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Piste&Pedane / Caccia al voto nell'universo parallelo
Giovedì 9 Gennaio 2020
Attorno ai prati del Campaccio si sono tenute le prime prove generali per la scalata al soglio di via Flaminia: poche le facce nuove, segreti o quasi i progetti, da definire alleanze e schieramenti. Come andrà a finire?
Daniele Perboni
Vi avevamo promesso il “contorno elettorale” del Campaccio? Se avrete la pazienza di continuare a leggere vi accorgerete che l’impegno è stato rispettato. Siamo o no diligenti Giovani Marmotte? Dunque eccovi il “red carpet” alla prima dell’anno olimpico. San Giorgio su Legnano: in rapida successione incontriamo dirigenti di società lombarde (e sin qui tutto normale), presidenti più o meno caduti in disgrazia, consiglieri regionali, ex consiglieri, leader provinciali, tecnici in odore di ambire alla soglia di quale incarico non si sa. Vecchi marpioni della politica sportiva sempre pronti a cambiare fronte d’attacco, antichi “arrabbiati” organizzatori in attesa di riscuotere crediti (Politici, cosa avete capito? Malfidenti!).
I sentieri di Cimbricus / Viaggio ai confini della terra desolata
Giovedì 9 Gennaio 2020
Di sicuro è una terra in cui vige un magnifico ordine: un’obbedienza puntuale agli ordini impartiti. Tutti vi si adattano con una naturalezza istintiva. Il Grande Fratello, al confronto, era un simpaticone dalle idee più che aperte.
Giorgio Cimbrico
Elias Canetti ha scritto un libro che può segnare una vita, “La lingua salvata”: Gigi Cagnetti (attenzione alle iniziali) sta stendendo qualche frettoloso appunto, un brogliaccio che porta il provvisorio titolo di “La Lingua spazzata” e, come sottotitoli, “L’elogio dell’imbecillità”, “L’involuzione della specie”, “Il potere e il nuovo conformismo”. L’elenco può continuare e non è il caso di allungare il brodo. La precedenza va assegnata al materiale-campione raccolto nella breve parentesi trascorsa dal risveglio al primo caffè, all’ascolto di un Tg – non si dice la rete – e della pubblicità che lo circonda, lo avvolge, e alla scorsa dei titoli di un giornale: non si dice la testata.
Piste&Pedane / Si alza il sipario, rispunta il Campaccio
Martedì 7 Gennaio 2020
Anche la stagione coincidente con l’anno olimpico si è aperta a San Giorgio. Al traguardo primi gli etiopi, ma l’attenzione era soprattutto rivolta al “contorno elettorale” messosi in moto con largo anticipo. Ci torneremo.
Daniele Perboni
Terminata l’abbuffata festaiola di fine anno (finalmente!) si riprende a macinare. Cosa, non si sa. Gli atleti chilometri, ore di allenamenti, nuove o più raffinate tecniche, cambi di maglie, allenatori, obiettivi. Una realtà, comunque, rimane immutata. Inossidabile. Ferma come una roccia, simile all’incudine. Una chiesa in cui ritirarsi almeno una volta l’anno e pregare. L’altare su cui immolare il consueto dono ai numi tutelari, protettori e divinatori di nuove fortune.
Duribanchi / La regata delle maranteghe (e altro ancora)
Martedì 7 Gennaio 2020
Spunti di riflessione per un paese (il nostro) che ha smarrito il suo passato e poco o nulla promette per il futuro. Tra polemiche artificiose, illegalità elevata a sistema, ignoranza rivendicata come merito.
Andrea Bosco
Schegge di sport, schegge di RAI. Quando alla “Domenica Sportiva” l'indimenticabile Adriano De Zan aveva, una di fronte all'altra, la Virtus Bologna vittoriosa per il suo ottavo scudetto e il Milan di Liedholm. Albertosi e Bigon che guardano Caglieris, Villalta, il vescovo mormone Cosic. E Terry Driscoll: allenatore senza patentino dopo essere stato elegantissimo giocatore. Metti una sera, in Corso Sempione a Milano. Dedicato a chi reputa che oggi l'informazione sportiva, perennemente ululata, sia migliore rispetto al passato. Pianeta calcio: vista la prima Juventus, Sarri-style della stagione. Pressing per almeno 80 minuti e costante mutuo soccorso.
Fatti&Misfatti / Eccoci a casa belli rovinati
Lunedì 6 Gennaio 2020
“Abbiamo sbagliato spesso, sì, ci hanno rinfacciato anche il voto alto a Messina che resta l’unico feroce nel giardino Armani dove deve esserci un’acqua speciale: la bevono e diventano pecorelle smarrite, oppresse, cosa che non mostrano quando vanno a ritirare lo stipendio.”
Oscar Eleni
Sulla scopa delle streghe dentro una nebulosa che nasconde troppe cose per non sentirsi come il caro Beppe Viola quando tornava infelice da una giornata alle corse: “Ero a casa bello rovinato”. Stato d’animo di chi si alza per fare a botte con quelli del piccolo mondo cestistico, stanco di sentire pappagalli che riportano veleni, gli invidiosi che si rifugiano dietro la penna di altri, ma poi ci pensano Trump e i suoi sostenitori a farci capire che una bomba può scoppiare nel mondo; basta una gita in cronaca per scoprire il coretto lagunare sui forni per Anna Frank, l’oste che mette in tavola le facce del suo duce, il fuoco in Australia che annuncia il fuoco che ci sarà qui fra non molto, gli ubriachi che travolgono i passanti, il peggio dell’esistenza aspettando con ansia l’arte di Sorrentino e la sua storia per papi che strattonano anime fintamente candide.
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