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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Fatti&Misfatti / Cambiare tutto per non cambiare niente

Mercoledì 1° Gennaio 2020

 

baldi rossi 2

 

“Sì la bestia più feroce nelle squadre di oggi deve essere per forza l’allenatore, meglio se prima non è stato né ladro né spia, anche se il marciapiede aiuta e regala anche a gente di valore medio-alto gloria immeritata”.


Oscar Eleni


Dal lago delle nuvole nel Michigan dove non si stupiscono se Kobe Bryant parla in sloveno con il talento Doncic che fa impazzire Dallas, ma la scuola slovena è stata buona e quella Real sublime. Sul monte dell’istrice trovi gente che racconta storie bellissime, come se avessero una sintonia speciale con la Milano del diciannovesimo secolo dove la mala cantava Porta Romana prima di Gaber e Svampa, anche se le versioni di questi due grandi sono davvero straordinarie. In Porta Romana si parla della via Filangeri, carcere, giovani vite perdute, un gran serraglio dove la bestia più feroce era il commissario, prima ladro e poi spia. C’era anche una campana e ogni volta che suonava era una condanna come certi fischi a pene di segugio come diceva il Jordan.

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Duribanchi / Il misterioso viaggio delle orche

Mercoledì 1° Gennaio 2020

 

orche 

 

“Hanno percorso 6000 chilometri: dall'Islanda passando come Ulisse davanti a Gibilterra fino al porto di Genova. Adesso le orche sono state avvistate nello stretto di Messina: un inspiegabile, estenuante viaggio”.


Andrea Bosco

Gli esperti non hanno ipotesi. Forse sono a caccia di cibo: forse. La prima volta sono state avvistate il 2 giugno del 2014 lungo le coste islandesi. Nel 2017 erano ancora da quelle parti: erano quattro e una era un cucciolo. L'oceano per due anni le ha inghiottite. Poi improvvisamente, sono state avvistate a Genova: il più giovane del gruppo era assai deperito. Ancora un contatto a Savona. Poi nulla fino all'avvistamento nello stretto di Messina: solo tre stavolta. Forse il piccolo non ce l'ha fatta ed è morto. Forse è stato attaccato da qualche squalo.

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I sentieri di Cimbricus / Anni Dieci: il simbolo e' il mondiale di Rudisha

Domenica 29 Dicembre 2019


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Con questo articolo - sintesi della sensibilità e della cultura di Giorgio - si conclude il 2019 di SportOlimpico. Un bilancio? Molto è stato fatto, moltissimo resta da fare. Grazie soprattutto alla passione, alla competenza e alla partecipazione di chi ancora si ostina a credere che proprio tutto non sia ancora perso, ...


Giorgio Cimbrico

World Athletics, già IAAF, ha deciso: il gesto della decade è il record del mondo di David Rudisha, 9 agosto 2012, stadio Olimpico di Stratford, Londra: 91 centesimi oltre i 100 secondi per lasciarsi alle spalle un 800 in solitudine, in testa dallo sparo al nastro, come dicono gli inglesi. Spesso viene scomodato l’aggettivo “regale”: in questo caso è consentito. La caccia all’aggettivo giusto era scattata durante l’esercizio di scrittura, si era prolungata nel chiacchiericcio del dopo, aveva imboccato la notte. Risultati: “sublime” come i versi di Omero, “meraviglioso” come certe invenzioni ariostesche, “musicale” come l’arpa del re che porta il nome di David il masai, il gruppo etnico che non ha dato molto, solo eccelsa qualità: Billy Koncellah, per fare un esempio.

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Osservatorio / Non dobbiamo ricostruire sulle macerie

Sabato 28 Dicembre 2019

 

conte

 

Sono quelle che restano del CONI (e delle Federazioni) dopo gli otto mesi di guerra del dimissionario Sabelli e dei suoi mutevoli ordini di servizio. Bisognerà ora ricostruire, e in fretta. Ma a condizione di spazzarle via, e tenendo conto che nella conferenza di fine anno del presidente Conte ... 

 

Luciano Barra

Non convenite che sarebbe un buon consiglio da dare al Ministro Spadafora? Quello di azzerare tutto, di riparare ai danni fatti da Sabelli, alle sue nomine, ai suoi ordini di servizio e di ricominciare tutto da capo, con persone di sua fiducia e, soprattutto, “con” il CONI e non “contro” il CONI? Sono passati ormai vent’anni da uno dei momenti più bassi della politica nei confronti dello sport nazionale: mi riferisco all'intervento dell’allora Ministra Melandri al Consiglio Nazionale del CONI. Ero presente, e ho ancora copia di quel discorso da maestrina dalla penna rossa fatto col viso dell'arme e rivolto più ai Presidenti delle Federazioni che al CONI. Discorso che intendeva avere un obiettivo preciso: “rinnovare lo sport italiano”.

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Fatti&Misfatti / Verso il cimitero degli elefanti

Venerdì 27 Dicembre 2019

 

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"Zero in pagella alle Federazioni che contano i dobloni del nuovo Ministero ma continuano a prendere fischi per fiaschi, credendo alle sagre e non al duro lavoro per l’agonismo che richiede competenza e fatica."

Oscar Eleni

Dalla Nuova Terra russa nell’Artico, appena invasa dagli orsi polari che se ne fregano degli esperimenti nucleari, locatario coatto di un locale senza bagno di Beluja Guba dove il nuovo zar ha mandato un dissidente. Approdo meritato per chi non vede le cose con lo stesso acume dei padroni che considerano la carta stampata buona per il pesce, dai saccentoni che, se ti lamenti, come ha fatto Luciano Barra, una storia sportiva di gran lusso, rispondono di sintonizzarsi sul mondo come va adesso. Beh, non ci stiamo. Cosa vuol dire sintonizzarsi? Sembra l’invocazione del trio Aldo Giovanni e Giacomo quando chiedevano di invocare il dio Pdor figlio di non so chi nella meravigliosa sceneggiata fatta per Tel chi el telun.

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