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Fatti&Misfatti / Alla ricerca di gente paziente
Lunedì 23 Settembre 2019
Se fossero furbi, mentre sta per partire il mondiale di atletica, potrebbero convincere Tamberi a proporsi come giocatore di serie A per chi non è ancora riuscito a trovare il sesto italiano nel bussolotto sei più sei di una federazione che ama il volo cieco.
Oscar Eleni
A bocca aperta e bastone al cielo, incatenato nello spazio Dante, centro della Milano che ancora tollera chi spruzza peperoncino, per ascoltare, da capra, Vittorio Sgarbi che ci parla di 2000 anni d’infedeltà visti dalla pittura. Donne, uomini, poco importa. Omicidi passati per suicidi. Avevamo bisogno freudianamente di questo bagno ora che l’io del capo diventa eroticamente l’identità di tutti, nel narcisismo delle piccole differenze che provocano sentimenti di estraneità e ostilità fra individui.
I sentieri di Cimbricus / Viaggio a Doha ma davanti alla tv di casa
Lunedì 23 Settembre 2019
"Si sente dire: saranno Mondiali strani. Per via del luogo, per via del periodo. Per quel po’ di esperienza che ho accumulato in anni di pellegrinaggi, credo che alla fine le gare saranno buone, molto buone, eccellenti."
Giorgio Cimbrico
Dopo una lunga serie di Mondiali agostani, dalla luce scandinava di Goteborg al calore insopportabile di Osaka, dalla pioggia senza fine di Helsinki alle lunghe transumanze sulla underground di Londra, eccoci alle prese con una Doha settembrina e ottobrina che, non promettendo nulla di buono quanto a gradi Celsius e Fahrenheit, mi ha consigliato di seguire da casa. L’età avanza – che seccatura diventare vecchi, cantava Mick Jagger quando non aveva ancora 75 anni – e il caldo mi opprime, mi impedisce di pensare. L’anno scorso, in una Berlino a 38°, credevo di lasciare le mie ultime penne, per non parlare delle pene.
I sentieri di Cimbricus / La palla ovale del sol levante
Venerdì 20 Settembre 2019
In un quarto di secolo di professionismo, il rugby è cambiato per il giro di denaro prodotto, per l’interesse dei network televisivi e del mondo finanziario, per le pieghe regolamentari, per l’apertura alle donne e al gioco a 7 (sport olimpico).
Giorgio Cimbrico
Non è che qui se ne parli molto ma in Giappone sono cominciati i Mondiali di rugby. In realtà, Coppa del Modo intitolata William Webb Ellis, abate e inventore del gioco (il 200° anniversario nel 2023), sepolto nel cimitero vecchio di Mentone. E’ la nona edizione, la prima in un paese non ovale. Insomma, non troppo ovale: negli ultimi anni i giapponesi qualcosa hanno combinato: la giornata di gloria rimane quella di quattro anni fa, a Brighton, quando per cuocere la carne stile Kobe scelsero quella degli Springboks sudafricani.
Piste&Pedane / Verso i Mondiali all'aria condizionata
Giovedì 19 Settembre 2019
I buoni risultati raggiunti nella primavera e nell’estate pre-Doha autorizzano sorrisi, buoni pensieri e qualche speranza. Qualche punta ha le armi per agguantare risultati e piazzamenti importanti. Ma …
Daniele Perboni
Pochi giorni e i sessantacinque eletti daranno inizio alla “traversata nel deserto”. Sperando che il plotone in maglia azzurra trovi, sul suo cammino, oasi in cui rinvigorirsi, così da giungere al traguardo con qualche briciola nella bisaccia. Medaglie (il massimo del bottino)? Una finale? Turni eliminatori superati? Primati personali o stagionali? Tutto farà brodo (tanto per citare un antico slogan, una volta si chiamavano così, pubblicitario). Purché al reimbarco si possa portare nello zaino un segno positivo. I precedenti non lasciano ben sperare. Purtroppo. E la montagna che le ragazze e i ragazzi dovranno scalare è assai irta e densa di ostacoli, avversari tosti e “cazzuti”, tensione alle stelle e star di prima grandezza. Senza contare i soliti ignoti che, immancabilmente, sbucheranno dal nulla. O quasi.
Fatti&Misfatti / Signori, datevi un toner ...
Mercoledì 18 Settembre 2019
Vi rubiamo poco tempo per contestare l’ottimismo legaiolo alla vigilia della supercoppa che si giocherà a Bari per misteriose scelte geopolitiche. Ci parlano di campionatone, ma non spiegano perché partono in 17.
Oscar Eleni
Dal bosco della Madonna Addolorata per scontare il peccato di visibilità, ora che siamo ai domiciliari professionali. Prati nobili nella contea di Suppergiù, quella dove sogni sempre di trovare i grandi moschettieri di Veronesi, i nostri attori più bravi, da Favino a Mastrandrea, da Papaleo a Rubini, il perfido Mazzarino Haber e la regina Buy. Loro ci avrebbero indorato meglio la pillola durante la presentazione del campionato numero 98, in piena polveriera con Brescia che presenta la sua squadra alla Loggia nello stesso giorno, l’ex presidente Marino che il muso per Brindisi, Sardara il geniale che si tiene alla larga e forse troverà un’altra banda per propagandare il basket. Datevi un toner, insomma se volete fotocopiare chi ha davvero avuto successo cercate di essere almeno umili e di non sparare alla vostra luna sempre sotto eclisse.
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