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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Giornalismo / In ricordo di Gian Luigi Corti, uno dei nostri

Sabato 7 Settembre 2019

 

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All'improvviso, inattesa, giunge la notizia che ci ha lasciati GLC. Difficile districarsi tra le sue tante vite: giornalista, dirigente, tifoso. Grande appassionato ed amico. Molto gli devono la Pallavolo e l'USSI. Molto gli dobbiamo tutti.

 

Giorgio Cimbrico

(tratto da Il Secolo XIX)


Ora che Gian Luigi se n’è andato, è possibile ricorrere all’archivio della memoria, alla collezione delle immagini che, sbiadite dal tempo, tornano a essere nitide, definite. Molti anni fa, una sera inoltrata, al binario 9 di Brignole, in attesa di uno di quei treni notturni per Roma, spariti dagli orari e dagli itinerari: Gian è all’interno di un ampio loden, in testa un berretto scozzese da caccia, a due visiere, in tutto simile a quelli calcati da Sherlock Holmes. La solita implacabile e incalzante chiacchiera che non viene intaccata dalla prospettiva di quelle sei ore abbondanti rinchiuso nella cabina del vagone letto.

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Fatti&Misfatti / Italbasket con onore, ma senza seta

Venerdì 6 Settembre 2019


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Nella pagoda della gru gialla di Wuhan senza le parole giuste per convincere i falsi confuciani del gioco e del tubo a giustificare una battaglia persa nel fango che ci lascia senza seta in questo Mondiale.

Oscar Eleni

Con la Spagna che stava per andare a fondo quando i suoi palloni gonfiati hanno perso palloni, Rubio ben 7, hanno sbagliato l’impossibile, Marc Gasol un solo canestro, alla fine prendendo i ferri, ci siamo fermati alla quasi impresa (60 a 67). Ci abbiamo messo tutto quello che avevamo, poco in verità se nella partita decisiva segni 60 punti, fai 4 su 20 da 3, ma il meglio è stato dato in difesa anche se dopo la fuitina iniziale (15 a 5) abbiamo sottovalutato Llull e uno dei fratelli Hernangomez, l’orgoglio della squadra spagnola che non è davvero parente di quelle che hanno conquistato medaglie importanti.

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Duribanchi / Cambiare tutto per non cambiare nulla

Venerdì 6 Settembre 2019

 

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"Riconoscere gli errori ti porta avanti con il lavoro. Oggi professori e scrittrici ti spiegano che la scuola buonista “ha provocato disastri ed è stata un boomerang”. Alla buon’ora. Capita anche nello sport."

Andrea Bosco

Fugace ritorno del marinaio in terraferma. Dalla spiaggia francese a Milano-Cadorna con una nave diventata TIR. Perché tutto ha una fine. Anche la gioia per una casa ormai troppo lontana, troppo poco usata e troppo costosa da mantenere per continuare a possederla. A fine novembre si chiuderà la porta e si consegneranno le chiavi. Dopo aver riempito cento scatoloni. Una casa si impadronisce dei segreti. E quando te li restituisce lo fa consegnando lo scorrere del tempo. Chi hai amato, chi hai perduto, chi c'era, chi non c'è più.

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I sentieri di Cimbricus / Se de Gol era francese come Russo'

Giovedì 5 Settembre 2019

 

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Tutto cambia, e con grande velocità, anche i governi. Non sempre in peggio, quasi mai in meglio. Quel ch'era vero ieri, oggi va cancellato. Per fortuna ciò che resta, e rassicura, è la cultura e la competenza.

 

Giorgio Cimbrico

- Traduca, ministro: the king was smoking.

“Il re era in abito da sera”.

- Mi scusi, non è proprio così. Significa: il re stava fumando.

 “Ma adesso non si fuma più da nessuna parte. E’ una frase inutile, non serve a niente. Andiamo avanti”.

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Fatti&Misfatti / Sotto la muraglia canta soltanto il Gallo

Giovedì 5 Settembre 2019

 

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Abbiamo in tasca un biglietto per il pre-olimpico del prossimo anno che almeno consola, anche se restiamo squadra di seconda fascia e nel 2020 non avremo innesti che possano cambiare le cose.

Oscar Eleni

Dalle colline del Barolo per bere abbastanza, dimenticare quasi tutto, anche se l’Italbasket al mondiale cinese ha fatto bene le due partite finte contro Filippine (108-62) ed Angola (92-61), si è difesa fino a quando ha potuto contro i molossi colossali della Serbia (77-92), uno squadrone che per 25 minuti ha dovuto davvero preoccuparsi che il fiume di Wuhan, dove si giocherà la seconda fase del mondiale a banda larga, potesse diventare azzurro come quello che s’incrocia con l’acqua dell’Han sotto la pagoda della gru gialla.

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