Piste&Pedane / Serata di gala per l'atletica mondiale
Venerdì 4 Ottobre 2019 (Notte)
Chi temeva per i riscontri tecnici per le gare iridate in Qatar, può rasserenarsi. La rassegna ha offerto risultati di pregio a raffica. Compresi alcuni sprazzi di azzurro, staffette veloci e un redivivo “Gimbo”. Notte amara invece per Massimo Stano.
Carlo Santi
DOHA (VIII G.) – Notte mundial allo stadio Khalifa finalmente degno dell’evento per pubblico e atmosfera. Tutti pazzi per il ragazzo di casa, Mutaz Essa Barshim, fenomenale protagonista della finale del salto in alto. Barshim, che ha passato gli ultimi mesi a curarsi dall’infortunio patito a luglio 2018, un guaio serio alla caviglia come quello del nostro Tamberi, si è arrampicato fino a 2.37, la misura che i russi Arkimenko (secondo con 2.35) e Ivanyuk (terzo anche lui con 2.35) hanno fallito. Gimbo, invece, non è andato oltre 2.27, quota che lo lascia in ottava posizione. Il campione di casa nostra, in pedana con la sola guancia destra rasata, dopo il primo tentativo, fallito, a 2.30, ha chiesto i 2.33 fallendo le due prove a disposizione.
Fatti&Misfatti / Tormenti senza estasi
Venerdì 4 Ottobre 2019
“Presto per i processi, non per allarmarsi. Vero che chi ride bene ride per ultimo, ma al momento siamo davvero perplessi. Sugli uomini scelti, per come giocano, non soltanto in attacco.”
Oscar Eleni
Dai labirinti verdi di Poconos, in Pennsylvania, pensando alla festa delle streghe dove crede, teme, di essere invitato speciale. Il genio pontificatori, che utilizza la voce come arma per intontire la gente, ci lascia fuori dal reticolato dove l’illusione di aver ritrovato un’atletica italiana di alto livello sta svanendo nel caldo del Qatar che ridurrà la squadra olimpica rispetto ai 65 portati nel laboratorio più caldo. Purtroppo ai Mondiali, soprattutto quelli soffocanti di Doha, dove tutto fa spettacolo e la mistica della vera atletica presa a calci, hanno chiuso l’aeroporto quando sono stati informati che stava arrivando un tale, verde, giallo, scuro, boh, con il cartello per le campagne elettorali: prima gli italiani. Non al Mondiale hanno detto Coe e gli emiri.
Duribanchi / Al gran ballo delle ipocrisie
Venerdì 4 Ottobre 2019
“Potreste dire: ma che c'azzecca con lo sport olimpico sta roba che hai scritto? Glisso sull'olimpico. Ma quanto allo sport, quella che ho descritto è la più antica e feroce disciplina del mondo: lo spargimento dell'ipocrisia”.
Andrea Bosco
Il marinaio è sbarcato e si è avviato verso la montagna più alta dell'isola. Prima di incamminarsi mi ha dato le chiavi di un forziere inabissato a dieci metri di profondità dentro ad una grotta. E mi ha detto: “Resterò sulla montagna fino a quando la grande pioggia non pulirà la sporcizia. È già successo. Dentro al forziere c'è la conoscenza. Serve non disperderla. Anche questo è già accaduto”. Ho timore a recuperarlo, quel forziere. Qualunque cosa contenga ignoro se il marinaio abbia stivato al suo interno anche l'antidoto all'ipocrisia: virus letale. Gide sosteneva che “l'arte ha avuto il massimo splendore nelle epoche più ipocrite”. Oggi sarebbe sorpreso: dalla non-arte e dal dilagare dell'ipocrisia.
I sentieri di Cimbricus / Il fiero dibattito sul sesso degli angeli
Venerdì 4 Ottobre 2019
Ambiente, pubblico, programma gara, forzature del regolamento. Ma anche altri problemi: si è andati più in là nell’interpretazione irrompendo in quello che un tempo avremmo definito bizantinismo o discussione sul sesso degli angeli.
Giorgio Cimbrico
Il tempo meno vecchio tra i primi dieci aveva 23 anni, 48"25 di Marie José Perec, in occasione della doppietta 200-400 della francese ad Atlanta. E ora arriva Salwa Eid Naser che di anni ne ha 21 e una volta correva vestita da capo a piedi e ora no, come tutte le altre, e con i tatuaggi e con i piercing e ha gli occhi sgranati perché nella vittoria credeva ma 48"14 non era previsto, terza dopo l’accoppiata K&K, Koch 47"60 e Kratochvilova 47"99. Altri tempi. Quando dopo 370 metri Salwa ha smarrito la bellezza assoluta della sua corsa rotonda sostenuta da piedini al fulicotone, Shaunae Miller ha provato ad avvicinare la bahrainiana con mamma nigeriana. Era troppo tardi ma è servito a trasformare la mannequin bahamense nella sesta della storia, 48"37.
Piste&Pedane / La sfida sul giro premia l'irruenza
Giovedì 3 Ottobre 2019 (Notte)
In una giornata monopolizzate dalle strane sentenze del VAR e dalle prove multiple, forse la gara più eccitante dei Mondiali: il grande duello tra la giovanissima Naser e la più esperta Miller-Uibo.
Carlo Santi
DOHA (VII G.) – Il botto di Salwa Eid Naser con un giro da sballo. La giovanissima campionessa del Bahrain, ventuno anni appena, ha compiuto un capolavoro: il suo 48”14 è il terzo tempo di sempre al mondo. Naser si è trascinata dietro Shaunae Miller-Uibo scesa a 48”37, primato personale anche per lei e quinto risultato all time, con la giamaicana Shericka Jackson a 49”47. Una corsa pazzesca, con la vincitrice che è passata da un primato di 49”08 dello scorso anno a questo risultato monstre. Ha corso controllando le avversarie dal centro della pista (era in quinta corsia) e quando è uscita sul rettilineo ha sprigionato un’energia incredibile, seguita solo dalla Miller-Uibo, l’unica delle finaliste con un primato sub-49” e nota che il finale ai Giochi di Rio da lei vinti in tuffo su Allison Felix. (foto Iaaf.org).
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