I sentieri di Cimbricus / In attesa del Golden baby. Scommettiamo?
Sabato 25 Gennaio 2020
“Carta stampata? No, grazie. Siamo diventati come i fumatori, come quelli che bevono la minerale gasata, come quelli che non hanno uotsap. Ho chiamato Gutenberg e ci siamo fatti una bella risata”.
Giorgio Cimbrico
Ho apprezzato che né Usain (Bolt) né Kasi (Bennett) abbiano voluto sapere a che sesso (pardon, gender) appartiene il royal baby non lontano dall’aprire gli occhi sul mondo. Sarà d’oro, golden, ha detto Kasi, giamaicana, bella e modella, quattro anni più giovane di chi di oro si intende. Se conosco bene i bookmaker – quelli seri, che hanno un’esperienza solida e una conoscenza profonda, non i tanti che si stanno improvvisando – credo che stiano studiando la quota per il vincitore/vincitrice dei 100 e dei 200 ai Giochi del 2040 e del 2044.
Fuorisacco / Chissa' cosa ne avrebbe detto de Coubertin?
Martedì 21 Gennaio 2020
Anno record per i cimeli sportivi il 2019. Nel giro di pochi mesi si è passati dai 5 milioni di dollari pagati per una divisa di Babe Ruth ai quasi 9 milioni per il manoscritto “olimpico” di Pierre de Coubertin. Con qualche domanda per il CIO.
Gianfranco Colasante
Non ha fatto molto rumore, ma l’avrebbe meritato. Sto parlando dell’asta tenutasi a New York, presso Sotheby’s, lo scorso 18 dicembre. In quell’occasione è stato battuto il manoscritto originale del discorso tenuto a Parigi il 25 novembre 1892 da Pierre de Coubertin davanti ai soci dell’Unione des Societes Françaises de Sports Athletiques. Proprio quello nel quale il non ancora trentenne barone proponeva la rinascita degli antichi Giochi Olimpici: il primo passo per la formazione del Comitato Olimpico Internazionale costituitosi nel giugno del 1894.
I sentieri di Cimbricus / "Tu vuo' fa' l'Americano, ..."
Martedì 21 Gennaio 2020Oltre che dall'Atlantico, America e Europa sono separati da una diversa e profonda concezione del rispetto dei conti nello Sport, il cosiddetto Salary cup. Che, specie dalle nostre parti, viene gioiosamente inteso come una perenne sfida a superarne i limiti.
Tu vuo’ fa’ l’americano
O’ Saracino o’ Saracino bello guaglione
(Renato Carosone - Opere scelte)
Giorgio Cimbrico
A furia di scopiazzare l’America, ci siamo fregati con le nostre mani. Non sto parlando di cibo cattivo, di bibite che gonfiano la pancia, di armi per tutti, di cultura per pochi, di esportazione di democrazia mediante bombardieri a lungo raggio e più recentemente di droni, di violenza ad ogni livello cominciando dal più alto, di plebe che vota politici (… finita la scorta di aggettivi), di spregio totale dell’ambiente specie quello altrui. Essendo inoffensivo, isolato, microscopico, mi soffermo su un aspetto più spicciolo e amato nella nostra cerchia di vecchi cavalieri del sogno: lo Sport. Con una precisazione che è anche un canone: lo Sport lo abbiamo inventato noi europei, i greci prima, gli anglosassoni dopo. Loro, gli americani, hanno inventato il business legato allo sport. Sembra banale sottolinearlo, ma repetita iuvant.
Duribanchi / A volo d'uccello sul paese dell'assurdo
Martedì 21 Gennaio 2020
“L'Italia è un paese dove la percentuale di illegalità è in continuo aumento. Siamo fanalini di coda in Europa quanto a lotta alla corruzione. Ma da mesi la guida dell'Anac, l'Anticorruzione, dopo l'uscita di scena di Raffaele Cantone, resta vacante.”
Andrea Bosco
Dino Meneghin ne ha fatti settanta. Auguri all'uomo di Alano di Piave. Sembra ieri che faceva a sportellate con Arturo il “rosso”. O dialogava divinamente con Bob McAdoo. Giampaolo Ormezzano (ciao, grande Giampa) si è raccomandato che non “ecceda” con il basket. Ci provo. Walter de Raffaele ha spiegato che l'esordio con la maglia della Reyer per Goudelock potrebbe essere imminente. E di essere incantato dalla sua “cultura del lavoro”. I grandi campioni faticano. Nane Vianello mi raccontò che andando per via Montenapoleone con Bradley, rimase impressionato per come Bill “catalogava” gli oggetti delle vetrine, elencandoli passo dopo passo. Richiesto del perché, si sentì rispondere: “alleno la mia visione periferica”.
Fatti&Misfatti / Aspettando il re delle fate
Lunedì 20 Gennaio 2020
“Forse ha ragione Esposito, bacchettato con la coda di paglia dalla presidenza federale che dovrebbe leggere i tabellini, quando chiede libertà di scelta, senza rinunciare a lavorare duro con quelli che ha in convento”.
Oscar Eleni
Sotto il ponte scozzese di Sligachan cercando il re delle fate che fece tornare bella l’amazzone Fiona sfigurata da una caduta, con il cavallo imbizzarrito, come le bestie che chiedono a Zaniolo di saltare, ai mostriciattoli che si azzuffano, accoltellano e si ammazzano. Il futuro sposo che l’attendeva all’altare la ripudiò, il re, immergendola nell’acqua sotto l’Old Bridge in pietra, le ridiede l’antica bellezza come stanno facendo le ragazze dello sci che saranno valanga prima dei maschietti.
More Articles...
- Piste&Pedane / Tra Master e Tapascioni spunta il sol dell'avvenire
- Fatti&Misfatti / Fuggire dal paese delle foglie morte
- Osservatorio / Vengono prima i “programmi” o prima gli “uomini”?
- I sentieri di Cimbricus / "Erin Go Bragh", Irlanda per sempre
- Osservatorio / Un programma per il futuro dell'atletica? Parliamone.
Page 321 of 706