Duribanchi / Perche’ insisto ancora a stupirmi?
Martedì 3 Dicembre 2019
La complicata esistenza di un cittadino a zonzo tra gli accadimenti della settimana, sportivi e meno: tra eccitati branchi di sardine e qualche tonno, col rischio di poter incrociare anche degli squali.
Andrea Bosco
Se permettete parliamo di strade. Quelle della Liguria martoriata dal maltempo e massacrata da perizie che “omettevano” in nome del dio denaro, delle carriere e del solito scaricabarile italico: cento diverse competenze, in modo che la responsabilità non risulti di alcuno. In entrata dalla Francia a Ventimiglia, sabato ho trovato 7 km di coda. Come d’estate. La ragione: si circola su una sola corsia. Tutto il viadotto che porta alla frontiera in entrata e in uscita è stato transennato. Come lunghi tratti dell’intera A10.
Piste&Pedane / Un Gala della Marcia per guardare avanti
Martedì 3 Dicembre 2019
Non tanto una provocazione, quanto una chiamata alle armi e una ripartenza. Questo potrebbe essere il senso del convegno indetto dal saggio Pietro Pastorini. Con una certezza: l’epopea della Marcia con si concluderà certo a Tokyo.
Daniele Perboni
Quando la voce roca di Pietro ti chiede se potrai essere presente a Lomello per una determinata data non puoi tergiversare. Non hai alternative. Sì, punto. Un diniego non sarebbe accettato. Già lo sai in precedenza. E come potrebbe essere altrimenti? Se il “vecchio” Pastorini chiama, amici, appassionati, antichi, nuovi e futuri camminatori sanno che in fondo a quella strada, nella più profonda Lomellina, nei pressi del Battistero di San Giovanni ad Fontes, e della Basilica di Santa Maria Maggiore troveranno il “Santo Graal” della marcia.
Fatti&Misfatti / I giorni (mancanti) del vino e delle rose
Lunedì 2 Dicembre 2019
“I camaleonti ci sono dappertutto: guardate i cambiamenti di pelle per far capire che il nuovo ministero dello sport e salute era necessario. Pazienza se in questa rivoluzione, per ammissione loro, non c’è nessuno che arrivi davvero dallo sport”.
Oscar Eleni
Dal parco dell’Isalo, nel Madagascar, Oceano Indiano, utilizzando come guida il lemure dalla coda rossa che sa trovare i camaleonti da portare in Italia come regali di Natale ai puffi che cambiano colore e idea così in fretta. Non ci fossero gli uomini del freddo, bene lo sci, benissimo il biathlon, eccellenti gli slittinisti e le pattinatrici, dovremmo stare soltanto dietro alle banderuole di giornata: Sarri magico, Sarri a rischio, Sarri in bilico, era meglio Allegri. Poi Conte che deve amare le torture se in queste settimane di euforia e sorpasso è andato a raccontare ai francesi i consigli che dà ai giocatori anche quando fanno sesso.
Osservatorio / BO-FI-GE: la candidatura una e trina per il 2032
Lunedì 2 Dicembre 2019
Con un convegno tenuto lo scorso 22 novembre ha preso il via l’ipotesi di candidare "congiuntamente" Bologna, Firenze e Genova ai Giochi del 2032. Tra rischi e prospettive, proviamo ad osservarla senza pregiudizi od entusiasmi, ma con una buona dose di realismo.
Luciano Barra
Premetto che avendo collaborato con i promotori di 7 candidature olimpiche (Roma-1 per il 2004 – Torino per il 2006 – Madrid per il 2012 – Salisburgo per il 2014– Chicago per il 2016 – PyeongChang per il 2018 ed infine Roma-2 per il 2020) ritengo che la fase di predisposizione del dossier di candidatura sia una delle esperienze più esaltanti ed utili per crescere professionalmente. Amo meno la parte di lobbying per "cercare" i voti. Soprattutto ti fa anche capire le diverse realtà politiche, le differenti legislazioni, i vari modelli sportivi ed organizzativi.
Fatti&Misfatti / Lucciole e lanterne, in attesa della luce
Sabato 30 Novembre 2019
Fine delle illusioni? Dura la strada, duro il cambiamento, ma noi continuiamo a credere che Messina troverà una soluzione, anche se puntando molto sulla difesa è dura farcela.
Oscar Eleni
Dalle miniere di sale della bella Hallstatt dove fanno anche un festival di lanterne, diverse dalle lucciole di chi vedeva troppi progressi nell’Armani dove in troppi giocano contro natura: non sono nati per difendere e al Pireo sono stati mangiati. Lo sapeva Messina, lo temevamo tutti e adesso che dopo 11 giornate di Eurolega la squadra scivola verso l’ottavo posto la paura diventa enorme. Lo schiaffo del Pireo (70-91) è stato durissimo. Un risveglio dalle illusioni. Tutti male, la difesa un piumino, l’attacco bloccato dall’orco Milutinov che probabilmente farà del male anche ad azzurra fremebonda nel preolimpico se dovesse giocare con la Serbia.
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