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Doping / Quando, semplicemente, "il fatto non sussiste!"”
Mercoledì 11 Dicembre 2019
Giustizia è fatta. Una bella notizia che ci riconcilia con il buon senso e con l’onestà. La Corte di Appello di Bolzano ha ieri pienamente prosciolto Giuseppe Fischetto, Pierluigi Fiorella e Rita Bottiglieri dalle ingiuste accuse lanciate da Alex Schwazer, l’uomo dalle mille verità e dalle tante amnesie.
Sandro Aquari
Dopo sei anni e mezzo “il fatto non sussiste”. Eppure non era difficile capirlo. Bastava leggere cosa i carabinieri avevano raccolto, dopo sequestri, centinaia di ore d’intercettazioni, decine e decine d’interrogatori e quant’altro, contro il dottor Giuseppe Fischetto, il dottor Pierluigi Fiorella e la dottoressa Rita Bottiglieri nelle 700 pagine del dossier “Olimpia”, per capire che “il fatto non sussiste”. Bastava aver letto tutti gli atti del processo di Bolzano (due anni e mezzo la sua durata!) contro di loro, accusati di “omissione”, ovvero di aver saputo che il carabiniere Alex Schwazer si dopava, ma di non aver fatto nulla per denunciarlo o comunque fermarlo, per capire che “il fatto non sussiste”.
Duribanchi / Schiacciate vincenti e uomini di polsino
Martedì 10 Dicembre 2019
A zonzo tra i fatti della settimana cercando conforto nella Tosca magnifica e negli exploit delle ragazze, dall'Egonu alla Pilato. Anche se il Paese, ignaro e giulivo, piroetta sempre sull'orlo del baratro.
Andrea Bosco
Trentuno, trentadue, trentatré: il braccio di Paola Egonu è un maglio. Il collega di Sky è in estasi. Il volley, a livello mondiale per club, parla italiano. Le ragazze di Conegliano in Cina hanno stappato prosecco. Nettare messo in pericolo dalle brame austriache sull'originalità del prodotto. Discussione antica: lo spritz veneziano fu portato sui tavoli del bàcaro “Il Calice” dove al pomeriggio si giocava a tressette dai marinai austriaci (prosecco e seltz) quando il Veneto faceva parte dell'Impero? Oppure la variazione successiva (prosecco e aperol) lo rende invenzione autoctona? Buone entrambe le versioni: spritz deriva dal tedesco spritzen che significa “spruzzare”. Ma l'Aperol è roba italiana.
I sentieri di Cimbricus / Fuori dai Giochi: la spy story del momento
Lunedì 9 Dicembre 2019
I fulmini della WADA si abbattono sullo sport russo: quattro anni di bando si traducono in esclusione dai Giochi asiatici, 2020 e 2022. Ma che potrebbero aprire la strada ad altre indagini. Sorprendenti.
Giorgio Cimbrico
John Le Carrè ha 88 anni compiuti, è ancora molto vivace e ho idea che da quello che sta accadendo potrà trarre ispirazione per un nuovo genere, la spy sport story. Quel che sta accadendo è la possibilità del più grande bando nella storia dello sport e, sullo stesso piano, la presa di potere della WADA. Che questa fortissima raccomandazione – quattro anni fuori da ogni evento – diventi realtà, necessario attendere la parola finale del CIO, governo mondiale dello sport olimpico oltre che potente consiglio di amministrazione. E così molto attento all’economia di mercato.
Fatti&Misfatti / Mentre impazza la guerra dei bottoni
Lunedì 9 Dicembre 2019
“Chi ascolta la voce del vecchio padrone, chi decodifica il livore dei mai rimpianti, naturalmente batte oggi sul tasto che dava fastidio ieri: i soldi. Dovrebbero sapere che non hanno mai fatto felicità o squadra”.
Oscar Eleni
Ai piedi del monte Ararat, sognando di arrivare all’hotel Gagarin, in Armenia, dove Simone Spada ha girato il suo primo bellissimo film, naturalmente quasi ignorato anche se ha vinto un nastro d’argento. Sentimenti, belle e cattive persone, un grande Battiston, splendido Leroy, bravi Argentero, Amendola, Babulova e la D’Amico. Sarebbe il posto giusto per fermarsi a guardare la guerra dei bottoni fra gente che gode nel portarti alla rovina, per cercare nella passione e nel sentimento la possibilità di realizzare proprio dei sogni come facevano i paesani di quel borgo armeno sperduto, sfruttando gente che era stata mandata allo sbaraglio per truffare gli euro aiuti all’arte del cinema.
Piste&Pedane / Cross europeo, meglio del previsto
Domenica 8 Dicembre 2019Con la bella affermazione della Battocletti tra le U-20 e il terzo posto assoluto di Yeman Crippa gli azzurri tornano dal Portogallo con la seconda miglior prestazione di sempre. Un buon inizio.
Daniele Perboni
Decisamente una giornata positiva per la spedizione azzurra: l’oro individuale di Nadia Battocletti fra le under 20 (arricchito dall’argento a squadre, a pari punti con la Gran Bretagna), il bronzo di Yeman Crippa (seniores) e l’altra seconda piazza del team under 23 maschile. E questa volta anche il DT Antonio La Torre sorride sornione: «Una buona spedizione. Grandissima la Battocletti, in un contesto decisamente più competitivo dello scorso anno a Tilburg (quando si impose per la prima volta in questa competizione continentale, NdR), mentre Yeman (Crippa) ha dimostrato una classe infinita. Decisamente ha raggiunto una nuova statura internazionale e non voglio dimenticare l’eccezionale prestazione degli under 23 (argento a squadre). Non mi è piaciuta, invece, la staffetta mista (quattro frazioni con due uomini e due donne, di circa 1500 metri), a dimostrazione che non abbiamo un mezzofondo veloce a livello internazionale».
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