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I sentieri di Cimbricus / La mia Africa (che non c'e' piu')
Martedì 14 Gennaio 2019
Secondo un rapporto dell’agenzia mondiale antidoping, la WADA, tra il 2004 e il 2018 sono stati 138 gli atleti kenyani risultati positivi (ora dovremmo essere attorno a quota 150). E tra loro, nomi molto importanti. Perchè?
Giorgio Cimbrico
La loro Africa non c’è più. Ora naviga nel doping. Il sangue naturalmente arricchito è un ricordo. Con l’Epo è meglio, si va più forte, si esercita uno schiacciante monopolio sulle grandi maratone, su quelle medie, su quelle piccole, sulle corse su strada di ogni chilometraggio. Ultime dal paese che, grazie a Karen Blixen, avevamo finito per mitizzare trasformandolo in un giardino di semplici delizie. Wilson Kipsang, l’unico riuscito a battere Eliud Kipchoge è stato sospeso per aver saltato controlli antidoping e aver tentato di manipolare i campioni.
Italian Graffiti / La nomenclatura, l'orgoglio e il coraggio
Lunedì 13 Gennaio 2020
Nei prossimi giorni il ministro dello sport Spadafora sceglierà il nuovo "manager" che dovrà guidare la società "Sport e Salute" e, di concerto, indirizzare le politiche economico/sociali dello sport nazionale. Un nuovo sgarbo per lo sport olimpico o un'occasione di riscatto?
Gianfranco Colasante
Con notevole sprezzo per la scaramanzia, il ministro per lo sport (e delle politiche giovanili) Vincenzo Spadafora ha fissato per venerdì 17 gennaio la scadenza per le domande all'incarico di presidente ("con funzioni di AD") per la società Sport e Salute. L'organo governativo da poco più di un anno posto a vigilare sul CONI e, piaccia o meno, ad indirizzare la politica sportivo/salutistica del Paese. L'altra volta furono quasi duecento le candidature, vedremo questa volta. Compito ingrato, affidato dal precedente governo giallo-verde (M5S e Lega) al "manager" Rocco Sabelli, dimessosi alla vigilia di Natale per incomprensioni con l'attuale esecutivo (ancora M5S e PD): quindi con lo stesso Spadafora. (foto tratta dalla sua pagina FB).
Fatti&Misfatti / Cercando (se ce ne sono) spiriti liberi
Lunedì 13 Gennaio 2020
“Fateci caso le sconfitte sul campo vengono considerate catastrofiche se la società, magari la stessa che si svena per le frange da multa garantita, ci rimette dei soldi. Ragionano soltanto in questi termini.”
Oscar Eleni
Sul gigante del Borneo dove abitano gli spiriti, sperando che qualcuno sia rimasto libero sino alla fine come il grande Gianpaolo Pansa anche se, a volte, lo detestavi. Magari capitasse anche in questo sport in vendita, ai piedi delle televisioni che amano le notturne, mentre le comari del calcio vorrebbero rimettere in piedi il Toto a premi, che una volta pagava lo sport per quasi tutti, ascoltando volentieri Sarri che ai guardoni risponde di fregarsene se Dybala è uscito dal campo guardandolo in cagnesco. Contraddizioni di chi ama lo sport usa e getta: al “mister” si chiede di tutto, se parla anche di sesso meglio, se è duro, bravo, se è molle bravo lo stesso, se è saggio, beh a loro frega quasi niente.
I sentieri di Cimbricus / A chi va il premio per l'iconoclastia?
Domenica 12 Gennaio 2020
Non c'è soltanto il politicamente corretto. C'è chi prova ad andare oltre, tra l'abbattimento di statue e simulacri fino al ripudio della Royal Family. Sempre per sfuggire alla noia, ...
Giorgio Cimbrico
Sono incerto se attribuire il (primo) premio dell’anno per iconoclastia ai tifosi del Malmoe o a Harry e Megan. In realtà i pretendenti sono parecchi. Non resta che andare per ordine. Sin da quando il bronzo dedicato a Zlatan Ibrahimovic è stato eretto e scoperto (svelato, sarebbe più esatto…) davanti allo stadio del Malmoe, l’opera è diventata bersaglio dei tifosi del club che, una ventina d’anni fa, ha lanciato sulla scena il geniale e arrogante giovanotto, ormai non lontano dal promontorio dei 40 anni. Ibra, incautamente, aveva fatto sapere di aver comprato quote dell’Hammarby, storico rivale del Malmoe, con l’auspicio di portarlo presto ai vertici del calcio svedese.
Fatti&Misfatti / Attraversando lo stretto di Messina
Venerdì 10 Gennaio 2020
“Sono state legnate, fino a quando non è apparso all’orizzonte il naviglio del prode Ettorre per un compleanno finalmente ben fatto della nova Olimpia che compie 84 anni, metà dei quali passata a vincere se i trofei sono più di 42”.
Oscar Eleni
Scivolando sulla farina glaciale del lago cileno del toro. Esilio volontario in una delle tante settimane nere che ti fanno vivere nel Paese dei troppi campanelli, sempre in allarme per quello che fa il vicino, mai per le flatulenze di famiglia. Sembrava una settimana nera, una delle tante, con le beghe del calcio notturno per compiacere la solita cassa televisiva che si vanta di avere ascolti superbi anche a spalti vuoti, con le solite beghe di palazzo, al governo, nelle regioni, nei comuni: la colpa è sempre degli altri.
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