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Duribanchi / Hugo Pratt, uno veramente speciale
Lunedì 25 Novembre 2019
Nel mondo magico della GIL (Gioia Interna Lorda) si sperimenta la Scuola che verrà, fatta mettendo assieme un po' di buon senso e quello che si trova su Internet. È il progresso, bellezza. E non puoi farci niente.
Andrea Bosco
Dovrei parlare di sport. Io: perché il marinaio non ha più nave, non ha più rotta, non ha più sogni. Il pessimismo della vecchiaia? Facciamo così: cito titoli, sommari, passaggi di articoli, tratti dal Corriere della Sera e da Il Giornale, (domenica, 24 novembre, anno del Signore 2019), quotidiani politicamente antitetici. Le conclusioni traetele da soli.
“Sono incinta e ti amo: lui la uccide”.
“Vi dico perché i terrapiattisti negano il reale”.
“Agli Esteri stanno spendendo molto di più di quando c'era Angelino Alfano”.
Osservatorio / Presidenziali: non basta solo candidarsi
Lunedì 25 Novembre 2019
Si contano le candidature, si annunciano i programmi. Bisognerebbe invece partire da una domanda: di cosa ha veramente bisogno l’Atletica italiana (e non soltanto la FIDAL)? E soprattutto: quali sono gli obiettivi del prossimo decennio e a quali modelli conviene riferirsi?
Luciano Barra
L’appuntamento più importante per l’atletica italiana sarà fra 13 mesi. Non datemi dell’ignorante in matematica, so perfettamente che i Giochi Olimpici sono fra 8 mesi e che gli esami di riparazione (leggi Campionati Europei di Parigi) sono fra 9. Io mi riferisco al rinnovo delle cariche federali. Si perché questo appuntamento, più che a quelli agonistici citati, deve assolutamente dare una svolta all’atletica italiana. Quali sono le previsioni? A distanza di oltre un anno mai si erano viste tante offerte di “disponibilità”, che sembrano voler dire: “chiedetemelo ed in massa appoggiatemi “. Stranamente nessuno ha avuto il coraggio di dire “passo” o confessare la propria “disponibilità a non candidarsi”.
I sentieri di Cimbricus / Quando la leggenda si chiamava Davis
Giorgio Cimbrico
Interminabili viaggi – almeno cinque scali – per le trasferte australiane e natalizie di Nick e di Orlando, per le loro imprese impossibili che chi ha superato abbondantemente i 60 ricorda con un languore che non è mai monotono. Parlare oggi di Davis è trasformarsi in Karen Blixen che piange sulla tomba dell’amato Dennis Finch Hutton: lo strazio del dolore verrà meno quando sapremo – ma non lo dubitavamo – che sul sepolcro, come su quello sperduto tra l’erba alta delle colline Ngong, vanno a sonnecchiare leoni. Non lenoni.
Opinioni / “Signora Sindaca, sono molto, molto deluso!”
Venerdì 22 Novembre 2019
Lettera indirizzato da Livio Berruti alla sindaca Chiara Appendino dopo che la stessa aveva affermato di ritenere di maggiore importanza il torneo ATP di tennis, ottenuto dalla Città di Torino per il periodo 2021/26, rispetto alle Olimpiadi Invernali passate (2006) o a una collaborazione con Milano-Cortina per quelle future (2026).
Livio Berruti
Cara sindaca Appendino, sono molto, molto deluso!
In tutto il mondo le Olimpiadi, sia estive che invernali, rappresentano l’espressione più alta e completa della cultura sportiva di una nazione, dove lo sport diventa un messaggio di dialogo e di amicizia fra i popoli di tutto il mondo con tutto il corollario di assoluta assenza di discriminazioni di tipo etnico, ideologico, confessionale o economico. Chi partecipa alle Olimpiadi – ed il sottoscritto ha avuto la fortuna di partecipare a 3 edizioni: Roma, Tokyo e Città del Messico –, si sente cittadino del mondo e trasmette a tutti quegli ideali di pace, di uguaglianza e di giustizia che sono il filo conduttore delle opere dei filosofi dell’antichità greca come Socrate, Platone e Aristotile, padri nobili della civiltà occidentale e grandi ammiratori dei campioni sportivi.
Italian Graffiti / L'architrave sbilenco della cosiddetta riforma
Giovedì 21 Novembre 2019
Una lettera al Corriere riapre la questione della mai avvenuta riforma (?) dello sport ad un anno dalla sua emanazione legislativa. Leggi e ti pare che ci sia qualcosa di nuovo: ma è proprio così?
Gianfranco Colasante
"Il sistema sportivo penalizzato dalla riforma", questo è il titolo con il quale il Corriere della Sera pubblica stamani un sintetico cahier-de-doléances a firma Marcello Marchioni sul tema della riforma dello sport (!) in vigore da quasi un anno. Considerato il corposo curriculum sportivo-accademico di Marchioni, da mezzo secolo al centro del sistema CONI, il suo è un intervento che non si può che approvare e, perchè no, condividere nei toni e nella sostanza. Almeno in parte. Ma va anche detto che la sua lettera rimane la sola seconda voce critica levatasi in un intero anno sull'argomento, dopo l'intervento all'AGI di Francesco Ricci Bitti, integralmente riportato sul nostro giornale. Un po' poco da parte dell'apparato che questa riforma ha subito e sta subendo. E soprattutto subirà. Comunque un segno di discontinuità che va apprezzato.
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