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Giornale di attualita' storia e documentazione sullo Sport Olimpico in Italia

  Direttore: Gianfranco Colasante   

Gianfranco Colasante
BRUNO ZAULI
“Il più colto uomo di sport”




Gianfranco Colasante
MITI E STORIE DEL GIORNALISMO SPORTIVO
La stampa sportiva italiana
dall’ Ottocento al Fascismo
(le oltre 400 testate dimenticate)





Piste&Pedane / Tra Master e Tapascioni spunta il sol dell'avvenire

Lunedì 20 Gennaio 2020

 

running 


Categorie vellicate nei programmi dei candidati alla presidenza federale. E non in forma occasionale. Tanto da ingenerare il sospetto che si tratti di un atteggiamento nato per compiacere la componente “sociale/salutistica” dell'agenzia governativa “Sport e Salute”. Guarda caso, quella che distribuisce i soldi pubblici.

Daniele Perboni

Caro direttore, ho atteso alcuni giorni prima di mettere nero su bianco le righe sottostanti. Beninteso se avrai, o avranno i lettori, la compiacenza di seguirmi sino in fondo. In effetti, nello stendere questo scritto mi sono trovato in difficoltà. Ben conscio di poter scatenare una piccola bufera ho voluto prendermi una pausa e valutare sino in fondo se valeva o meno la pena procurarmi una simile “rogna”. Tutto è partito dal “saggio” recentemente pubblicato su questo giornale a firma Luciano Barra. Più precisamente nel passaggio dedicato ai Master.

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Fatti&Misfatti / Fuggire dal paese delle foglie morte

Venerdì 17 Gennaio 2020

 

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Basta poco se nel tuo campo non tutti sono veri credenti, mostrano la loro fede in pubblico, ma quando le luci si spengono, diventano quello che sono veramente: sepolcri imbiancati.


Oscar Eleni

Pronto all’esilio in Alaska per sfuggire al pensiero triste che questa Armani del basket abbia davvero cent’anni e troppe foglie morte. Il freddo sostenibile se ti cedono gratis un giornale come lo Sgagway News, la libidine di essere direttore, inviato, responsabile nella pagina delle lettere dove difficilmente scriveranno quelli che, anche davanti a partite catastrofiche come quella con l’Efes ad Istanbul, pensando ai troppi regali contro un Maccabi non irresistibile anche se imbattuto nella sua tana, se la prendono per le critiche.


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Osservatorio / Vengono prima i “programmi” o prima gli “uomini”?

Giovedì 16 Gennaio 2020


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Per quanto si voglia provare ad immaginare il futuro del nostro sport, avventurarsi in analisi e progetti, casomai ipotizzando convergenze di idee e di risorse, alla fine ad emergere sono sempre le persone, con le loro idee e – perché no – con i loro limiti. Proprio inevitabile?

Luciano Barra

Il mio recente “saggio” – che offriva degli spunti per un programma per l’atletica italiana – ha ricevuto, come era facile immaginare, molti commenti. Spazzo subito il campo: nessun insulto, anzi molti e moderati complimenti. Ma nello stesso tempo ha sollecitato un dibattito da parte di più d’uno. La domanda del giorno: vengono prima i programmi o prima gli uomini? La mia risposta immediata al primo interlocutore è stata: “ma questa è l’annosa domanda se sia nato prima l’uovo o la gallina”!

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I sentieri di Cimbricus / "Erin Go Bragh", Irlanda per sempre

Giovedì 16 Gennaio 2020

 

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Il conformismo è uno dei grandi obblighi del nostro tempo: serve a dare un’immagine mansueta, asettica, molto gradita a chi investe denaro. Così coloro che pensano che tra sport e tutto il resto non debbano correre muri non hanno più spazio.  

 

Giorgio Cimbrico

Niente politica, please: in realtà non so cosa ci stia a fare quel please: il CIO è stato deciso, minaccioso: a Tokyo certi gesti, sul podio, nei pressi, in generale nei siti olimpici, non saranno tollerati e verranno pagati duramente. Il conformismo è uno dei grandi obblighi del nostro tempo, serve a dare un’immagine mansueta, asettica, molto gradita a chi investe denaro. I “maudit”, i maledetti, non hanno più spazio. Neppure quelli che pensano che tra sport e tutto il resto non debba correre un muro. La libertà di espressione è proibita. Il bavaglio assomiglia al mordacchio che misero a Giordano Bruno mentre lo portavano Campo de’ Fiori l’anno 1600.

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Osservatorio / Un programma per il futuro dell'atletica? Parliamone.

Mercoledì 15 Gennaio 2020


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Come annunciato (o minacciato?) ecco qui il testo di “Spunti per un Programma Decennale per l’Atletica”. Mancano almeno dieci mesi al rinnovo delle cariche federali. Di mezzo ci sono i Giochi di Tokyo e tante occasioni per confrontare idee, progetti, motivate ambizioni.

 

Luciano Barra

 

L’avevo promesso ed ora lo sottopongo alla vostra attenzione e soprattutto alle vostre osservazioni e, perché no, alle vostre critiche. Certo, in un Paese come il nostro, dove quasi sempre la filosofia dell’annuncio tende a sovrapporsi alla realtà dei fatti, il timore di cadere nella stessa trappola resta forte. Ma è anche vero che qualunque progresso non può essere immaginato senza una preventiva analisi del passato, una attenta valutazione del presente e, soprattutto, una precisa visione del futuro. Così, ben conscio dei rischi che correvo, ho accettato la sfida di mettere per iscritto alcune considerazioni personali, ma sollecitate dalle tante proposte accavallatesi in queste ultime settimane da parte di chi ritiene (e non sono pochi) di avere le necessarie potenzialità per candidarsi alla presidenza della FIDAL.

 

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