lancio di Carlo Lievore perché la rotella non era lunga abbastanza e il visore ottico non era contemplato neppure nei volumetti di Urania. Era un commosso ruminare di cose che non avevamo visto, che ci avevano raccontato quelli che non avevano visto ma avevano un fidato amico che, per fortuna, per caso, c’era e finiva per diventare un rapsodo, un Omero dotato di vista, un cantastorie, un trovatore.
Piste&Pedane / Il vero obiettivo sono i Giochi di Tokyo
Giovedì 12 Settembre 2019
Forse avevamo capito male: credevamo che la stagione "mondiale" 2019 per Pippo Tortu (e per tutti gli altri) era da interdersi un punto d'arrivo. Scopriamo ora che si trattava solo di un passaggio. Facciamo ammenda.
Daniele Perboni
Daniele svegliati!
Apriamo gli occhi e il sogno è svanito. Magicamente si è dissolta quella visione onirica che ci eravamo immaginati: otto ragazzi, poi scesi a sei, con indosso la maglia color arancio della rappresentativa europea. Vagheggiamenti di un vecchio cronista che li vedeva sfrecciare tosti e veloci davanti a un nugolo di avversari? La realtà ci dice che sì, erano solo congetture. Tempi e piazzamenti non esaltanti. Comunque tutti, indistintamente, pare abbiano fatto quanto loro richiesto. Prestazioni, se pur non eccellenti, perfettamente in linea, tranne poche eccezioni, con i restanti componenti delle due ciurme in lizza, Europa (724,5) e Stati Uniti (601,5). Pista poco veloce? Atleti carichi di lavoro in vista degli impegni iridati? Scelte tecniche che, per cause di forza maggiore, non hanno potuto contare sulle eccellenze? Di tutto un po’. Fate voi.
Fatti&Misfatti / Zoppicando, verso il burrone dei narcisi
Giovedì 12 Settembre 2019
Narcisismo, cara gente: l’incapacità di ammettere che se preferiscono tagliarti fuori avranno i loro buoni motivi, semmai indorando la pillola con la storia dei commenti da “prima firma”.
Oscar Eleni
Dal paradiso dei dimenticati sotto la melma della betoniera romana, non lontano dagli spogliatoi vergogna del San Paolo di Napoli. Capire quando si è a fine corsa dipende dalla risonanza magnetica, ma anche da come ti tratta la gente. Lavori per oltre 40 anni in un posto e quando devono celebrare eventi passati li fanno scrivere a chi non c’era, non certo a chi era sul posto in quel giorno grigio di Città del Messico che, come diceva Piero Mei il grandissimo, è città capace di mandarti nei matti. La stessa sensazione avuta qualche anno dopo per il mondiale di calcio quando arrivando a Ciudad, prima di andare nella dolce Queretaro col Mura e il Melli, scoprii che i “veterani”, da Brera a Melidoni, per colpa dell’altura, erano stati ospedalizzati per verifiche coronariche.
I sentieri di Cimbricus / Freccia Rossa fa rotta sui Giochi 2032
Mercoledì 11 Settembre 2019
Il possibile patto dell'Appennino di Firenze (che ci aveva provato già nel 1966) e Bologna per i Giochi del 2032 tra nuove prospettive politiche e gustosi scenari enogastronomici. I signori degli Anelli, proiettati sempre al futuro, potrebbero anche crederci.
Giorgio Cimbrico
Un asse strategico, un Pil che non può che tendere verso l’alto, la possibilità di sviluppare occupazione, di migliorare strutture e sovrastrutture: con queste nuove, “inedite” premesse nasce la candidatura – diciamo meglio, l’embrione – di Firenze-Bologna per le Olimpiadi 2032. La Santa e per ora Rossa Alleanza – già ribattezzata Patto dell’Appennino – nasce da un’idea di Dario Nardella, sindaco gigliato, e ha trovato adesione dal collega felsineo Virginio Merola. Enrico Rossi e Stefano Bonaccini, presidenti – pardon, governatori, come usa dire – delle due regioni non possono che plaudire di fronte a tale prospettiva, a tale scenario.
Italian Graffiti / Se il buongiorno si vede dal mattino
Martedì 10 Settembre 2019
Entra oggi in carica il nuovo Esecutivo e la responsabilità per lo Sport, dal leghista Giancarlo Giorgetti (il padre di Sport&Salute), passa al pentastellato Vincenzo Spadafora. Cambia anche il MEF, l'azionista unico di S&S, che va al democratico Roberto Gualtieri. Sullo sfondo prosegue ... la guerra dei biglietti tra Sabelli e Malagò: come finirà?
Gianfranco Colasante
Se non altro il pregio della sincerità, al neo ministro dello sport va riconosciuto di slancio. Dote sufficiente a distinguerlo nella composita compagine di new-entry messa in campo da Giuseppe Conte e che oggi, al Senato, raccoglierà il definitivo placet del Parlamento. L'assegnazione del dicastero per lo Sport e le Politiche giovanili che gli è toccato in sorte, pare averlo un po' preso di soprassalto. "Non me l'aspettavo" ha replicato a chi gli chiedeva. Per aggiungere subito dopo, a scanso di equivoci: "Di sport non so nulla, non me ne sono mai occupato. Ma mi metterò subito a studiare i dossier e cercherò di farmi trovare pronto". Se vogliamo, è già qualcosa rispetto a un recente passato. Sto parlando di Vincenzo Spadafora, 45.enne esponente del Movimento 5S, nella foto con il presidente Conte.
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