www.sportolimpico.it
Duribanchi / Sempre sbagliato fischiare, ma ... …
Martedì 8 Ottobre 2019
Servirebbe un tasso minore di ipocrisia. La favoletta del professionismo regge fino ad un certo punto. Si può dire di no. Ma è anche vero che nel calcio ormai le bandiere sono drappi sgualciti.
Andrea Bosco
Da Doha senza furore. L’Italia dell’atletica è piccola nel mondo. I commoventi e sofferti 10.000 di Crippa valgono il primato italiano che resisteva dal paleozoico, ma l’ordine d’arrivo recita ottavo posto. Gli africani sono in certe specialità imbattibili. Tortu va veloce ma le sue “partenze” sembrano sempre da “dilettante”. Lewis potrebbe spiegargli come si fa. Gimbo vola nell’alto, ma non abbastanza, benché con l’alibi del lungo infortunio. Piuttosto: la barba stile Salvator Dalì, da “personaggio”, è una idea rivedibile.
Piste&Pedane / Leggiamola come un passaggio verso Tokyo 2020
Lunedì 7 Ottobre 2019
Un’ampia disamina finale sulla numerosa squadra azzurra schierata ai Mondiali n. 17: luci ed ombre inevitabili e a misure variabili, anche se gli atleti da copertina indossavano magliette dai colori diversi dai nostri.
Carlo Santi
DOHA – Hanno danzato per dieci giorni, forse troppi per mantenere attenzione e concentrazione in uno stadio troppo spesso vuoto se non negli ultimi giorni quando, correndo ai ripari, gli organizzatori sono riusciti a riempire le tribune del Khalifa al cui interno grazie al condizionatore era primavera. Non hanno invece potuto aggiustare un programma orario a dir poco folle, con pause eccessive tali da rendere l’evento non solo non spettacola ma noioso.
Piste&Pedane / Qualche numero per capire meglio
Martedì 8 Ottobre 2019
Tempo di riflessioni dopo i Mondiali con alcune considerazioni su base statistica. Con qualche inatteso risultato, in un quadro che può suggerire alcune interessanti valutazioni. Anche per il futuro.
Pierluigi Fiorella
Alla vigilia c’erano non poche perplessità sulla riuscita tecnica della rassegna iridata: soprattutto per le inconsuete condizioni ambientali e per la data avanzata. A luci spente si può tranquillamente affermare che gli aspetti positivi siano stati superiori ai negativi (sebbene tra questi vada annoverato la ridotta presenza di spettatori). Alle critiche, che pure non sono mancate, Seb Coe – confermato all’unanimità per il prossimo quadriennio – ha opposto due considerazioni. Vediamole.
Fatti&Misfatti / Perche' non provare a volare con la mente?
Lunedì 7 Ottobre 2019
“Ci siamo rimasti male per lo sposalizio di Coe con l’afa dell’emirato: adesso sappiamo perché gli abbiamo sempre preferito Ovett, anche se ci hanno esaltato in coppia, nemici davvero contro ma con la stressa maglia”.
Oscar Eleni
Avvinghiato all’acero palmato di Kioto sognando le cicogne che nidificano in Estremadura. Un bel viaggio per la mente, ma se hanno organizzato i mondiali di atletica a Doha, dove poi manderanno a cuocere quelli del calcio, perché non volare con la mente. Kioto è il ricordo di un mondo, di un’atletica che rimpiangi sempre mentre togli l’audio nel lacrimatoio in esclusiva RAI. Nostalgie tipiche dell’anzianità, ma, cara gente, in quei giorni, mentre ridevamo come stupidi goliardi inseguendo la principessa Cicibù, provocando la reazione disgustata dei colleghi giapponesi, avevamo a che fare con un mondo tanto diverso. I campioni, ne abbiamo avuti tanti, non cercavano scuse o microfoni, se andavano bene erano disponibili, se sbagliavano non si nascondevano dietro ai baci e agli abbracci degli staff.
Saro' greve / Ma cosa e' mai questo lattato?
Lunedì 7 Ottobre 2019
Con questo articolo si conclude (speriamo per ora) la collaborazione di Vanni Lóriga con la comunità raccolta attorno a questa piccola testata dal grande cuore. Che proprio Vanni, con la sua sapienza e la sua sorridente ironia, ha aiutato a far crescere. A nome dei lettori – pochi o tanti che siano – gli diamo un forte ed affettuoso abbraccio. Grazie di cuore, Comandante!
Vanni Lóriga
È con comprensibile disappunto e nostalgia che comunico ai lettori di SportOlimpico che con questo numero terminerò la mia collaborazione. I motivi sono parecchi, ma in definitiva si tratta di un tributo che debbo pagare alla ferrea legge dell’anagrafe. Si parla tanto di “Quota 100” per fruire del trattamento pensionistico ed io intanto ho superato quota 162 in quanto firmo su quotidiani a livello nazionale da oltre 70 anni a cui debbo aggiungere i 92,7 di età. Scrissi infatti il mio primo articolo importante sul “Paese” nel settembre del 1949 con una intervista al campione dei pesi piuma Alvaro Cerasani, detto “er Palletta”, idolo dell'Alberone (il quartiere sull’Appia sviluppatosi attorno a un secolare e imponente leccio, alberone che oggi non c’è più, abbattuto dall’incuria degli uomini e dalla protervia degli elementi).
More Articles...
Page 347 of 706