www.sportolimpico.it
I sentieri di Cimbricus / Taylor e la rivolta dei reietti
Martedì 12 Novembre 2019Pare che le ultime scelte di Lord Coe (solo marketing?) non abbiano lasciato indifferenti gran parte degli adepti: triplisti, martellisti, siepisti e via annoiando. Così è nato un primo fronte resistenziale. Sono solo difese corporative?
Giorgio Cimbrico
Triplisti di tutto il mondo, unitevi. E magari anche discoboli, siepisti, duecentisti, senza dimenticare chi già vive in un mondo a parte e ha scarse occasioni per avere spazi sul palcoscenico: sto parlando dei martellisti, di chi si dedica alle prove multiple, di chi marcia. Non devo sottolineare che entrambi i sessi (genere, prego: sesso non si usa più, è scorretto) sono compresi in questa chiamata alle armi.
Duribanchi / "Sono sicuro che ti farai onore"
Martedì 12 Novembre 2019
Dal grigiume dei giorni nostri a consolanti ricordi di un giornalismo che non c’è più, quando “fare” un giornale s'intendeva una missione più che una professione ben remunerata.
Andrea Bosco
Fatevi male, fratelli. Von Masoch è lì e lotta assieme a voi. Parlo della Lega e della RAI che propongono Venezia-Sassari di basket nel medesimo orario di Juventus-Milan. Magari hanno ragione loro. Al Taliercio finisce 55-54 con percentuali di tiro (per entrambe) grottesche, con spettacolo rude tra sudore, gomiti, sequela di falli e di blocchi irregolari, finale thriller e tempo riequilibrato alla moviola, provocazioni di Pozzecco alla curva, gestaccio finale (ai contestatori suoi, per cose sue) di De Raffaele.
Fatti&Misfatti / Nella giostra dei senza memoria
Lunedì 11 Novembre 2019
“Dolore per aver dovuto accompagnare Mario Cotelli oltre la siepe terrena, felici di averlo incontrato nel nostro viaggio professionale, prima in Gazzetta quando lavorava con Vuarnet, poi nell’avventura montanelliana”.
Oscar Eleni
Annidato fra le falesie sarde di Porto Conte per avvistare l’avvoltoio degli egizi, fotografarlo e, magari, portarlo a Paolo Conte, classe 1938, pittore e scultore, ex cestista di qualità per Virtus Bologna e Varese, per vedere se può ricavarne una bella opera come quella che nel 2009 celebrò la caduta del M uro di Berlino. Certo dalla Sardegna dovremmo portare anche l’acqua benedetta che illumina il Cagliari calcio e molto spesso la Dinamo sassarese del mago di Oz, il Poz che, siamo sicuri, insieme a De Raffaele ci dirà che abbiamo preso un abbaglio se ci siamo fermati alla battaglia fisica del Taliercio, gulag per ogni tifoso ospite, ospite?, quella finita 55-54 (!) sulla sirena con canestro di Watt il bel tenebroso.
Osservatorio / Tra 7 e 9 Novembre, nel ricordo di Primo Nebiolo
Venerdì 8 Novembre 2019
Un episodio di politica sportiva che appartiene alla storia dell’atletica, ma anche una testimonianza sulle doti di lungimiranza e di intuito di Primo, un dirigente che è doveroso ricordare tra i pochissimi che hanno reso grande lo sport italiano.
Luciano Barra
Che strano dover rivivere queste due ricorrenze ad oltre 20 e 30 anni di distanza. Si, il 9 Novembre del 1989 cadeva il Muro di Berlino e il 7 Novembre del 1999 scompariva Primo Nebiolo. Ho ri-vissuto quei momenti in questi giorni che stranamente avevano come comune denominatore Berlino, anche per motivi personali di cui spiego il perché. Ho conosciuto mia moglie, nata a Berlino e cresciuta in Andalusia, a Londra dove ho speso oltre un anno da studente. Ero lì nell’estate del 1963 quando John Fitzgerald Kennedy pronunciò a Berlino, pochi mesi prima di essere ucciso a Dallas, la famosa frase “Ich bin ein Berliner”. E vidi quella giovane ragazza, che una decina di anni dopo, doveva diventare mia moglie, piangere. Così come la vidi piangere il 9 Novembre del 1989 quando finalmente cadde il Muro.
I sentieri di Cimbricus / La perversa creativita' dei Signori dei Diamanti
Giovedì 7 Novembre 2019
Tra squilli di trombe e rullar di tamburi è stata annunciata la versione 2020 (pardon, Venti-Venti) della Diamond League. Un passo in avanti verso la demolizione dell'essenza stessa dell'Atletica. Ma che volete, così vuole chi ci mette i soldi, ...
Giorgio Cimbrico
Da un paio di giorni l’atletica è stata messa in una gabbia. Dorata, pardon, tempestata di diamanti,come in un vecchio film di 007 o come un uovo di Fabergé. Senza più spazio per la fantasia, affidata agli indici di gradimento. Le distanze lunghe? Eliminate. Il martello? Figurarsi, ha già il suo challenge. Il disco, il triplo e i 3000 siepi? In fondo alle classifiche. Alla gente, hanno stabilito, piacciono i 100, l’alto, il lungo e, a seguire, asta, 200 e 400.
More Articles...
Page 342 of 706