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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Duribanchi / Pansa ovvero il coraggio di “cambiare idea”

Martedì 14 Gennaio 2020

 

pansa 


"Non un voltagabbana, non un trasformista: solo un uomo che cercando la verità, ne aveva trovate alcune di inconfessabili. E aveva avuto il fegato di raccontarle, fare domande, cercare risposte. Come dovrebbero fare (sempre) i giornalisti."

Andrea Bosco

Puntuale, anche quest'anno, la Dakar ha ottenuto la sua “libbra di carne”. La Dakar è una assurda mattanza dove chi partecipa arrischia di morire su percorsi inverosimili e dove purtroppo sistematicamente si muore. Mentre Federica Brignone continua a volare sugli sci, il calcio nostrano registra gli infortuni di Zaniolo e Demiral. Gravi lesioni che terranno lontani, dai campi di gioco, i giovani calciatori di Roma e Juventus per diversi mesi. Sono gli incerti di chi fa questo mestiere, ma la caduta di Zaniolo è stata impressionante. E per certi versi ha rammentato quella drammatica di Ronaldo il Fenomeno.

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I sentieri di Cimbricus / La mia Africa (che non c'e' piu')

Martedì 14 Gennaio 2019


kenya runners

Secondo un rapporto dell’agenzia mondiale antidoping, la WADA, tra il 2004 e il 2018 sono stati 138 gli atleti kenyani risultati positivi (ora dovremmo essere attorno a quota 150). E tra loro, nomi molto importanti. Perchè?


Giorgio Cimbrico

La loro Africa non c’è più. Ora naviga nel doping. Il sangue naturalmente arricchito è un ricordo. Con l’Epo è meglio, si va più forte, si esercita uno schiacciante monopolio sulle grandi maratone, su quelle medie, su quelle piccole, sulle corse su strada di ogni chilometraggio. Ultime dal paese che, grazie a Karen Blixen, avevamo finito per mitizzare trasformandolo in un giardino di semplici delizie. Wilson Kipsang, l’unico riuscito a battere Eliud Kipchoge è stato sospeso per aver saltato controlli antidoping e aver tentato di manipolare i campioni.


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Italian Graffiti / La nomenclatura, l'orgoglio e il coraggio

Lunedì 13 Gennaio 2020


spadafora-facebook 2


Nei prossimi giorni il ministro dello sport Spadafora sceglierà il nuovo "manager" che dovrà guidare la società "Sport e Salute" e, di concerto, indirizzare le politiche economico/sociali dello sport nazionale. Un nuovo sgarbo per lo sport olimpico o un'occasione di riscatto?  


Gianfranco Colasante


Con notevole sprezzo per la scaramanzia, il ministro per lo sport (e delle politiche giovanili) Vincenzo Spadafora ha fissato per venerdì 17 gennaio la scadenza per le domande all'incarico di presidente ("con funzioni di AD") per la società Sport e Salute. L'organo governativo da poco più di un anno posto a vigilare sul CONI e, piaccia o meno, ad indirizzare la politica sportivo/salutistica del Paese. L'altra volta furono quasi duecento le candidature, vedremo questa volta. Compito ingrato, affidato dal precedente governo giallo-verde (M5S e Lega) al "manager" Rocco Sabelli, dimessosi alla vigilia di Natale per incomprensioni con l'attuale esecutivo (ancora M5S e PD): quindi con lo stesso Spadafora. (foto tratta dalla sua pagina FB).

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Fatti&Misfatti / Cercando (se ce ne sono) spiriti liberi

Lunedì 13 Gennaio 2020

 

basket-20 


“Fateci caso le sconfitte sul campo vengono considerate catastrofiche se la società, magari la stessa che si svena per le frange da multa garantita, ci rimette dei soldi. Ragionano soltanto in questi termini.”

Oscar Eleni

Sul gigante del Borneo dove abitano gli spiriti, sperando che qualcuno sia rimasto libero sino alla fine come il grande Gianpaolo Pansa anche se, a volte, lo detestavi. Magari capitasse anche in questo sport in vendita, ai piedi delle televisioni che amano le notturne, mentre le comari del calcio vorrebbero rimettere in piedi il Toto a premi, che una volta pagava lo sport per quasi tutti, ascoltando volentieri Sarri che ai guardoni risponde di fregarsene se Dybala è uscito dal campo guardandolo in cagnesco. Contraddizioni di chi ama lo sport usa e getta: al “mister” si chiede di tutto, se parla anche di sesso meglio, se è duro, bravo, se è molle bravo lo stesso, se è saggio, beh a loro frega quasi niente.

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I sentieri di Cimbricus / A chi va il premio per l'iconoclastia?

Domenica 12 Gennaio 2020

 

ibra

 

Non c'è soltanto il politicamente corretto. C'è chi prova ad andare oltre, tra l'abbattimento di statue e simulacri fino al ripudio della Royal Family. Sempre per sfuggire alla noia, ...

 

Giorgio Cimbrico

Sono incerto se attribuire il (primo) premio dell’anno per iconoclastia ai tifosi del Malmoe o a Harry e Megan. In realtà i pretendenti sono parecchi. Non resta che andare per ordine. Sin da quando il bronzo dedicato a Zlatan Ibrahimovic è stato eretto e scoperto (svelato, sarebbe più esatto…) davanti allo stadio del Malmoe, l’opera è diventata bersaglio dei tifosi del club che, una ventina d’anni fa, ha lanciato sulla scena il geniale e arrogante giovanotto, ormai non lontano dal promontorio dei 40 anni. Ibra, incautamente, aveva fatto sapere di aver comprato quote dell’Hammarby, storico rivale del Malmoe, con l’auspicio di portarlo presto ai vertici del calcio svedese.


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