I sentieri di Cimbricus / La palla ovale del sol levante
Venerdì 20 Settembre 2019
In un quarto di secolo di professionismo, il rugby è cambiato per il giro di denaro prodotto, per l’interesse dei network televisivi e del mondo finanziario, per le pieghe regolamentari, per l’apertura alle donne e al gioco a 7 (sport olimpico).
Giorgio Cimbrico
Non è che qui se ne parli molto ma in Giappone sono cominciati i Mondiali di rugby. In realtà, Coppa del Modo intitolata William Webb Ellis, abate e inventore del gioco (il 200° anniversario nel 2023), sepolto nel cimitero vecchio di Mentone. E’ la nona edizione, la prima in un paese non ovale. Insomma, non troppo ovale: negli ultimi anni i giapponesi qualcosa hanno combinato: la giornata di gloria rimane quella di quattro anni fa, a Brighton, quando per cuocere la carne stile Kobe scelsero quella degli Springboks sudafricani.
Piste&Pedane / Verso i Mondiali all'aria condizionata
Giovedì 19 Settembre 2019
I buoni risultati raggiunti nella primavera e nell’estate pre-Doha autorizzano sorrisi, buoni pensieri e qualche speranza. Qualche punta ha le armi per agguantare risultati e piazzamenti importanti. Ma …
Daniele Perboni
Pochi giorni e i sessantacinque eletti daranno inizio alla “traversata nel deserto”. Sperando che il plotone in maglia azzurra trovi, sul suo cammino, oasi in cui rinvigorirsi, così da giungere al traguardo con qualche briciola nella bisaccia. Medaglie (il massimo del bottino)? Una finale? Turni eliminatori superati? Primati personali o stagionali? Tutto farà brodo (tanto per citare un antico slogan, una volta si chiamavano così, pubblicitario). Purché al reimbarco si possa portare nello zaino un segno positivo. I precedenti non lasciano ben sperare. Purtroppo. E la montagna che le ragazze e i ragazzi dovranno scalare è assai irta e densa di ostacoli, avversari tosti e “cazzuti”, tensione alle stelle e star di prima grandezza. Senza contare i soliti ignoti che, immancabilmente, sbucheranno dal nulla. O quasi.
Fatti&Misfatti / Signori, datevi un toner ...
Mercoledì 18 Settembre 2019
Vi rubiamo poco tempo per contestare l’ottimismo legaiolo alla vigilia della supercoppa che si giocherà a Bari per misteriose scelte geopolitiche. Ci parlano di campionatone, ma non spiegano perché partono in 17.
Oscar Eleni
Dal bosco della Madonna Addolorata per scontare il peccato di visibilità, ora che siamo ai domiciliari professionali. Prati nobili nella contea di Suppergiù, quella dove sogni sempre di trovare i grandi moschettieri di Veronesi, i nostri attori più bravi, da Favino a Mastrandrea, da Papaleo a Rubini, il perfido Mazzarino Haber e la regina Buy. Loro ci avrebbero indorato meglio la pillola durante la presentazione del campionato numero 98, in piena polveriera con Brescia che presenta la sua squadra alla Loggia nello stesso giorno, l’ex presidente Marino che il muso per Brindisi, Sardara il geniale che si tiene alla larga e forse troverà un’altra banda per propagandare il basket. Datevi un toner, insomma se volete fotocopiare chi ha davvero avuto successo cercate di essere almeno umili e di non sparare alla vostra luna sempre sotto eclisse.
Duribanchi / Evitare lo sprofondo che incombe
Mercoledì 18 Settembre 2019
Il campionato italiano di basket (con sempre meno italiani) ha aumentato le squadre. Ma di quattrini ne girano pochi. Si ricomincia sabato con la Supercoppa. Super? Piano con le parole.
Andrea Bosco
Il marinaio arrivato alla fine del mondo, non se l’è sentita di sprofondare nell’immensità dell’oceano come capitan Jack Sparrow, per cercare la pietra dell’immortalità. Ha invertito la rotta: con le vele stracciate ma con la determinazione non di non farsi fregare. Non ci sono isole, men che meno quella che “non c’è”. Tutte invenzioni: solo imbrogli. Non c’è alcuna terra ospitale, alcun porto sicuro: solo il mare. L’unica possibilità è quella di continuare a navigare, evitando lo sprofondo. Che incombe. Perché ormai non ci sono più regole. C’è sempre un pirata più filibustiere degli altri. C’è sempre un mostro, più mostruoso del calamaro gigante di “Ventimila Leghe sotto ai mari”.
I sentieri di Cimbricus / Don't cry for me, Argentina, ...
Martedì 17 Settembre 2019
“Da lunghi anni l’Argentina è al vertice nella combinata che comprende i quattro sport a squadre più importanti – calcio, rugby, pallacanestro e pallavolo – tallonata da Francia e Italia”.
Giorgio Cimbrico
Giuro che fra poco parlo di sport. Prima, però, lasciatemi sfogare, permettete che giochi per un po’ alla Peter Finch in “Quinto Potere” quando gridava “sono incazzato nero e queste cose non le accetto più”. Perché fai così? mi dice un amico, calmati. Perché ho ricevuto una e-mail su un corso di storytelling e chissà che stronzate propongono quando il piano di studi può essere di un piana semplicità. Agli allievi direi: leggete i “Racconti di Sebastopoli” di Tolstoj per la loro struttura classica, per le magnifiche descrizioni dell’umanità all’interno della città assediata; leggete uno dei 49 racconti di Hemigway, magari, il primo, “Breve fu la vita felice di Francis Macomber”; leggete “Un giorno di fuoco” di Fenoglio: il fatto è vissuto da lontano, tra echi e spari che si affievoliscono per riprendere furiosi.
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